NERO, ROSSO E ORO

Poco fa mi ha telefonata Angie, come di consueto in questi giorni. Chiama per sapere come sta andando la gita e per augurarmi una buona giornata. La cosa inaspettata è che a un certo punto mi ha chiesto di aspettare un secondo, poi ho cominciato a sentire la voce di mio fratello. Ben mi ha praticamente presa in giro per tutto il tempo, cosa che ovviamente ho fatto anch'io con lui. Alla fine mi ha detto che gli mancavo e non mi ha dato nemmeno il tempo di rispondere che mi ha ripassato Angie. Tra me e lui non si capisce chi sia più in imbarazzo quando è il momento dei sentimentalismi. Mi ha fatto piacere ascoltare la sua voce, mi manca un sacco. Non ho nessuno da chiamare "nano malefico" qui.

<Pronta per stasera?>

Finisco di mangiare la fetta biscottata che ho nel piatto, poi mi rivolgo con sicurezza ad Olivia.

<Ci puoi scommettere>

Stasera si terrà la tanto discussa festa di fine gita. L'identità dell'organizzatore non si conosce ancora, alcuni dicono che sia stata programmata da ragazzi di altri istituti che hanno puntato sul passaparola. Comunque sia, per me e Olivia questa festa segnerà una svolta importante. Sarà il momento perfetto per lasciarci definitivamente alle spalle le cose successe negli ultimi mesi.

<Ci divertiremo da matte, stanne certa. E con gli abiti che abbiamo comprato, bè, dubito che risulteremo invisibili. Avremo tantissimi occhi puntati addosso, finalmente ci prenderemo la nostra rivincita> dice euforica Olivia, alzando il suo bicchiere col succo all'ananas.

<Puoi dirlo forte, siamo noi le artefici del nostro destino> rispondo imitandola.

<Se non vi dispiace, vorrei unirmi anch'io> ci raggiunge Vanessa.

Prende posto accanto a me e poggia il piatto e il bicchiere da poco riempiti sul tavolo. Facciamo un cin cin a tre, pronte a voltare pagina una volta per tutte.

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Fisso il mio riflesso nello specchio.

Sei davvero pronta?

Faccio un respiro profondo. La verità è che non ne ho la certezza. Col calare del sole ho cominciato ad avere dubbi su quanto accadrà stasera. Manca meno di un'ora all'inizio della festa ed è da dieci minuti che sono in bagno a vedere la mia immagine, immobile.

Il vestito che indosso è meraviglioso, mi sta tre volte meglio rispetto a quello della mamma. Se il suo sembrava fatto apposta per lei, questo sembra essere stato realizzato appositamente per me. È un abito lungo nero come la notte e leggermente attillato. Presenta uno spacco sulla destra, elemento che ha attirato la mia attenzione sin dal primo momento. Non rientra nella lista degli abiti che indosserei, che tra l'altro è davvero breve, però la piccola spaccatura mi ha fatto dire che è l'abito giusto. È qualcosa a cui non sono abituata, ma l'obiettivo della serata è svagarsi e passare al prossimo capitolo, e cosa c'è di meglio di un pizzico di novità per farlo?

La borsettina dei trucchi è sul lavabo in attesa che mi decida ad utilizzarla. La guardo dubbiosa. E se combinassi un disastro? Non sono un'abile truccatrice, cosa che avranno ormai capito tutti. Ho pochissima esperienza, inoltre non so come valorizzare sia me che il vestito. Dovrei ricorrere ad un trucco leggero o ad uno pesante? Forse faccio prima a gettarmi l'intero flaconcino di correttore sul viso.

La porta del bagno si spalanca. Vanessa mi osserva con un sopracciglio alzato.

<Ancora non hai finito?>

<A dirla tutta non ho neppure iniziato> ammetto.

<Ok, lascia fare a me. Stai benissimo anche senza trucco, però un pizzico di correttore non ha mai guastato a nessuno> dice Vanessa mentre estrae il necessario dalla mia borsettina.

<Che c'è?> domando alla vista della sua espressione interrogativa.

<Non hai portato il rossetto?> chiede ricontrollando.

Scuoto la testa. Accidenti, come ho potuto dimenticarmene. Menomale che sono stata una settimana intera a controllare che non mancasse nulla.

<Va bene, no problem. Per fortuna ho portato tutti quelli che ho, dobbiamo solo vedere quale si abbina meglio. Ora pensiamo a darti una sistematina, essere perfette come non mai è la prima regola stasera>

Vanessa si dà da fare per aggiustare qualche piccola imperfezione. Ce la sta mettendo tutta. La ringrazio.

<Mi ringrazierai più tardi, quando arriveremo e nessun ragazzo etero riuscirà a resisterti, anche se con la tua bellezza e il mio tocco penso attireresti l'attenzione di chiunque a prescindere dell'orientamento sessuale>

Ci lasciamo andare a una risata, poi ci ricomponiamo in un baleno. Vanessa continua il suo lavoro con molta calma. È incredibile come da acerrime nemiche siamo passate a questo. Insomma, se mi avessero detto che un giorno Vanessa mi avrebbe truccata non ci avrei mai creduto. E invece...

Un paio di minuti dopo è fatta. Fisso l'immagine nello specchio. Rimango a bocca aperta, Vanessa ha saputo valorizzare a pieno il mio viso. È riuscita lì dove io ho sempre fallito. Contemplo il suo operato meravigliata e felice.

