Litigi
Sono riuscita a fare pace con Charles dopo lunghe ore di litigi ad un giorno dal mio esame di onde ma ne sono felice, ora sono più rilassata e posso godermi questo pomeriggio in sua compagnia prima di prendere il treno che mi porterà a Brighton per passare qualche giorno coccolata dai miei genitori nella nostra casa in riva al mare.
Sono un po' nervosa, ad essere sincera, sto pe conoscere un amico di Charles, non mi ha mai parlato di loro figuriamoci presentarmi perciò sono agitata e felice di conoscere finalmente qualcuno che fa parte della vita del mio ragazzo all'infuori di me stessa. Non sono mai stata in questo quartiere di Cambridge ma, non appena scendo alla fermata del bus indicatami da Charlie, scorgo il suo viso dall'altro lato del marciapiede così mi dirigo verso di lui armata di un sorriso enorme e di una altrettanto enorme valigia al mio seguito.
<< Ciao piccola, scappi in Messico e non mi dici niente? >> mi prende in giro quando si rende conto della grandezza spropositata del mio bagaglio.
<< Spiritoso >> gli faccio la linguaccia
Lui in tutta risposta mi lascia un bacio sulle labbra, intreccia la sua mano con la mia e mi guida fino in fondo alla strada dove, con una chiave, apre un portone per poi salire le scale fino al primo piano.
La casa è piccolina, ci sono due stanze da letto abbastanza spaziose, un bagno ed una cucina dove trovo Fabian, il coinquilino di Charlie che sta lavando i piatti.
<< Fab lei è Mia, la mia ragazza >> esordisce Charles
<< Piacere >> si volta a guardarmi
<< Piacere mio >> sorrido imbarazzata
<< Posso offrirti qualcosa? >> mi chiede il mio ragazzo
<< No grazie, in realtà vi ho portato della cheesecake co gli oreo che ho preparato ieri >> dico e la tiro fuori dalla mia borsa a tracolla
<< Wow Mia grazie mille! >> dice Fabian << Bene ragazzi io torno in camera a studiare, a dopo >> si congeda poi
<< Allora...>> Charles mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui << Cosa vuoi fare? >>
<< Beh >> dico a disagio << Potremmo cominciare con il farmi vedere la tua stanza >>
Charlie posa le sue labbra sulla mie stringendomi di più a sé per poi approfondire il bacio che mi conduce a portare le mie mani fino alla sua nuca e a stringere i capelli corti tra le dita. Colti dalla passione ci spostiamo nella sua stanza, lui fa partire una playlist per cercare di camuffare i rumori che faremo e torna ad occuparsi di me.
Dopo gli ultimi avvenimenti tra noi fare l'amore con lui per me è un po' più strano, non sono sicura di nulla, ho paura di dover affrontare un altro brutto litigio con lui, ho paura di non riuscire a mandare via Brett dalla mia testa, ho paura di non riuscire a innamorarmi di lui. Ed è con questo senso di inquietudine che saluto il mio ragazzo sul binario tre della stazione di Cambridge e mi accomodo al mio posto impaziente di trascorrere qualche giorno sulla spiaggia con i miei amici mentre leggo un buon libro.
Sin da bambina trascorrevo l'estate nella nostra casa al mare con i miei genitori, ho dei bellissimi ricordi qui e ho stretto delle amicizie belle e durature; è da ben tredici anni che conosco Elliott e la sua famiglia, sono i proprietari dello stabilimento balneare vicino casa mia e la prima cosa che faccio non appena mi è possibile è indossare un costume e correre da loro.
E' passato un anno e sono felice di notare che non è cambiato niente, soliti ombrelloni blu, solita passerella in legno, solito gazebo con i tavolini e solita faccia seduta alla cassa. Aspetto che finisca di parlare con dei clienti e poi mi avvicino al bancone
<< Buongiorno come posso aiutarla? >> dice Elliott con lo sguardo rivolto al computer
<< Vorrei un abbraccio da un mio vecchio amico >> dico
<< Mia! >> tuona felice il mio amico per poi sporgersi oltre il bancone e stringermi tra le sue braccia familiari
Saluto anche il resto della famiglia Stanford e mi dirigo verso l'ombrellone prenotato da mia mamma proprio questa mattina presto seguita dal mio amico che ha deciso di prendersi una pausa.
<< Allora, raccontami tutte le novità >> ordina sedendosi sul lettino da mare accanto al mio
Prendo un grosso respiro e inizio a raccontare tutto quello che mi è successo negli ultimi mesi senza tralasciare nemmeno un dettaglio; è felice che anche io, finalmente, sia riuscita a trovare un fidanzato e vuole assolutamente vedere una sua fotografia così, dopo aver fatto un bagno, mi dirigo da Elliott che ha raggiunto nuovamente il bar per riprendere il suo posto. Scatto un selfie in cui io sono appoggiata al bancone e lui si sporge leggermente su di esso e lo invio a Charlie che prontamente mi chiede chi sia questa persona
" E' un mio carissimo amico" lo informo
Non faccio in tempo a bloccare lo schermo che perdo la presa sul mio cellulare e sento Elliott che gli invidia un audio in cui corregge il carissimo con intimo e, mentre infastidita cerco di riappropriarmi di ciò che è mio, lui scatta una foto al suo dito indice che punta verso il mio seno sinistro coperto dal costume a righe verde e bianco.
