18. Passaggio

 La mia permanenza nel Wakanda era stata di sicuro un punto cruciale della mia vita e un momento che difficilmente sarei riuscita a dimenticare, ma che per un giuramento non scritto sigillato con T'Chaka avrei dovuto segregare nei meandri della memoria.

Adesso avevo chiara l'idea di cosa fare, dove andare ma soprattutto come comportarmi di conseguenza.

Venni scortata in un veivolo dotato della migliore tecnologia del Wakanda, da due dei loro più valorosi soldati, nella zona più vicina all'Artico, così che fosse più facile per me recuperare Steve.

Atterrai portandomi un intero arsenale di attrezzature da loro gentilmente offerte e, dotata della mia inseparabile forza, mi incamminai nel punto in cui supponevo Steve stesse riposando da tempo.

Il gelo mi penetrava fin dentro le ossa, freddo e pungente, ma l'adrenalina – e la speranza – mi tenevano più viva che mai.

A ogni passo avanti verso Steve il battito del mio cuore accelerava: avevo paura, ansia, incertezze, ma soprattutto voglia di rivederlo sano e salvo.

Arrivai a pochi metri al suo punto di atterraggio, a pochi metri da lui, era evidente lo schianto. Posai per terra gli attrezzi e con improvvisa foga cominciai a correre rischiando di cadere più volte, ma non m'importava.

All'improvviso però un boato, e in un attimo venni circondata.

Un colpo alla testa, di nuovo, e non vidi più nulla.

Il sogno di rivedere Steve scivolava via dalle mie mani inesorabilmente, mentre con disprezzo mi maledicevo.

Stupida imprudente.


SPAZIO AUTRICE 
E QUINDI STUPIDA D_YEAR MI STAI DICENDO CHE HO ASPETTATO TUTTO QUESTO TEMPO PER UN MEZZO CAPITOLO DI M***A?!?

Sì. E vi chiedo umilmente scusa, ma era necessario un capitolo così breve - di passaggio - per affrontare la nuova parte della storia: l'inizio di una nuova era!
Non aggiungo altro.

Alla prossima!
(che spero non sia tra qualche mese)
(anche se a novembre sarò praticamente off, tra viaggi e vari impegni)
(scusate, vvb)
(vabbè, addio)


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top