Capitolo 15

-Allora deduco che avete chiarito?- Ariel era seduta di fronte a me, mentre nervosamente si rigirava le mani nelle mani.

Annuii lentamente, poi continuai a fissare il suo snervante ritmo con il quale girava le mani.

-basta!- le dissi scattando in avanti per prenderle le mani.

Lei mi guardò con aria interrogativa, o meglio dire colpevole, di chi ti guarda con compassione.

-mi spieghi cosa c'è? - non ce la facevo a cedere mia sorella così.

-no niente ero solo in pensiero per questa cosa- mentiva spudoratamente.

-quale cosa?- stavo iniziando a spazientirmi.

-di te e Asia- sorrise nascondendo qualcosa di grande.

-va bene è ora di andare a lezione- le dissi, sapevo che il bar della scuola non era adatto a certi discorsi, c'era sempre chi origliava e parlava.

Mi alzai lasciando Ari da sola, mentre al tavolo più in là trovai Zaiga, con Tiana.

Era tanto che non ci parlavo, mi mancava il suo appoggio.

Ma salutai da lontano dirigendomi verso le lezioni.

Per i corridoi cercavo di trovare Asia ovunque lei potesse essere.

Ed ogni ragazza mora dai capelli lunghi mi dava speranza.

Entrai nell'aula senza aver visto lei, però ero lo stesso soddisfatto, ero in pace con me stesso e con lei, la mia vita stava prendendo una piega diversa, mi piaceva provare questo brivido, quella sensazione allo stomaco quando vedevo lei, adoravo come mi sentivo, niente sarebbe potuto andare storto.

Quando Zaiga entrò lo feci sedere accanto a me, anche lui aveva un sorriso soddisfatto stampato in faccia

-allora?- chiesi.

-cosa allora?- rispose vagamente.

-hai un sorriso soddisfatto-.

-dopo usciamo andiamo al pendio e ti racconto-.

La lezione iniziò, era una noia scarabocchiavo il quaderno a Zaiga con disegnini porno, facendolo ridere.

La professoressa se né accorse, ed appena cerco di dire qualcosa, la campanella suonò.

Ci alzammo tutti di scatto, molto loscamente ci tirammo fuori dalle lezioni e andammo bel bosco.

Una volta raggiunto il pendio, come sempre fuma una sigaretta.

-Avevo litigato con Asia- iniziai.

-si lo so, tua sorella mi dice sempre tutto-.

Lo guardai molto storto, dovrei essere io a parlare con lui delle mie cose

-e devo dirti anche altre cose- era serio ed aveva un espressione di inquietudine, come se qualcosa lo turbasse.

-cosa?- chi si a quel punto senza sapere cosa fare.

-tuo padre ti vuole ritirare per la scuola, sta succedendo qualcosa a Domino, ma non so di cosa si tratti, ho provato a far parlare tua sorella, ma dice che non sa niente nemmeno lei-.

Cosa?

Non riuscivo a connettere, perché mio padre non me ne ha orlato di persona?.

O forse lo deve ancora fare?.

-perché ? - chi si con un filo di voce.

-non so niente- sbraitò Zaiga.

Mi stavo per alzare ed andare da Tiana, ma Zaiga mi prese e mi tirò in terra.

-che diamine stai facendo?-.

-ti sto tranquillizzando-.

-non ho bisogno- cercavo di liberarmi dalla sua presa.

-non fare cazzate- mi grida quel punto.

Io mi fermai un attimo e lo guardai dritto nel viso.

-io non voglio lasciare Asia-.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top