24 Luglio
Sono poche le persone al mondo che hanno tutto dalla vita senza aver mosso nemmeno un dito, sono coloro che nascono con la fortuna di appartenere ad una famiglia molto facoltosa o che hanno un grande talento che li catapulta nel pazzo mondo dello spettacolo fatto di gossip, feste e conti in banca esorbitanti. Al contrario sono tantissimi quelli che vivono una vita normale fatta di piccole cose e tanti sacrifici, coloro che guardano al mondo delle star come se fosse un qualcosa di utopico e del tutto privo di sentimenti. Personalmente posso dire di appartenere alla seconda classe di persone, in tutti i miei diciotto anni di vita ho sempre dovuto guadagnare ciò che avevo ed ho ricevuto tante, forse troppe, porte in faccia. Sin da bambina ho avuto problemi a relazionarmi con i compagni di scuola, i miei genitori avevano deciso di farmi studiare in una scuola privata della piccola cittadina di Stamford, non molto lontana da Cambridge, perciò ho avuto a che fare con gente viziata sin da subito, ho dovuto affrontare delusioni su delusioni nel campo sociale; fino all'età di quindici anni non sono mai uscita con gli amici, sono sempre stata rintanata nella mia camera a leggere, ascoltare musica e guardare una quantità infinita di film di ogni genere, la mia unica valvola di sfogo erano quelle poche ore al giorno che trascorrevo nella scuola di danza, l'unico luogo in cui sono riuscita a sentirmi me stessa, libera, felice e dove ho incontrato persone fantastiche. Il liceo è arrivato troppo presto per i miei gusti, volevo rimanere bambina ancora per un po' ma ho dovuto crescere e fare nuove esperienze; contro la volontà dei miei genitori, mi sono iscritta alla scuola pubblica dove ho trovato un mondo del tutto diverso dalla bolla ovattata delle scuole private in cui basta pagare affinché le tue marachelle vengano dimenticate o i tuoi voti alzati; sono rimasta molto sorpresa quando sono riuscita ad inserirmi in un gruppo con cui finalmente mi trovavo bene. Eravamo in cinque, molto unite, passavamo tutti i pomeriggi insieme e uscivamo il fine settimana e ci divertivamo come matte, spesso facevamo anche pigiama party; sembrava andare tutto bene fino a che, il penultimo anno, non hanno deciso di mettermi da parte perché non avevo un ragazzo come loro e perché i miei voti erano più alti dei loro, così ho trascorso l'ultimo anno seduta da sola a parlare solo se interpellata dai professori e a rifugiarmi tra le braccia della mia migliore amica Nancy durante l'intervallo. Nancy ed io ci conosciamo da sempre, i nostri genitori sono amici da una vita e noi siamo state così fortunate da crescere insieme, ci conosciamo alla perfezione e non possiamo passare più di due ore senza avere notizie l'una dell'altra; lei conosceva il mio gruppo di compagni di classe ed io conoscevo e conosco tutt'ora il suo, loro mi hanno accolta quando sono stata calpestata da quelle che ritenevo amiche e non mi hanno più lasciata, siamo in quattro: io, Nancy, Maggie e Sam, siamo scalmanate e piene di vita, finalmente sento di aver trovato qualcuno che mi accetti per quella che sono....
