Esame orale B2
"Salve...il mio nome è Elodië"
E fu proprio in quel momento che si fermò il mondo.
Iniziai a pensare a una caterva di cose, come quando stai per svenire.
Il tuo cervello si intasa di immagini, di ricordi, di strane sensazioni, poi senti un forte "sapore" di sangue e...fine.Ti risvegli, trovi tutti intorno a te, che ti guardano...e cominci a realizzare che sei svenuta, ma va tutto bene e ti rialzi, e dopo aver visto il nulla, parti di nuovo da capo.
Ti senti impotente. Sai che non puoi soddisfare le aspettative della gente.
Ripensi all'estate prima, a quel momento in cui pensavi di essere importante.
Ripensi a quel momento, in cui ti sentivi la protagonista di una serie Tv su Netflix.
Ripensi a quelle parole, a quelle persone semplici, ma che ritrovi in quei film americani per adolescenti.
Ripensi a quei caldi colori che si sono impressi per sempre nella tua memoria.
Ripensi a quello stanco odore caldo di estate, ripensi a quel sorriso...
Per me, ragazza dai capelli biondi e gli occhi marroni, non è nient'altro che casualità.
Siamo frutti del caso.
Siamo così banali e scontati nella nostra quotidianità, così presi da questa maledetta frenesia.
Per questo ho iniziato a stare più tempo in silenzio ad osservare i dettagli che ci compongono, che parlano al posto nostro.
Una amica, di nome Dorotea, un giorno mi disse: "L'indifferenza è l'arma migliore".
Penso davvero che alcune volte non abbia senso parlare. Le persone non hanno in testa quello che abbiamo noi.
Non vanno oltre al corpo, si fermano a un'apparenza scontata, per nulla reale.
Così, dopo un rapporto siamo insoddisfatti. Troviamo un'altra persona insoddisfatta e torniamo a essere insoddisfatti, facendoci male. Bruciando l'universo che abbiamo dentro di noi.
E' un appello alle persone vere: non vi estinguete
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