Ritorno
E' il sette di gennaio, l'ultimo giorno che passo a casa, domani prenderò il treno con Nancy e tornerò a Cambridge, tornerò da Brett. Negli ultimi giorni ci siamo sentiti costantemente, mi ha promesso che domani sera verrà a prendermi dalla stazione, ha detto che mi aspetterà sul binario ed io non vedo l'ora!
Sono con mio cugino, Nancy e alcuni amici dell'università di George venuti in visita da noi, stiamo andando a trascorrere il pomeriggio nello splendido parco di Burghley House e tutto ciò a cui riesco a pensare è Brett che in questo momento mi sta scrivendo un messaggio, o almeno così dice whatsapp. Poso la testa sulla spalla della mia migliore amica che sonnecchia cullata dalla guida di mio cugino quando il cellulare vibra nella mia mano: nuovo messaggio da Brett Finnegan
" Tornato"
E' tutto ciò che mi ha scritto ma sorrido perché sono stata il suo primo pensiero non appena è rientrato a casa dal suo allenamento di scherma nella palestra del suo quartiere
" Com'è stato tornare ad allenarti?" chiedo
" Fantastico! Mi mancavano un sacco i ragazzi e poi tenere in mano il fioretto è una sensazione indescrivibile"
" Se ti sentisse mia mamma credo che ti farebbe una statua, ha sempre voluto che facessi scherma ma ho preferito fare danza " ridacchio mentre scrivo
" Tua mamma mi farà comunque una statua perché ti sopporto"
" Nessuno ti costringe a passare del tempo con me, Finnegan"
" Qualcuno è in quel periodo del mese "
" Fottiti " rispondo con il sorriso sulle labbra
" Dai non fare così, so che ti manco da morire" risponde lui
<< Oh Brett non hai neanche idea di quanto senta la tua mancanza >> penso
" Pff come se io non ti mancassi " svio la risposta
" Almeno io lo ammetto. Vado a fare la doccia, a dopo piccola mia " risponde lasciando che il mio cuore batta all'impazzata mentre compare l'ora del suo ultimo accesso proprio sotto il suo nome.
<< Quanto zucchero. Giuro che se sta facendo il cretino gli stacco le palle >> borbotta Nancy che mi accorgo solo ora che sta leggendo la conversazione
<< A me sembra sincero >> rispondo sottovoce
La macchina si ferma e noto che siamo arrivati, aspettiamo che gli amici di George parcheggino e ci dirigiamo tutti insieme verso il parco pronti ad un pomeriggio di relax illuminato da un insolito sole.
La giornata trascorre piacevolmente, i nostri ospiti sono simpatici, non siamo stati fermi un attimo ed io ho avuto a malapena il tempo di inviare un paio di messaggi a Brett.
Tornata a casa controllo la lista delle cose indispensabili che devo sistemare in valigia, sistemo la borsa del computer accanto al trolley e mi metto a letto pronta ad affrontare il viaggio verso la mia vita lontano da qui.
La sveglia suona alle dieci del mattino, mi alzo controvoglia, faccio colazione con gli occhi semichiusi, mi vesto con il primo paio di jeans che trovo, indosso le mie amate Dr Martens ed esco per iniziare il giro di saluti dei vari parenti. Passo a salutare nonna Chelsea che mi regala ben cinquanta sterline e una ciambella al cioccolato da condividere con i miei compagni del collegio, poi saluto la zia Betzy che mi regala quindici sterline e, infine, saluto nonna Sierra che mi regala ben settanta sterline! Adoro andare a trovare i parenti!
Dopo pranzo sonnecchio sul divano mentre una puntata di 2 Broke girls passa sulla Fox e in un batter d'occhio mi ritrovo seduta al mio posto proprio accanto a Nancy sul treno verso Cambridge.
" Partita! " Scrivo a Brett
" Non vedo l'ora di rivederti " mi risponde pochi minuti dopo
Sorrido con il cuore che batte a mille e mi sporgo per sentire la fronte della mia migliore amica che scotta.
