2. La giornata internazionale del dejavu
Io: Su Marinette! Verso l'infinito e oltre!
Marinette: Alessia, sono le dieci di sera, perché devi urlare?
Io: Perché devo fare l'imitazione dei personaggi di Toy Story.
Marinette: Di che?
Io: Non conosci i film di Toy Story?! È tutta colpa di Alya!
Marinette: cosa c'entra Alya? E come fai a conoscerla?
Io: I segreti della vita.
Marinette: Una risposta decente non me la darai mai vero?
Io: No.
Marinette: Non avevo dubbi...
Io: Bene, ora parliamo di mio marito.
Marinette: Non sei un po' troppo giovane per essere sposata?
Io: Tanto ormai sono sposata.
Marinette: È di grazia con chi?
Io: Chat Noir.
Marinette: E lui lo sa?
Io: Teoricamente no, ma nel profondo lo sa.
Marinette: Questo vuol dire che non lo sa.
Io: Esatto. Solo che se sapessi chi si nasconde sotto la maschera, mi prenderesti a padellate.
Marinette: Perché proprio a padellate?
Io: Perché le padelle sono le armi migliori contro una fangirl. Oltre a minacciare di non prenderle o di fare qualcosa ai suoi libri.
Marinette: Tu sei fuori...
Io: I know, i know. Aspetta, domani che giorno è?
Marinette: Domenica.
Io: Ah okay, menomale.
Marinette: Perché?
Io: Perché ho guardato su Internet e devo fare scorta di libri.
Marinette: Ma.. Eccoci a Villa Agreste. Posso aiutarti in qualche altro modo?
Io: Non credo.. anzi si! Mettiti con Chat Noir per favore! Anche se è mio marito! La Marichat è la mia ship preferita!
Marinette: Come?! Ma dico sei impazzita?! È poi cos'è questa Maricosa?
Io: vedrai vedrai.. Il numero di Adrien ce l'hai?
Marinette: Tanto cos'ho da perdere... Eccolo. Buonanotte.
Io: Notte, arrivederci, a presto e ciao!
Marinette: Non urlare!
Io: Sono una divergente e non posso essere controllata! *suona il campanello*
Nathalie: Chi è?
Io: la moglie di Chat Noir, mi faccia entrare.
Nathalie: Mi spiace non posso lasciarla passare.
Io: Senta, mi sto innervosendo e non le conviene, conosco Gabriel Agreste da una vita, quindi mi faccia entrare perché posso anche farla licenziare!
Nathalie: No.
Io: Infame! *scavalca il cancello e si arrampica come Tarzan, ma entra nella stanza di Adrien* Ehila!
Adrien: Chi sei tu? Cosa ci fai qui?
Io: Anche tu con le stesse domande, uffa. Si vede che siete fatti l'uno per l'altra. Se ti dico che ho dei croissant stai zitto e mi dici dov'è Plagg?
Adrien: Scusa chi sarebbe Plagg?
Io: Ho dei croissant al Camembert.
Plagg: Questa ragazza si che ci sa fare. Piacere, Plagg. Sono un kwami.
Io: Sisi so chi sei. Adrien dov'è tuo padre?
Adrien: nel suo studio.
Io: ok grazie a dopo. *si perde nella villa*
*nella stanza di Adrien*
Io: Ehm.. esattamente, dov'è lo studio di tuo padre?
Adrien: ti sei persa vero?
Io: ma cosa dici? Perché pensi che mi sia persa ok mi sono persa.
Adrien: esci di qui, vai a sinistra terza porta a destra.
Io: Grazie.
*nello studio*
Io: *entra senza bussare* Buongiorno mondooooo!
Gabriel: Chi sei tu? Cosa ci fai qui?
Io: Ho un dejavu.
Gabriel: esci immediatamente da qui.
Io: ok questa è nuova. Gabriel, posso vedere Nooro?
Gabriel: ok, sai che sono Papillon, ma come? Nooro esci.
Io: uno, ma se uno ti dice che sei Papillon tu gli dici subito di si? Due, devi trattare meglio Nooro. Tre, devi fingere che sia tua figlia venuta dall'Inghilterra. Quattro, quando dirai di si, dobbiamo andare in libreria.
Gabriel: e cosa ti fa pensare che io mi lasci comandare a bacchetta da te?
Io: Beh, tranne che so chi sono Ladybug e Chat Noir, però posso sempre dire alla polizia che tu sei Papillon.
Gabriel: e pensi che ti crederanno?
Io: si, perché ho registrato tutta la nostra conversazione. Ah, e sii un po' più affettuoso con Adrien povero Cristo.
Gabriel: cosa c'entra mio figlio ora?
Io: era solo per fartelo sapere. Quindi abbiamo un accordo?
Gabriel: mi sembra più un ricatto ma ok, d'altronde, che alternativa ho?
Io: È questo il bello, nella mia posizione! Non hai alternative! Quindi ora in biblioteca!
Gabriel: In libreria vorrai dire..
Io: In libreria!
Gabriel: Non urlare. E poi a quest'ora non è chiusa?
Io: No, ho controllato prima di venire, è aperta fino all'una, quindi abbiamo esattamente due ore. Prepara la carta di credito muahahaahahah
Gabriel: se proprio devo..
Io: si, devi. Vado ad avvisare Adrien.
Gabriel: ti aspetto in auto.
*da Adrien*
Io: Adrien, io e tuo padre andiamo in libreria.
Adrien: ok.. aspetta come?!
Io: si, hai sentito bene, l'ho convinto ad uscire.
Adrien: ma tu chi sei?
Io: Nella stanza di Chloè ti avevo detto di essere Cupido! Però tecnicamente d'ora in poi sono tua sorella.
Adrien: da quando ho Plagg non mi sorprendo più di niente.
Plagg: moccioso, dammi del Camembert.
Io: ci sono altri quattro croissant al Camembert.
Plagg: già mangiati.
Io: sono fiera di te. Vabbe, vado.
*in libreria*
Gabriel: prendi i libri che vuoi.
Io: tutti quelli che voglio?
Gabriel: si.
Io: Non sai a cosa stai andando incontro.. *prende mezza libreria sotto lo sguardo sconvolto di tutti*
Gabriel: *la guarda male*
Io: Beh, che c'è? Hai detto tutti i libri che volevo.
Gabriel: si, ma mi hai fatto pagare 500 euro! E poi mi spieghi perché anche i biscotti e il Camembert?
Io: quelli non servono a me, servono a dei miei amici.
Gabriel: Non ho parole.. di questo passo mi manderei al verde.
Io: eh già. Aspetta! Non ci credo! Non possono essere loro!
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Ammettetelo, avreste fatto come me in libreria.
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