Erano tre anni che la conoscevo. Capelli biondi, occhi da favola. Cuore cattivo, carattere estremamente esuberante. Il suo nome è Serena. Ai tempi provavo un sentimento molto forte per lei. L' avevo identificato come amore ma solo ora, in preda alle lacrime, capisco che era profondo odio.

Era una calda sera di novembre. Ed ero immerso dei miei infantili pensieri. Quando una gradevole musica mi riporta bruscamente alla realtà. Il telefono squillava. Allungai l'occhio per leggere la persona che disturbava la mia ora creativa pomeridiana. Serena. Agitato rispondo. Sposto i capelli color cenere dalla faccia ed avvicino lo smartphone al orecchio destro.
" Pr.. Pronto" dico goffamente, si vede che con le ragazze non ci so tanto fare.
" Ciao Fede, sono Serena. Come stai? " disse sciolta, senza dare segni di imbarazzo.
" Be.. Bene. Tu? " balbetto cercando di calmarmi facendo vari respiri profondi, attento però a non farmi sentire dalla mia compagna di chiacchiere.
" Benissimo, mi chiedevo se volevi venire con me al mare, conosco un piccolo ristorante in spiaggia che fa degli ottimi spaghetti allo scoglio. Hai presente il ristorante super Iris?" Mi chiede amabilmente. Era strana, non si era mai comportata così.
" Certo" dissi compiaciuto, ero riuscito a parlare senza far traspirare la mia timidezza. Anche se alla fine del discorso, in cui sembravo di non voler dire più di una parola, sarebbe servito poco.
" Fantastico. Ci vediamo domani mattina alle undici? " afferma sperando di avere una risposta positiva.
" Ok." Dico sbrigativamente e riattacco.
Io e Serena ci conosciamo dal liceo. Frequentavamo lo stesso indirizzo, il classico. Al epoca lei aveva già avuto successo con il suo libro Io+Te che ad ora è stato tradotto in 5 lingue e letto da più di 5.000 persone. Io invece non avevo molto successo perché grazie alla mia timidezza non ero mai riuscito a pubblicare nessuno dei libri che avevo scritto, solo dopo pochi anni riuscì a prendere coraggio e pubblicare il libro " Le fragole rosse" che ebbe molto successo. Lei ed io non ci conoscevamo veramente al epoca, era un rapporto leggero. Era composto da un ciao a ricreazione. Qualche insulto a pranzo. Ed un addio alla fine delle lezioni. Ma a me sembravano grandi momenti.
Non so come abbia il mio numero di telefono o a chi l'abbia chiesto. Non so neanche perché tra tante persone voglia uscire con me. Tra tutte queste domante si fece sera. Ed io e Macchia dovevamo mangiare. Quella sera non avevo voglia di mangiare da solo sopra il tavolo, quindi azzardai una cena alternativa accanto ad il mio fedele gatto. Misi le crocchette nella ciotola verde acqua. Presi un pezzo di pizza margherita. Mi accovacciai per terra ed contemporaneamente io ed il mio compagno iniziammo a mangiare golosamente.