<< Quanto avevi di febbre quando l'hai misurata? >> chiedo
<< Trentanove e due >> biascica per poi accoccolarsi a me che prendo ad accarezzarle i capelli tinti di arancione da poco.
Mi addormento anche io e, quando mi risveglio, mi accorgo che il treno è fermo, guardo l'orario, dovremmo arrivare tra una mezz'ora ma siamo fermi in mezzo al nulla.
Sto per chiedere al ragazzo davanti a noi cosa sta succedendo quando il capotreno parla attraverso gli speaker
" Si avvisano i gentili passeggeri che a causa di un incidente sui binari nei pressi di Cambridge resteremo bloccati qui per circa due ore, chiedo scusa per il disagio, buon proseguimento "
Un brusio di proteste si eleva all'interno della carrozza e fa svegliare la mia migliore amica che rivela i suoi occhi lucidi per la febbre
<< Che sta succedendo? >> mi chiede con fatica
<< Saremo fermi per due ore per un incidente sui binari >>
<< Fantastico >> borbotta
Nancy sta per tornare a stendersi sulle mie gambe quando un ragazzo sulla trentina si avvicina a noi, non ha un gran bell'aspetto e si rivolge alla mia amica
<< Scusami tanto ma stanotte non riuscirò a dormire se non mi dici il tuo nome >> dice sfoggiando un sorriso alquanto inquietante
<< Vaffanculo >> biascia la ragazza e si mete a dormire sulle mie gambe
Cerco di trattenere una risata mentre il ragazzo se ne torna al suo posto borbottando qualche insulto che con il passare dei minuti diventa sempre più pesante e rumoroso.
" Brett ho paura " scrivo subito
" Che succede? " risponde immediatamente
" C'è un ragazzo che sta insultando Nancy perché lo ha rifiutato, non ha una bella faccia, ho paura che possa farci del male " spiego
" Sta' tranquilla, cerca di ignorarlo e se si avvicina di nuovo chiama qualche controllore "
" Ok " rispondo preoccupata
Il treno riparte cinquanta minuti prima del previsto e tiro un sospiro di sollievo quando il ragazzo losco scende alla prima stazione che incontriamo, il viaggio sembra infinito, è quasi mezzanotte e Brett ha detto che è sul binario ad aspettarmi già da mezz'ora. Non vedo l'ora di scendere da qui e riabbracciarlo!
Circa trenta minuti dopo il treno si ferma e viene annunciata la fine della corsa: Cambridge.
Nancy sembra essersi ripresa un po', l'aiuto a tirare giù dalla carrozza la sua valigia e insieme ci incamminiamo verso l'inizio del binario. Dopo appena dieci passi i miei occhi ne incontrano due castani che fanno nascere sul mio volto un sorriso che va da un orecchio all'altro. Brett è qui, avvolto nel suo giubbotto blu, una sigaretta tra le dita e una cuffia bianca nell'orecchio sinistro.
Accelero il passo e mi fiondo tra le sue braccia aperte, mi lascio coccolare da lui per qualche istante quando mi ricordo che non siamo da soli e che la mia migliore amica moribonda sta trascinando i suoi bagagli. Brett ed io la aiutiamo ad arrivare alla fine del binario dove trovo i suoi amici del collegio che la attendono felici, la affido nelle loro mani, la stringo a me per un po' e poi ci dividiamo, dirigendoci entrambe verso le nostre destinazioni accompagnate da persone a cui teniamo veramente.
NOTE DELL'AUTRICE:
Finalmente sono tornata! Purtroppo qui al mare prende poco e non ho molto tempo per scrivere, l'università mi toglie la vita anche in vacanza! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che lascerete una piccola stellina <3
se vi va questi sono i miei contatti ( Scrivetemi, non mordo ;) ):
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grazie di tutto
vi amo
a presto
baci
SCHEGGIA<3
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