III
Appoggiata allo stipite si ergeva la figura longilinea di una donna vestita di nero che sfoggiava dei lunghi capelli ricci e delle forme fantastiche. Michael la guardó dalla testa ai piedi osservandola con attenzione poi le posò un leggero bacio sulla guancia che lei ricambiò con molto affetto.
《Brooke lei é Tatiana, una mia ballerina. Tatiana lei è Brooke, una mia amica》accennai con il capo un saluto e scrutai meglio la figura femminile che ci stava osservando.
Michael uscì dalla stanza con Tatiana e li sentii parlare di qualche coreografia fuori dalla porta.
Quando Michael rientrò io mi ero già sdraiata sul divano e stavo controllando il mio telefono, il ragazzo si avvicinò a me e, baciandoni sulla fronte mi spense il telefono e lo mise sul tavolino accanto a noi. 《Dormi, sei stanca e non credo che questa notte andremo a dormire presto》sussurrò dolcemente sulle mie labbra; chiusi gli occhi e fui cullata dalla voce angelica di Michael che intonava una melodia dolce e rilassante.
Venni svegliata due ore dopo dal tenero bacio del cantante che, tornato dalle prove del palco, voleva avvisarmi della sua presenza.
《Dormito bene?》mi chiese lui. 《benissimo, mi hai seguito anche nei sogni》lo vidi sorridere mentre arrossiva.
Si distese accanto a me e, mentre io gli toccavo i morbidi capelli, si addormentò.
Presi il mio telefono e le cuffiette, aprii youtube e scrissi 'Michael Jackson'; migliaia di risultati comparvero in pochissimo tempo, schiacciai un video e ascoltai tutte le sue canzoni con molto interesse.
Il suono di una persona che bussava alla porta interruppe il mio ascolto; Michael dormiva ancora quando io, sommessamente dissi 《avanti!》
La porta venne aperta e un uomo tarchiato entrò nella stanza; vestiva elegante, camicia, cravatta e una giacca blu, fra le dita teneva un sigaro che ogni tanto portava alla bocca.
Sgranò gli occhi nel vedere Michael così tanto vicino a me.
《Mich....》tuonò l'uomo.
《shhhh. Sta dormendo!》lo redarguii io silenziosamente.
《Tu dovresti essere Brooke vero?》Io annuii.
《Io sono...》si interruppe e scrutò il sigaro che teneva in mano, pensando, poi si decise e, portandoselo alla bocca, ne tirò due boccate nervosamente e, soffiando fuori il fumo, liberò una grossissima nuvola, voluminosa e bianca che invase tutta la stanza.
《... Frank DiLeo, il manager di Michael》aggiunse l'uomo.
Si avvicinò a noi, io allungai la mano per stringere quella di DiLeo.
《Mi scusi per la situazione, ma non vorrei svegliarlo: era così stanco》
Frank se ne stava in piedi fumando la sua pipa e il fumo emanato invase la stanza. Michael, molto infastidito dall'odore, tossí rumorosamente.
《Frank spegni quel maledetto sigaro!! Ti dico sempre che odio l'odore del tuo sigaro cubano e tu non mi ascolti mai!》DiLeo si mise a ridere. 《Tranquillo Mike, ora lo spengo. Ai suoi ordini Sire》disse il manager canzonando Michael e calcando la voce sull'ultima parola.
《Se i suoi polmoni non gradiscono il fumo, non fumerò piú in sua presenza》continuò l'uomo che poi uscì dalla stanza ridendo fragorosamente. Michael mi guardò, alzò gli occhi al cielo e poi si mise anche lui a ridere di gusto. 《Che ci vuoi fare, è fatto così》mi disse quando si fu ripreso.
Dopo qualche minuto DiLeo tornò e ci avvisò su quello che avremmo dovuto fare 《scusate l'intrusione...dico l'ultima cosa e poi me ne vado...Michael il concerto inizia alle nove e trenta, ti voglio pronto alle nove meno venti! E voglio Brooke fra quindici minuti perché apriamo i cancelli e lei dovrà entrare con gli altri》
Io e il ragazzo con i ricci annuimmo e Frank uscì dalla stanza.
Appena la maniglia non si mosse più Michael mi guardò, un sorriso tenero era stampato sul suo volto, poi mi afferrò il volto e iniziò a baciarmi con dolcezza; seguì una scia sul mio collo, poi passò alla mandibola, al volto, all'angolo della bocca per poi finire sulle mie labbra. Era bello sentire le nostre labbra che si sfioravano e le nostre lingue che giocavano a rincorrersi. Era cosí magico che quasi mi sembrava di volare, proprio come Wendy e Peter verso l'isola che non c'é.
Erano passati i quindici minuti, quindici minuti in cui ci eravamo coccolati, e Frank entrò nella stanza.
《Daii brooke devi andare》 si impose l'uomo.
