IV
Il concerto era finito e, sinceramente, un po' mi dispiaceva, ma questa sensazione fu rimpiazzata immediatamente da una più gioiosa perchè sapevo che avrei potuto rivedere Michael e questa volta saremmo stati soli, io e lui in quel camerino.
Nonostante la fine dello spettatcolo le migliaia di persone stavano ancora cantando e in tutto lo stadio risuonavano le canzoni appena ascoltate.
Aspettai che parecchia gente fosse uscita e scavalcai le transenne con l'aiuto di un ragazzo dello staff che poi mi portò dietro le quinte dove attraversammo insieme molti corridoi e stanze fino ad arrivare davanti al camerino del cantante.
Bussai. La voce soave di Michael rispose al toc toc con un《arrivo!》
Si sentirono dei passi e poi la porta venne aperta.
Indossava un accappatoio bianco che faceva risaltare i suoi occhi e i suoi capelli, ma che lo rendeva quasi invisibile in quella stanza asettica.
Gli saltai letteralmente addosso gettando le mie mani sulle sue spalle e lo abbracciai forte; lui ricambiò l'abbraccio con un bacio poi si staccò, ringraziò e salutò il ragazzo dello staff che se ne andò per lo stretto corridoio. A quel punto il ragazzo dai folti capelli neri mi fece entrare e chiuse la porta alle mie spalle, quindi iniziò a baciarmi dolcemente sul collo e dandomi dei piccoli morsetti mi provocò solletico; passò dolcemente la sua lingua sulle mie clavicole e io provai una sensazione incredibile, rimasi affascinata dal modo in cui riusciva a farmi sentire bene anche con dei semplici gesti.
Il mio fiato diventò sempre più pesante finchè Michael non si fermò di colpo, mi guardò ed indietreggiò, lo osservai e notai che i suoi occhi brillavano, ma nel suo sguardo c'era un pizzico di imbarazzo accentuato dal colore rosso che avevano preso le sue guance in poco tempo.
Lo guardai con aria perplessa come per interrogarlo sul motivo per cui aveva smesso, ma lui non mi diede risposta; si avvicinò, mi prese la mano e mi tirò verso il divano, si sedette e io lo seguii. Il cantante continuava a stringermi la mano senza parlare finchè non se l'avvicinò al cuore: batteva all'impazzata come se si fosse spaventato.
《Michael che succede? Perchè non parli? Ho fatto qualche cosa di male?》 dissi io ma lui continuò con il suo silenzio finchè non sospirò《questo è l'effetto che mi provochi tutte le volte che siamo vicini》ruppe la sua meditazione con questa frase e mi strinse forte fra le sue braccia come per volermi proteggere. 《Ti amo》gli sussurrai in un orecchio 《peccato che domani dovremmo salutarci. Mi macherai tantissimo》continuai io e poi mi raccomandai con lui di non avvicinarsi alle altre e che per qualsiasi cosa strana o irrispettosa nei miei confronti avrebbe dovuto dirmelo e io lo avrei potuto perdonare. Dal suo canto il ragazzo mi chiese solo di avere pazienza e di non credere a nessuna notizia sul suo conto proveniente dai tabloid se non verificata dalle sue parole.《E per quanto riguarda la sua gelosia, signorina Clay, vedrò di far passare dalla sua mente l'idea che io potrei tradirla》pronunciò queste parole in modo sensuale e, dopo una pausa, continuò il suo discorso《nella mia mente si prospetta una bella serata per noi due》
Avvicinò il suo volto al mio e mi morse il labbro ripetutamente, la sensazione provocata dalle nostre labbra che si sfioravano era meglio di qualunque altra mai provata, era magica e passionale ma, allo stesso tempo tenera e discreta; questo era l'effetto che Michael mi provocava, era peggio di una droga ma, anch'essa aveva i suoi effetti collaterali che penetravano nella mia mente come dubbi e contraddizioni che non sapevo risolvere, in quel momento però non mi importava: in quel momento c'eravamo solo NOI.
