Baci mancati
Il ritorno in tram è fortunatamente breve, muoio di sonno e l'essere cullata dalle braccia di Brett e dal suo ottimo profumo fresco con una nota di tabacco non è d'aiuto. Arriviamo in collegio in circa quindici minuti, firmo tutti i documenti del rientro, ritiro il badge e salgo al terzo piano seguita dallo splendido ragazzo dai capelli ricci che trascina il mio trolley rosso a pois per i corridoi. La stanza è vuota, Mary non è ancora tornata, mi ha scritto ieri dicendo che tornerà tra quattro giorni.
<< La lascio qui >> mi avvisa Brett riferendosi alla valigia per poi lanciarsi letteralmente sul mio letto
<< No, ma fai come se fossi nella tua stanza >> alzo gli occhi al cielo e mi dirigo in bagno, devo assolutamente lavarmi le mani
<< Cosa ha mandato tua mamma di buono? Muoio di fame >> farfuglia
<< Roast Beef con carote, proprio come piace a te >> gli faccio la linguaccia
<< Tua madre mi adora >> sorride soddisfatto con quella faccia da schiaffi
<< Sei più in alto di me di sicuro nella sua lista delle persone preferite >>
Improvvisamente due braccia mi avvolgono e mi ritrovo con il viso contro il suo petto
<< Tu sei in cima alla mia >> sussurra
Sorrido come un'ebete e cerco di trattenere le lacrime mentre lui mi lascia un bacio tra i capelli
<< Non cercare di comprarmi, la cioccolata non te la do >> alleggerisco l'atmosfera troppo pericolosa per noi due e per la nostra amicizia
<< Cederai >> sorride prendendo dalla scrivania il contenitore con la nostra cena e ci dirigiamo entrambi verso la cucina.
Dopo circa trenta minuti di battibecchi ci diamo la buonanotte, siamo esausti e con la panca piena, ci serve proprio una bella dormita.
I giorni passano inesorabilmente, le lezioni sono finite una settimana dopo il mio ritorno, trascorro ogni momento con Brett, studiamo senza sosta fino a notte fonda finché non mi addormento sui libri, lui mi da un bacio sulla fronte e torna nella sua stanza. Gli esami del primo anno sono iniziati, sia io che lui siamo stati bocciati ai primi appelli, al secondo io sono stata bocciata in Chimica, ho superato la prima parte dell'esame di Analisi I ma sono stata bocciata al secondo scritto, sono in condizioni pessime, non faccio altro che piangere e scusarmi con i miei genitori per i miei fallimenti, loro mi dicono che andrà tutto bene, che non sono arrabbiati con me ma non riesco a farmene una ragione, sono sempre stata la prima della classe ed avere una delusione del genere all'inizio di un nuovo percorso è davvero devastante. Fortunatamente ho Brett accanto a me, non mi lascia un attimo da sola, resta nella mia stanza fino a tardi, Mary è tornata a casa giorni fa, lei ha superato tutti gli esami al primo appello. Sono le otto del mattino quando ricevo un messaggio da Brett:
" Vieni in cucina al secondo piano, ho bisogno di te"
Infilo una giacca che copra il mio pigiama e mi dirigo ciondolante in cucina al piano di sotto. La stanza è vuota, i tavoli sono ancora sporchi dalla cena di ieri sera e un aroma di caffè riempie l'aria; passo in rassegna tutto lo spazio finchè non trovo Brett con il capo chino sul suo tablet
" Buongiorno raggio di sole" saluto con voce ancora impastata dal sonno
Lui non mi risponde, poso le mie dita sotto il suo mento e porto i suoi occhi nei miei, è trista, qualcosa lo turba e voglio fare qualcosa per renderlo felice, devo sapere cosa posso fare
<< Che succede? >> gli chiedo dolcemente
<< Mio... Mio nonno è morto >> sussurra triste
Spalanco la bocca, questa non ci voleva! Mancano cinque giorni al suo esame orale di Chimica e una notizia così terribile non è d'aiuto. Mi dispiace immensamente per lui, suo nonno era tutto per lui, come un secondo padre e la sua morte lo stava devastando.
<< Mi dispiace da morire >> lo abbraccio
Non è un anno molto felice per lui, prima Sam, ora suo nonno, poverino.
<< Ho appena prenotato il treno per tornare a casa, parto tra tre ore >>
Il silenzio cala tra di noi, beviamo il caffè che lui ha preparato mentre mi aspettava quando è proprio Brett a rompere il silenzio
<< Non vado al cimitero dal funerale di mio padre >> dice
<< Oh >> non so cosa dire
<< Vorrei averti accanto a me una volta lì, non so se posso farcela >>
<< Ce la farai, sarò al telefono con te per tutto il tempo, promesso >> cerco di consolarlo, anche se so di non poter fare nulla per cambiare le cos
<< Devo andare, ti prego non mi lasciare >> chiede
<< Non lascerò il telefono nemmeno un attimo, ci sarò per te in qualunque momento >> lo abbraccio
Brett è via da due giorni, ha trascorso l'intero funerale a scrivermi, diceva di avere bisogno di me e che quella situazione non riusciva a reggerla, voleva tornare a Cambridge il prima possibile e si accertava sempre che anche io stessi bene, che non piangessi per via della situazione difficile.
Sono nella mia stanza, sto preparando la valigia, domattina torno a casa, ho bisogno di cambiare aria e di svagarmi, quando qualcuno bussa alla mia porta
<< Avanti! >> urlo
<< Parti? >>
E' Brett, è tornato! Mi volto di scatto, corro ad abbracciarlo e poi rispondo
<< Parto domani mattina presto, ho bisogno di stare un po' a casa >>
<< Piangi ancora >> non è una domanda, sa che lo faccio, gli basta guardarmi negli occhi per capirlo
<< Te la caverai senza di me, lo so che puoi farcela >> sdrammatizzo voltandomi dall'altro lato
<< Sei tu che non puoi stare senza di me >> ribatte
Brett si avvicina al mio computer e fa partire una canzone, è All of the stars di Ed Sheeran, inizio a canticchiarla ma vengo interrotta da lui
<< Nevica! >> esclama felice
Mi avvicino a lui per godere dello spettacolo e resto affascinata dalla bellezza del campus che piano piano si imbianca
<< Spero che continui a nevicare così magari domattina il tuo treno non parte >> sussurra Brett
Mi volto verso di lui e appoggio le mie braccia alle sue conserte contro il suo petto
<< Credo che partirò anche se c'è la neve >>
<< Vorrei che rimanessi con me >> soffia sul mio volto
Siamo vicinissimi, la voce di Ed Sheeran risuona per tutta la stanza, i nostri visi si avvicinano sempre di più, mi basterebbe sporgermi in avanti per toccare le sue labbra con le mie, sono combattuta ma alla fine decido di allontanarmi. Tengo davvero tanto a quello che abbiamo costruito, non voglio rovinare tutto perché sono una stupida ragazzina innamorata, aspetterò che sia lui a fare il primo passo semmai dovesse ricambiare.
L'atmosfera si spezza quando entrambi ci allontaniamo, lo stringo forte a me, mi lascia un bacio tra i capelli e poi va via per lasciarmi dormire. Saranno giorni davvero lunghi senza di lui.
NOTE DELLA'UTRICE:
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, tengo tanto a questa storia e spero che possa appassionarvi. Cercherò di aggiornare il prima possibile, l'università mi succhia via la vita ma proverò ad aggiornare più spesso, promesso!
se vi va questi sono i miei contatti ( Scrivetemi, non mordo ;) ):
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grazie di tutto
vi amo
a presto
baci
SCHEGGIA<3
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