Le nostre labbra schioccarono un'ultima volta poi presi il telefono ed uscii; Frank mi portò fuori, nello stadio. Appena arrivai, i cancelli si aprirono e milioni di fans urlanti iniziarono a correre verso la mia direzione e si sistemarono sotto il palco; i ero lí, aspettavo con ansia l'arrivo di Michael ed ascoltavo i commenti della fans senza però ribattere: desideravo con ardore poterlo fare perchè i commenti erano un po' troppo sporchi, le sentivo fantasticare su pensieri erotici e notti di fuoco con il mio uomo ma, il coraggio e la forza di rispondere mi mancarono improvvisamente.
Erano già le nove meno venti, Michael avrebbe dovuto essere pronto, qiando sentii squillare il mio telefono; sullo schermo apparì il nome "michael♡" quindi risposi.
《hey》disse lui.《Ciao! Sei pronto?》continuai io.《Certo!》《agitato?》《nah, non molto. Ballerò e canterò solo per te, per vedere quel sorriso perfetto comparire sulla tua faccia. Voglio che tu ti diverta e sia felice》 a quel punto il telefono gli fu strappato di mano e una seconda voce intervenne dicendo《hey ,sono Frank. Salutalo velocemente che poi deve andare》Mi spiazzò, ma prontamente risposi《ok...emm...Michael spacca tutto》《Sempre! Ti amo》disse lui riattaccando.
Sentirlo mi fece bene, ero felice e pensai solo a divertirmi.
Lo stadio iniziò a riempirsi sempre di piú. Il prato si era completo già all'apertura dei cancelli e molte persone erano già svenute. Gli spalti, invece, si erano riempiti alle nove.
Io ero lí da circa sei ore, schiacciata dalle persone contro le transenne e costretta a stare in piedi: ero stanca morta e speravo che l'attesa sarebbe stata ripagata dallo spettacolo.
Nel frattempo che pensavo a queste cose tutti i ragazzi della band si erano posizionati sul palco provocando grossi boati man mano che uscivano e prendevano posto, ma la star doveva ancora arrivare e come tutti i cantanti anche Michael si fece aspettare.
Finalmente erano le nove e trenta e Michael sarebbe apparso da un momento all'altro.
Le luci si spensero e il pubblico andò in delirio. Una nube di fumo si impadroní del palco, ma quando si diradó l'uomo dai folti ricci neri era lí. Troneggiava sul palco fiero di essere sè stesso e di potersi esibire davanti ai suoi fans.
L'artista, accolto da un fragoroso urlo di fans impazzite, era sul palco con una maglia argentea con zip e borchie, dei pantaloni neri larghi come quelli che portava quando l'avevo visto per la prima volta e delle calze bianche, immacolate che però venivano interrotte dai mocassini neri, consumati, ma pur sempre bellissimi.
Stava benissimo vestito cosí, era davvero ammaliante; c'é da dire, però, che avrebbe potuto indossare anche uno scatolone ed essere affascinante comunque.
Michael iniziò a cantare e a ballare con tutta la passione che aveva.
Io lo guardai e capii che amava fare tutto ciò, amava stare sul palco e mostrarsi ai fans, era nato per fare quello e lo capii ben presto.
Più lo ammiravo e più me ne innamoravo, i suoi movimenti, la sua voce... mi stregarono in men che non si dica!
Cavolo! Era davvero bravo!
Cantò diverse canzoni ritmate e mentre si scatenava su quel palco il suo sguardo correva veloce sul pubblico come se stesse cercando qualcosa o meglio dire, qualcuno: me.
Io, invece, lo vedevo con quel sorriso stampato sulla faccia con quei denti bianchi, quelle labbra perfette e quella lingua che qualche volta si strofinava sulle labbra in modo provocante.
Dopo numerosi canzoni brani, finalmente, ne riconobbi il mio preferito: I Just Can't Stop Lovin' You. Appena sentii le prime note capii che si trattava proprio di quella canzone, di quella melodoa che mi fece incontrare Michael e in quel momento iniziai a cantarla con grandissima gioia.
I suoi occhi marroni, finalmente, mi trovarono, i nostri sguardi si incontrarono e un sorrisetto compiaciuto comparve sulla sua faccia, Dio, quanto amavo quel sorriso!
Qscoltai tutto il pezzo del ragazzo e quando finì la sua strofa, una donna calcò il palco; aveva dei capelli mossi e biondi, occhi verdi smeraldo erano incastonati nel suo volto, indossava una maglia nera con decori argentati, una gonna di pelle dello stesso colore corvino che arrivava alle ginocchia. La ragazza cantò la sua parte e poi si avvicinò a Michael per cantare il ritornello i due si sfiorarono e la mano di lui corse veloce sul corpo della compagna, dai fianchi verso le gambe e lei, a sua volta, gli toccò l'ampio petto; i due sembravano molto amici e io capii che tutto ciò che stavano facendo era pura finzione così, ricreando il contatto visivo con Mike, gli sorrisi teneramente e gli feci capire che io non avevo nessun problema con tutto ciò.
Quando anche la "nostra" canzone terminò una tristissima ne prese il posto; il suo nome era she's out of my life. Quando le persone riconobbero la melodia iniziarono ad accendere le torce dei cellulari e a sventolarli in aria creando una fantastica atmosfera.