Ed eccoci arrivati ad oggi, 24 luglio 2014, sono nella mia stanza che corro da un lato all'altro alla ricerca dei miei sandali mentre Undisclosed Desires dei Muse viene riprodotta dal mio ipod attaccato alle casse. E' il compleanno di Maggie, ed io sono in super ritardo, ho passato delle ore davanti all'armadio alla ricerca del look perfetto, questa sera ci sarà anche James, il ragazzo di cui sono follemente innamorata da oltre due anni; abbiamo iniziato a sentirci per messaggio circa tre mesi fa, ci scriviamo a qualsiasi ora del giorno e della notte e spero questa sia la serata giusta. Non ho mai baciato seriamente qualcuno, il mio primo bacio l'ho dato a sedici anni ma non credo che conti dal momento che si trattava di un bacio di scena per la recita della scuola, non è stato come lo avevo sempre sognato e voglio riscattarmi, voglio dare il mio primo bacio ad un ragazzo che mi piace e a cui piaccio, voglio finalmente poter pensare di essere abbastanza per qualcuno, voglio lasciarmi alle spalle tutte quelle ragazze che mi hanno buttata via come un fazzoletto e tutti quei ragazzi che mi hanno rifiutata perché non abbastanza carina, questa sera voglio finalmente essere felice. Mi guardo un'ultima volta allo specchio e mi complimento per la scelta del look, il mio vestito bianco a fiori è della lunghezza giusta e si adatta perfettamente al mio seno prosperoso, i miei capelli castani si arricciano in dei grandi boccoli sulle mie spalle e la matita nera rende i miei occhi castani più profondi.
<< Sei bellissima >> dice mia mamma alle mie spalle
<< Grazie >> sorrido felice prendendo le chiavi della mia macchina << Io vado, sono in ritardo >>
<< Va bene tesoro, non fare tardi, noi andiamo dai tuoi zii ma ci fermeremo per la notte, sarei più tranquilla se Nancy rimanesse a dormire con te >> mi informa guardandomi dolcemente
<< Credo che non sia un problema per lei >> rispondo felice << Ciao mamma, divertitevi >> le do un bacio sulla guancia e corro nel vialetto per raggiungere la macchina
In pochi minuti sono sotto casa della mia migliore amica, la vedo venirmi incontro e non posso fare a meno di sorriderle. Indossa dei pantaloncini di jeans che mettono in mostra le sue gambe toniche, e una maglia nera con delle paillettes che le lascia scoperta tutta la schiena; Nancy è una che tiene molto al suo aspetto perciò non mi sorprendo quando vedo i suoi capelli, tinti di rosso da poco, perfettamente arricciati e le sue ciglia messe in evidenza da vari tipi di mascara. Mi distraggo da lei quando sento vibrare il mio cellulare, è un messaggio di James
Sei già alla festa?
Una semplice domanda che mi fa battere il cuore, forse anche lui non vede l'ora di stare con me, non so perché ma ho un buon presentimento.
Sono passata a prendere Nan, arriviamo... Voi siete già li?
Rispondo pronta, pochi secondi e il mio cellulare vibra ancora
Gli altri si, io arrivo dopo, devo uscire con una
Leggo quelle parole più volte e un senso di rabbia e gelosia si impossessa di me, stringo i denti e lascio cadere il telefono nella mia borsa marrone come i sandali senza rispondere al messaggio, mi dico che non ne vale la pena
<< Mia! >> esclama Nan sedendosi al posto del passeggero e sporgendosi per baciarmi la guancia
<< Ciao splendore >> ricambio sorridendole e rimettendo in moto l'auto
<< Tutto bene? >> mi chiede poco dopo quando si accorge del mio stato d'animo agitato
<< Si, perché? >> chiedo stringendo il voltante e pregando il cielo che il semaforo diventi verde il prima possibile
<< Perché stai andando a tavoletta e hai messo Plug in Baby a tutto volume >> mi fa notare, mi sorprende ogni volta quanto sia brava nel capirmi anche solo dai gesti
<< Si tratta di James >> sospiro passandomi una mano tra i capelli
Nancy fa per parlare quando la macchina dietro di noi suona insistentemente non appena scatta i verde
<< Prenditi una camomilla, idiota! >> urlo quando l'auto bianca ci sorpassa subito dopo mentre la mia migliore amica ridacchia
Riprendiamo la nostra "corsa" verso la villa con piscina in cui Maggie festeggia il suo diciannovesimo compleanno con il nostro gruppo preferito come colonna sonora
<< Allora? >> mi chiede la rossa alzando un sopracciglio
<< Ha detto che ci raggiunge più tardi perché deve uscire con una ragazza >> sospiro senza staccare gli occhi dalla strada
Nan scoppia in una risata così forte che è costretta a tenersi la pancia
<< James? James Scott che esce con una ragazza? >> mi chiede tra le risate << Questa si che è bella >>
<< Non è divertente >> la riprendo piccata
<< Andiamo Mia, James non è capace di relazionarsi ad una ragazza, figuriamoci a chiederle di uscire >> cerca di convincermi senza successo
<< Non è così incapace come dici, con me ci sa fare >> ribatto
<< Siete entrambi inesperti in campo amoroso, è per questo che riuscite a capirvi, che riuscite ad essere in sintonia >> spiega con un sorriso dolce sulle labbra
<< Sarà >> scollo le spalle per poi aguzzare la vista alla ricerca di un posto libero per la macchina
Vedo un fuoristrada avvicinarsi al parcheggio che avevo puntato così accelero e, con una mossa piuttosto azzardata, prendo ciò che è mio
<< Smamma ciccio, questo posto è mio ! >> esclamo vittoriosa facendo ridere Nancy
<< Io ti adoro >> mi dice lei divertita
<< Anche io mi adoro >> le rispondo strizzando un occhio.