Spero con tutta l'anima che non abbia inviato quella foto ma, purtroppo, non è così
<< Sei un idiota! >> lo insulto
<< Andiamo Mia, era uno scherzo, vedrai che riderà anche lui >> sdrammatizza
<< Non credo proprio, lo conosco, lui non è come noi, è geloso e non conosce il rapporto che abbiamo io e te, non sa che sei come un fratello per me >>
<< Mi dispiace, se vuoi gli invio un altro audio e spiego ogni cosa>>
<< Lascia stare, peggioreresti la situazione >>
<< Scusami >> urla ancora mentre torno verso il mio ombrellone e sa che l'ho già perdonato perché lo conosco e non voleva fare nulla di male, so che quello è il suo modo di scherzare.
Purtroppo Charles non la pensa come me e ovviamente iniziamo a litigare pesantemente, mi ripete tutto ciò che mi ha detto quando abbiamo litigato la scorsa volta ma questa volta ci aggiunge il carico da cento dicendo che provo gusto nel farlo ingelosire e sentire un idiota.
Decido di tornare a casa, ceno con i miei genitori cercando di nascondere le mie emozioni ma, una volta da sola nella mia stanza, non reggo più e lacrime di frustrazione bagnano il mio viso. Come ormai d'abitudine prendo carta e penna e inizio a scrivere:
Cia Brett come stai? E' da un po' che on ti vedo, da quando siamo andati a vedere i fuochi di St. John, da quando ho litigato per la prima volta con Charles. Indovina? Oggi abbiamo litigato di nuovo. Elliott stamattina gli ha inviato una foto dal mio cellulare in cui si vede il suo indice che si avvicina al mio seno. Ho cercato di non fargliela scattare, ho cercato di riprendermi il telefono ma non ci sono riuscita! E' normale che Charles sia infastidito ma non è giusto che se la prenda con me, non ho colpa, Elliott ha fatto il coglione, io non c'entro. Il problema è che si è arrabbiato anche per uno stupido selfie che ho fatto con Elliott e che gli ho inviato! Non c'era motivo di ingelosirsi anche per quello, lui era dietro il bancone del bar, nemmeno ci sfioravamo! Ok l'audio in cui Elliott corregge carissimo con intimo poteva farlo ingelosire ma era un gioco, non può prendersela così tanto! Quello che mi fa più male è ciò che lui pensa di me, quando litighiamo mi dice cose che mi fanno capire che lui creda che io sia una stronza, egoista e viziata che crede che tutto le sia dovuto. Non può che essere lontano anni luce dalla vera me, lo so, adesso stai pensando:" Un po' viziata lo sei" ma sei tu, mi conosci bene e non me la prendo perché so che non me lo dici con cattiveria.
Ho paura Brett, ho paura di stare con una persona che non mi stima, che crede che io sia chi non sono, ho paura di aver dato via una delle cose più preziose che avevo alla persona sbagliata. Volevo che fossi tu il mio primo, volevo che fossi tu a prendere la mia verginità ma non ci sei nella mia vita e sto cercando di farmene una ragione. Voglio bene a Charles , con lui mi sento felice la maggior parte delle volte, in quel momento sentivo di volergli dare tutta me stessa e mi sono buttata ma ho paura di aver corso troppo, ho paura di essermi fidata della persona sbagliata. Non so perché ma, nonostante tutto, continuo a fidarmi ciecamente di te, continuo a sentire disperatamente la tua mancanza, continuo ad amarti con tutta me stessa e mi sento uno schifo. L'unica ragione per cui mi sento in colpa nei confronti di Charles è questa ma te l'ho già detto, devo andare avanti senza di te perché non puoi esserci per me nel modo in cui ho bisogno che tu ci sia... Quindi seguo la mia filosofia, il mio motto:" Vivi una volta sola, ma se lo fai bene una è sufficiente" ma, soprattutto, "Nessun rimpianto" !
Non voglio rimpianti, non voglio perdermi tutto mentre ti aspetto, perché si, ti aspetto pronta a donarti ancora una volta il mio cuore e ti aspetterò a lungo, dovesse volerci tutta la vita.
NOTE DELL'AUTRICE:
Nuovo capitolo, nuovo litigio e nuova lettera... Riuscirà la nostra Mia ad essere finalmente serena? Lo scopriremo solo leggendo ;)
se vi va questi sono i miei contatti ( Scrivetemi, non mordo ;) ):
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grazie di tutto davvero
a presto
vi amo
baci
SCHEGGIA<3
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