Guardandomi attorno scorsi un ragazzo dello staff che continuava ad andare avanti e indietro per il corridoio tra le transenne e il palco cercando qualcuno; si fermò incrociando il mio sguardo, si avvicinò e mi disse che avrei dovuto uscire di lì e salire sul palco. Mi aiutò a scavalcare le transenne e a salire le scalette che portavano al palco. Ero quasi arrivata quando mi tirò per un braccio e avvicinando la sua bocca al mio orecchio mi disse《ricorda di far finta di essere una fan!》io annuii e, quando mi lasciò il braccio, corsi da Michael abbracciandolo fortissimo.
Il profumo Black Orchid che Michael emanava mi invase e mi arrivò alla testa dalla quantità enorme che se ne era spruzzato, nonostante tutto tenni la faccia sulla sua spalla e la bocca vicino al suo orecchio dicendogli queste semplici parole《sei fantastico! Ti amo!》
Il mio uomo, malgrado il casino riuscì a sentire la mie parole e si lasciò sfuggire un sorriso mentre cantava.
Scostai la mia faccia dalle sue spalle per vederlo meglio: era troppo bello e troppo tenero! Avrei voluto baciarlo, però ero combattuta perchè non sapevo se avrei potuto farlo, così gielo chiesi《posso baciarti? Muoio dalla voglia di farlo》 Lui non riuscì a dirmi niente perchè subito un uomo della sicurezza venne a prendermi e mi disse che avrei dovuto andarmene. A quel punto non riuscii più a frenare i miei istinti e gli diedi un bacio sulle labbra. Erano morbide e vellutate; quel baciò durò troppo poco per poter descrivere le sensazioni che provai e ne fui molto delusa, ma sapevo che non avrebbe potuto durare più tempo di quello che durò effettivamente perchè se non fosse stato così il mio ruolo di fan sarebbe stato compromesso.
Guardai Michael e notai che sul suo viso campeggiava un sorriso enorme, lo lo salutai imitandolo, mi voltai dall'altra parte ed uscii con il ragazzo della security che mi riportò al mio posto.
Il concerto andò avanti per un po' e lo apprezzai moltissimo, cantai diverse canzoni, ma non tutte dato che non riuscii ad impararle quel pomeriggio.
In seguito osservai Tatiana muoversi con il suo corpo sinuoso sul palco, giocare con il cantante e lasciarsi toccare dalle sue dita affusolate.
Durante l'ora successiva all'uscita di Tatiana vedevo Michael felice, sorridente, lo vedevo divertirsi e scatenarsi su quel palco come se fosse un bambino. Amava quello che faceva e riusciva a trasmettere questa sua passione a tutti. Ad un suo concerto non potevi non ballare, non saltare e non cantare: la musica ti trascinava e ti coinvolgeva come nessun'altra e poi c'era lui che con i suoi movimenti, la sua voce, il suo entusiasmo e la sua passione riusciva a far divertire anche la persona più triste del mondo, riusciva a fargli dimenticare tutte le paure e le insicurezze.
Quando eri lì anche con tutta quella gente riuscivi a ballare senza paura e senza imbarazzo perchè ti sentivi a casa, ti sentivi libero, tutti si volevano bene anche se non si erano mai visti.
Persone bianche, nere, cristiane, buddiste, islamiche, induiste e chi più ne ha più ne metta, si tenevano per mano e si abbracciavano senza guardare alle differenze della persona che stava vicino a loro, senza esitare ed andando oltre a pregiudizi e diversità.
Non avevo mai visto tanto amore come in quel concerto.
Tutti erano riuniti lì per godere della musica, ascoltare un grande cantante e guardare, oltre che un fantastico spettacolo, un ballerino bravissimo che, insieme al suo corpo di ballo, faceva scintille. Tutti, in quel posto dimenticavano ogni cosa, fermavano il tempo e si godevano ogni momento fino in fondo perchè sapevano che attimi così pieni di euforia e di emozioni non li avrebbero vissuti tutti i giorni. Ognuno, ascoltando quelle canzoni, sperava in un mondo più bello, in un mondo migliore senza guerre ne pregiudizi, dove tutti avrebbero potuto vivere bene, amandosi proprio come dentro quello stadio.
Tutte quelle persone erano così diverse, ma erano accomunate dalla passione per Michael che li rendeva quasi come fratelli; erano legati da questa passione e credevano che grazie all'amore e alla passione tutto il mondo avrebbe potuto fare parte di questa famiglia, certo, sarebbe stato difficile attuare questo piano, ma tutti insieme ce l'avrebbero fatta.
Buonasera a tutti!
Dopo tanto tempo ho aggiornato.
Scusate per le lunghe attese, che spero siano state ripagate dal capitolo, ma con l'inizio delle superiori e la mole di lavoro di uno scientifico è difficile scrivere più capitoli in meno tempo.
Mi scuso ancora per gli eventuali errori di ortografia e vi prego di farmeli notare se ne trovate così che io possa correggerli.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima.
25.04.17
~Ilaria
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