Con le borse in spalla e le braccia intrecciate tra loro, ci dirigiamo verso la casa che abbiamo di fronte a noi, è su due piani, con un giardino molto grande sul retro dove c'è la piscina, il vialetto anteriore è pieno di gente che chiacchiera con dei bicchieri di plastica in mano, della musica proviene dalla veranda sul retro ed è lì che ci dirigiamo felici e impazienti di divertirci e ballare per tutta a notte.
<< Mag!! >> urliamo all'unisono non appena vediamo la nostra amica ballare con Sam
Entrambe si avvicinano sorridenti a noi per abbracciarci, Sam indossa una gonna a vita alta con un top corto mentre Mag un vestito verde acqua più corto davanti e lungo dietro, quest'ultima è leggermente più bassa di me ma spicca nella folla. Ci stringiamo tutte e quattro in un abbraccio per poi scambiarci una serie di complimenti sull'abbigliamento
<< Mia stasera sei uno schianto! >> dice una voce maschile alle mie spalle
Mi volto sapendo già di chi si tratta, è Matt, il ragazzo di Nancy, stanno insieme da tre anni e mezzo e sono dolcissimi insieme, lui è come un fratello per me e sono felicissima che stia con la mia migliore amica, si amano e non posso desiderare di meglio per lei, e poi...beh, lui è un gran pezzo di ragazzo, è un calciatore, ha la nostra età ma è molto alto, pelle abbronzata, sorriso perfetto e capelli castani corti tirati all'insù per l'occasione.
<< Grazie Matt >> lo ringrazio facendomi avvolgere dalle sue braccia
<< Venite più in là con noi, siamo riusciti ad occupare il divano e le poltrone di vimini >> ci invita il ragazzo trovando subito risposta affermativa da parte nostra
Le mie amiche mi precedono mentre io avanzo con il cuore in gola, riconosco quei capelli neri da lontano e le mie mani iniziano a sudare, James è di spalle che parla con suo cugino Pierre e gli altri ragazzi, non so come comportarmi, non voglio fargli capire di essere gelosa tantomeno di essere infastidita dal fatto che sia uscito con una ragazza dopo tutto quello che abbiamo costruito insieme; prendo un profondo respiro, asciugo i palmi sulla gonna del vestito e opto per l'indifferenza, mi sono fatta mettere i piedi in testa per troppo tempo, è il momento di essere forte.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! Spero di avervi incuriositi con questo primo capitolo, è la prima storia originale che scrivo e sinceramente sono piuttosto agitata, spero davvero che continuerete a leggere perché ho in mente tantissime idee per i prossimi capitoli e cercherò di non deludervi.... Per chi non mi conoscesse, mi firmo Scheggia, ho 19 anni, sono al primo anno di ingegneria fisica e sono una direcitoner, da quello che potrete constatare scorrendo le storie sul mio profilo hahahaha
Cercherò di aggiornare il prima possibile, spero ogni lunedì, intanto, se vi va, mi trovate su twitter (@JustGiuliaM)
spero di sentirvi presto
grazie per aver letto
baci
SCHEGGIA<3
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