Michael mi fece distendere sul divano e si sdraiò su di me, appoggiò la sua testa sul mio petto e iniziò a baciarmi il collo provocandomi un brivido di piacere ogni volta che, con i suoi denti, lo mordeva delicatamente. Quando sentii il suo corpo alzarsi dal mio e allontanarsi mi svegliai dallo stato di rilassamento provocatomi dai suoi baci e lo guardai con occhi vispi; si diresse in bagno e lasciò che la porta si chiudesse appena fu entrato. Sentii il frusciare dell'acqua che scorreva dal rubinetto della vasca, si sarebbe fatto un bagno.
Continuavo a fissare il vuoto in attesa del suo ritorno e, proprio in quel momento sentii la maniglia girarsi, mi voltai. La figura di Michael troneggiava sotto la porta, portava un paio di boxer neri e l'accappatoio immacolato che prima indossava era retto dalla sua mano affusolata, mi guardò e sorrise. Feci lo stesso. Mi porse una mano come ad incitarmi nel seguirlo, l'afferrai e feci quello che, se pur in modo silenzioso, mi aveva chiesto.
Si avvicinò a me e mi aiutò ad alzarmi, io cinsi il suo bacino con le mie gambe e misi le mie mani dietro al suo collo, appoggiando la testa nell'incavo; lui posizionò le sue mani sui miei fianchi e, lasciando cadere l'accappatoio sul bianco pavimento, mi portò in bagno, chiuse la porta dietro di noi spingendomi contro essa e iniziò a baciarmi ancora, in modo più passionale di prima. Sentivo il calore del suo corpo sul mio e toccai il suo ventre leggermente scolpito ma pur sempre bellissimo; mentre i nostri corpi si sfioravano, lui iniziò a sfilarmi i vestiti, lentamente e io non mi opposi.
Rimanemmo entrambi in lingerie e, dopo aver chiuso a chiave la porta, entrammo nella vasca.
Sempre tenendomi fra le sue braccia mi appoggiò sul bordo e scivolammo insieme nella morbida schiuma.
Continuai a baciarlo e sentii le sue mani che mi sfioravano il corpo correndo velocemente dai miei fianchi al mio collo fino a sfiorare il mio viso e affondarsi nei miei capelli massaggiandoli delicatamente. I suoi movimenti erano sicuri come se sapesse già come agire con me, come se i nostri corpi si fossero già incontrati e le nostre anime unite in un tempo precedente o in una vita parallela. Credo che le anime delle persone talvolta si incontrino prima ancora dei corpi e quando questi ultimi lo fanno si crede di vivere un momento già trascorso o comunque si comprende che la persona al nostro fianco si è presa già un pezzo della nostra vita al primo sguardo, come se fin dal principio la mia storia e quella di Michael fossero destinate ad incontrarsi prima o poi.
Un brivido di piacere che percorse tutta la mia schiena mi fece staccare dalle labbra di Michael; in quel momento notai l'ambiente romantico che egli aveva creato: il bordo della vasca era costellato di lanterne con candele che emanavano un profumo di vaniglia intenso, non so se per puro caso o perchè in precedenza glielo avevo rivelato, ma azzeccò il mio profumo preferito come se mi conoscesse già da tempo, le luci della stanza erano spente, quelle della vasca erano soffuse e di un colore rosa tenue, un mazzo di fiori era appoggiato su un mobiletto antico con morbide volute leggermente dorate vicino alla porta e dei petali di rosa rossa erano sparsi in tutta la stanza senza un preciso ordine. Fino a quel momento non mi resi conto della bellissima atmosfera che aveva creato, ero stata troppo presa dal baciarlo che non notai neanche tutto ciò che era cambiato intorno a noi.
Michael mi continuò a guardare con sguardo dolce mentre i miei occhi scrutavano lo spazio attorno a noi e un sorriso da ebete si dipinse sul mio volto; lo guardai e il tempo si fermò come per magia. Io guardavo i suoi occhi e lui i miei, i suoi erano così intensi e profondi, nei suoi occhi trovai la pace e la felicità, in quel momento tutto era romantico, ogni attimo risultava prezioso, ogni cosa in quella stanza era ciò che avevo sempre desiderato e avrei voluto che durasse in eterno, ma il tempo ricominciò il suo corso frenetico, lo stesso che la gente odia così tanto perchè nega di apprezzare a pieno i momenti più belli, ma forse regala a tutti il desiderio di vivere ogni istante nel migliore dei modi, quando Michael mi diede un dolce bacio sulla fronte.
