Scheda: Scrittore (1960, Milano, tutto ciò che scrive diventa realtà) count: a 200 parole, inserire: procrastinare.

Sono seduto sugli scalini del Duomo di una Milano assolata e aspetto che arrivi l'ispirazione per una nuova storia inventata. Guardo la gente che mi passa accanto e vede solo un uomo seduto con un taccuino in mano.

Le prime minigonne su gambe bianco latte in questo anno bisestile di rivoluzione sessuale. È l'anno della "Dolce Vita" di Fellini e di J.F.K. che batte Nixon, in Vaticano c'è ancora Papa Roncalli e in tv, per la prima volta, maestro Manzi dà una possibilità agli adulti.

Nessuno immagina che io sia qui per loro, che riesca a realizzare ciò che scrivo su questo piccolo quaderno. Tutto ciò che segno accade veramente e faccio sì che ogni cosa sia creduta dalla gente.

Bella o brutta non posso scegliere, devo scrivere e non interferire.

Vengo dal futuro o soltanto dai loro sogni, da un anno imprecisato a cui ritorno a lavoro compiuto. Non devo più procrastinare e perder tempo ad osservare, mi devo sbrigare a scrivere e inventare.

Qualcosa, a volte, la sbaglio a scribacchiare e allora non tutto riesce a meraviglia, ma gli uomini non comprendono affatto quale sia l'origine della storia, eppure a volte vorrei smettere di essere solo il loro scrittore.