<Wow, è... è pazzesco, grazie> mi complimento.

<Tesoro, non esistono persone brutte, ma solo persone che devono ancora imparare a rendere speciali le loro imperfezioni, non dimenticarlo mai>

Vanessa rimette a posto i miei trucchi, poi fruga nella sua borsetta alla ricerca del rossetto adatto. Una leggera passatina di un rosso molto intenso e sono pronta. Esco per consentirle di sistemarsi, rimanendo a guardare sulla soglia per cercare di apprendere quanto più possibile. Si trucca in maniera naturale, come fosse una cosa che fa tutti i giorni, cosa che in effetti immagino sia così. Ha una maestria e una delicatezza che io non posseggo. Da lei potrei imparare a valorizzare le mie imperfezioni, devo apprendere il modo, come ha detto lei, per renderle speciali.

Ora che la osservo meglio devo dire che anche lei non scherza, indossa un abito rosso fuoco vagamente simile al mio, solo senza spacco e leggermente più corto, oltre che di gran lunga più attillato.

<Rosso e nero> faccio riferimento ai colori dei nostri vestiti.

<Faremo scintille stasera. Sai per caso di che colore è l'abito di Olivia?> domanda passandosi un filo di mascara sulle ciglia.

<Color oro>

<Perfetto>

Posa il mascara, prende un rossetto rosso più leggero rispetto al mio. Si intona perfettamente col suo vestito. Sbatte le labbra per far tamponare il rossetto, poi ripulisce una piccola sbavatura.

<Borsetta e abbiamo finito> dice uscendo dal bagno.

Attrezzate di una custodia per il cellulare, ci guardiamo soddisfatte. Altro che principesse, sembriamo due regine. Sono sicura Olivia non sarà da meno.

Qualcuno bussa alla porta.

<Che splendore> saluto la mia migliore amica.

Indossa l'abito dorato che ha scelto durante il nostro pomeriggio di shopping. L'ha trovato subito dopo che io mi sono accertata che quello su cui avevo messo gli occhi addosso fosse della mia misura. È un elegante tubino color oro che mette in evidenza i suoi fianchi e lascia scoperte le gambe ben curate.

<Ragazza, fai sul serio. Ma guardati, sei un incanto> mi fa i complimenti.

<Vanessa ha messo il suo tocco> ammetto voltandomi verso la diretta interessata.

<Ok, nessuna delle tre sembra prendere questa serata alle leggera a quanto pare. L'obiettivo è divertirsi come se non ci fosse un domani> dice euforica Olivia.

Vanessa la incoraggia. Io rimango un po' titubante, non bisogna dimenticare che siamo pur sempre in gita scolastica, i professori non devono accorgersi che abbiamo fatto after.

<Ora andiamo, il tragitto non è breve e camminare sui tacchi non è certo l'ideale>

<Chi ha detto che andremo a piedi?>

Io e Ol ci blocchiamo sulla soglia.

<Di sotto ci sono dei miei amici della zona pronti a portare noi e le altre a destinazione sulle loro lussuosissime macchine ultimo modello> rivela sorprendendoci.

Vanessa ci sorpassa.

<Forza, andiamo, o faremo tardi. Il nostro ingresso trionfale ci aspetta> ci incoraggia a raggiungerla.

La serata comincia alla grande!

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Dopo dieci minuti giungiamo a destinazione. Ringraziamo per il passaggio, poi Vanessa dice ai suoi amici che li chiamerà più tardi per tornare a prenderci una volta finita la festa.

<Ci siamo, ragazze, questa sarà la nostra serata> dice entusiasta appena le auto si allontanano.

Nessuna di noi sta più nella pelle.

<Ah, quasi dimenticavo>

Vanessa prende una boccetta di profumo dalla borsetta e ne spruzza un po' sul collo di ognuna di noi, compresa se stessa.

<Con questo saremo irresistibili al cento per cento>

Una leggera brezza di vento mi accarezza il collo. Mi sento improvvisamente troppo scoperta. Porto i capelli, tenuti sciolti, davanti, ma Olivia li riporta alle postazioni originarie.

<Betty, non avere vergogna, sei bellissima, davvero. E poi, ci siamo noi con te, non sei sola> dice afferrandomi la mano.

Espiro un misto di aria e ansia. Sorrido speranzosa del successo della nostra impresa, poi mi giro verso Vanessa, con lo sguardo fisso avanti a sé. È preoccupata. La prendo per mano, sposta subito la sua attenzione su di me.

<Non devi farlo se non te la senti>

Deve sapere che io continuerò ad esserle amica anche qualora la relazione tra lei e Daniel andasse avanti.

<Lo devo a te, lo devo a lui, e lo devo a me stessa. Basta bugie, da stasera la vera Vanessa deve prendere il comando> afferma con sicurezza.

Vanessa prende per mano la ragazza al suo fianco, e così via. Si è appena formata una lunga catena di ragazze forti e determinate. Facciamo un respiro profondo.

<Tre> comincia Olivia.

<Due> continua Vanessa.

<Uno> concludo io.

Solleviamo tutte le mani al cielo.

<Andiamo> pronunciamo all'unisono.

Che la festa abbia inizio, gente!




Hey luxers, come va?
Il momento tanto atteso è finalmente arrivato. La festa sta per avere inizio, quali sono le vostre teorie in merito? Cosa succederà?

Fatemi sapere nei commenti se la storia vi sta piacendo, noi ci vediamo al prossimo capitolo. E ricordate: always shine!

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