Capitolo 1 LA BAMBINA SULLA STRADA BOSCHIVA


Evan e Mitch, amici sin dall' infanzia, dopo la laurea, uno in giurisprudenza e l' altro in medicina; invece di rimanere nella loro città a esercitare le loro nuove professioni, decidono di partire e girare il mondo, andando incontro all' avventura.

I giovani sono in viaggio da molte ore, Evan, sta guidando la sua Dodge Viper SRT nera cromata e Mitch, dorme stravaccato sul sedile posteriore.
Il tempo va all' imbrunire mentre stanno percorrendo una strada lunga e isolata, costeggiata solo da alberi.
Decisi ad arrivare in Louisiana, alla ricerca di un motel per riposare qualche ora, Evan un po' stordito dalla stanchezza, fa appena in tempo a notare un ostacolo che lo costringe ad arrestare il veicolo di colpo.

Questo fa svegliare Mitch di soprassalto.
« Evan che succede?» chiede l'uomo. cercando di apparire lucido.
« C'è un veicolo abbandonato in mezzo alla strada! » replica tenendo fissi gli occhi davanti a sé.
« Cosa facciamo?» chiede l' amico, con le braccia appoggiate fra i due sedili anteriori, attendendo una risposta ansioso.
« Potrebbe essere qualcuno che ha bisogno di aiuto, d' altronde è poco probabile che l'auto sia stata già avvistata, visto che in questa strada non passa mai nessuno» afferma con convinzione.

« Quindi, cosa vuoi fare?» chiede interrogativo.
« Andiamo a dare un' occhiata! Ma con cautela... con molta cautela» consiglia Evan.
Entrambi, lentamente e accorti, raggiungono la vettura.
« Come pensavo, sembra che sia stata abbandonata di fretta!» dichiara Evan notando la portiera spalancata dal lato guida.
« Forse questa persona è stata costretta ad abbandonare» ipotizza Mitch fissandolo interrogativo.

« Ok! Setacciamo la zona qui intorno, vediamo se c'è qualcuno» sostiene Evan.
Ma l'amico non è d' accordo.
« Fra meno di un' ora qui sarà buio pesto e da queste parti non ci passa anima viva. Sarebbe meglio...» lo interrompe Evan.
« Cosa odono le mie orecchie! Mitch, per caso paura? » lo interroga cinico.
« No, io...» blaterando.
« Non eri forse tu quello che non vedeva l' ora di indagare su qualche caso di anormale? Ecco, questo è uno di quei casi! Non vorrai tirarti indietro! E se il proprietario dell' auto fosse in pericolo o ferito e avesse bisogno di aiuto?» proclama Evan.

« Non voglio tirarmi indietro, voglio solo farti capire che tra poco in questo posto non vedremo a un palmo dal nostro naso!» esclama risoluto.
« Mi stai proponendo di andare via e tornare domani? » Mitch non risponde li fissa imbarazzato.
« Ma quell' uomo potrebbe essere già morto! Va bene prendi la mia auto e va a cercarti un motel, io rimango qui, vedo se trovo qualcuno» afferma.

« Va bene, cerchiamo il proprietario della macchina e vediamo di capirci qualcosa in questa storia» propone l'uomo.
Afferra la torcia dalle mani di Evan e avanza tra le sterpaglie della radura boschiva.
« EHILÀ C'È QUALCUNO CHE MI SENTE?» esclamando a gran voce.
Improvvisamente odono un lamento provenire dall' interno della vegetazione.
« Aiuto! Aiutatemi vi prego!»
« Seguiti a parlare, così potremo trovarla» rivolgendosi alla voce della donna che sta chiedendo aiuto.

Raggiunta la sventurata, la interrogano:
« Cosa le è successo?»
« Evan, parliamo dopo! Adesso sbrighiamoci a uscire da qui»
In seguito scoprono, che la donna non può camminare perché ha una gamba rotta, Mitch si offre di portarla in braccio fino a raggiungere la loro auto.
« Adesso la portiamo in ospedale. Ma come è successo?» curiosi chiedono.

La sconosciuta prima di iniziare a raccontare, ringrazia i due giovani presentandosi.
« Grazie ragazzi, se non foste passati di lì probabilmente sarei morta. Io sono Gween»
« Mitch molto piacere »
« Il mio nome è Evan, è un piacere conoscerti!» replica il biondo, che mima il saluto militare, guardandola dallo specchietto retrovisore.
« Allora Gween, cosa ti è successo?» chiede Evan.

« Avevo litigato con il mio ragazzo, e per non incazzarmi ulteriormente con lui, decido di montare in macchina e andarmene.
Percorrevo queste strade, stavo procedendo tranquillamente, con la radio accesa, poi ho afferrato il cellulare; volevo vedere se lo stronzo mi aveva mandato qualche messaggio.
Mi sono distratta un attimo, quando rimetto gli occhi sulla strada, mi è apparsa una bambina dal nulla.
Ho sterzato per evitare di travolgerla!»

« E dopo che è successo?» reclamano i giovani incuriositi ed eccitati per la storia.
« Mi ha guardata e poi è sparita entrando nel bosco. A quel punto l' ho inseguita per vedere dove stesse andando, ma devo aver messo un piede nel vuoto, rotolando giù nella scarpata. Il resto lo sapete»
« Siamo arrivati in ospedale»

La donna viene soccorsa e presa in cura da un medico.
Dopo aver fatto le lastre, il dottore informa i due uomini:
« La vostra amica ha fratture multiple, in più punti della gamba, e si sospetta anche un trauma cranico. Per questa notte la teniamo in osservazione»
Quando il medico lascia la stanza, i due giovani le si accostano al letto pronunciando:
«Mi dispiace ma a quanto pare... » prorompe la donna interrompendo Evan.
« Sì lo so! Ho sentito»
Sta tranquilla Gween, avvisa il tuo ragazzo, sarà un ottimo pretesto per fare la pace» Evan le rivolge una strizzatina di occhio e insieme al suo amico lasciano la stanza dell' ospedale.

Varcando l' ingresso, si guardano, avanzano verso la loro automobile e quando sono dentro l' abitacolo, battono il cinque prorompono:
« Quindi è deciso! Torniamo là a vedere di trovare questa bambina»
« Certamente!» esclama su di giri Evan.
«Ecco il primo mistero da risolvere. Un caso per gli ' Investigatori dell' occulto'!» sbraita il moro.
Mitch avvia il motore e parte, con un sorriso impresso sul volto.

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