Il giovane prese dello shampoo e, facendomi voltare, iniziò a massaggiare la mia cute con le mani insaponate e le sue labbra disseminavano la mia schiena di teneri baci. Il mio dorso si inarcò ancora una volta perchè percorso da intensi brividi, Michael sorrise e lo sentii pronunciare sommessamente parole come 《sapevo che ti sarebbe piaciuto, l'ultima volta hai avuto la stessa reazione》Non capii il loro significato perchè non c'era mai stata una volta precedente, ma lasciai correre e non diedi nessuna importanza a ciò che disse.
Mi appoggiai al suo petto e chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dal momento; Michael si avvicinò al mio orecchio e mi sussurò 《ti amo》Mi limitai a sorridere. Poi mi staccai e le sue mani continuarono il bellissimo massaggio che terminò con l'arrivo dell'acqua calda sulla mia chioma per togliere tutta la schiuma, alla fine mise il balsamo e ripassò le sue mani fra i miei capelli. Nessuno mi aveva mai coccolato così ad esclusione delle solite quattro infermiere che mi accudivano durante il coma. Mi sentii importante per lui perchè non avevo mai ricevuto un trattamento simile e mi rilassai come mai avevo fatto. Già le sue mani mi mancavano e le rivolevo su di me perchè il loro calore mi infuse protezione. Decisi di regalare le stesse emozioni a lui e così ricambiai il gesto.
Quando incominciai a lavare i ricci indomabili del ragazzo lui iniziò a cantare delle canzoni che avevo appena sentito sul palco e ad intonare melodie che in realtà non avevo mai sentito.
Appena finito la mia coccola e dopo aver lasciato diversi baci sulla sua schiena nuda e sui lineamenti del suo volto Michael si voltò e fece girare anche me, il suo braccio mi avvolse e mi portò ancora più vicino facendo incollare la mia schiena al suo petto e, cullata dalla sua voce, che non aveva smesso di cantare se non per dar luogo ad una risata dolce qualche volta, e dal battito del suo cuore mi addormentai fra le sue braccia.
Mi sentivo al sicuro vicino a lui; non era tanto forte fisicamente, ma ero convinta che sarebbe riuscito a difendermi da tutto e da tutti, che sarebbe stato forte per me, che mi avrebbe dato la forza anche quando io non ne avrei avuta, che mi avrebbe dato la speranza, che mi avrebbe aperto gli occhi quando non sarei riuscta a vedere ma, soprattutto che mi avrebbe capita in ogni singolo istante della mia vita.
Le nostre anime si erano già incontrate e di ciò ne ero certa perchè nessuno mi aveva mai suscitato queste sensazioni in così poco tempo, ma non riuscivo a soddisfare il mio dubbio sul fatto che forse e ripeto, forse, anche i nostri corpi lo avevano già fatto perchè era la prima volta che una persona, specialmente un ragazzo, riuscisse a toccarmi in quel modo e senza far nascere in me la voglia di vietargli il mio corpo, come se fossi già stata sfiorata da quelle mani che ora reclamo con ardore.
Ciao.
Volevo chiedervi scusa se lo scorso mese non ho aggiornato, mi farò perdonare, prometto❤
Com'è andata la scuola? Finito gli esami?
Fatemi sapere se questa nuova versione vi piace o no, i vostri commenti e le vostre idee sono necessarie e utilissime per me quindi vi prego di farmi sapere tutto quanto.
Se avete nuove idee o spunti per il continuo della storia scrivetemi che magari le inserisco.
Forza che anche questo brutto giorno sta finendo, spero di aver portato una piccola gioia con questo capitolo.
Ci manchi Mike❤ ti amiamo❤
25.06.17
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