Scoperte


Deaton era assolutamente l'unico che poteva aiutarli o almeno lo speravano.
Dovevano risolvere quella situazione prima di subito. Era possibile?

"Prendiamo la camaro." Derek era abbastanza sicuro della sua affermazione.

"Assolutamente no, io guido solo la mia jeep." Stiles ovviamente non la pensava allo stesso modo. Figurarsi se non avrebbero battibeccato anche in quella situazione.

"Chi ti dice che la debba guidare tu?"

"Il fatto che io abbia la tua faccia, magari?!"

Il sorrisino di Stiles sulla faccia di Derek non si addiceva per nulla.

Come le occhiate di Derek non erano poi così spaventose viste sulla faccia di Stiles.

Avevano preso la jeep, solo perché Derek non accettava il fatto che qualcuno potesse guidare la camaro al posto suo. Non che Stiles facesse i salti di gioia, ma ormai la sua jeep era stata profanata.

Spiegare la situazione a Deaton era stato altrettanto difficile. A dirla tutta sarebbero impazziti anche loro, non solo Deaton.

"Deaton?"

"Stiles, Derek, come mai qui?"

"Allora, diciamo che è complicato e assolutamente assurdo. Io ancora stento a crederci, ma credo sia un problema bello grosso. Dobbiamo trovare una soluzione perché io in questo corpo non ci voglio stare. Non che non mi piaccia, cioè non volevo dire questo, ma rivoglio il mio. Cred-"

"Derek, prendi fiato!"

"Secondo lei parlo così tanto?" intervenne Derek.

"Che?"

"Stiles, sta zitto e parlo io."

"Oh si certo, l'uomo dalle molte parole. E smettila di ringhiare, le mie corde vocali non ci sono abituate."

Deaton in quel momento non stava capendo più nulla. E di certo non potevano biasimarlo.
Un'alzata di sopracciglia e aveva iniziato a parlare.

"Ci siamo svegliati uno nel corpo dell'altro."

"Fraintendibile."

"Mh. Zitto. Io sono Derek ma ho la faccia di questo idiota e lui ha la mia."

"Ah" rispose Deaton abbastanza sconcertato.

"Che ne pensa?"

"Smettila di mangiarti le mie unghie!"

"Allora dammi la mia mano così mangio le mie!"

"Ok, ok, calmiamoci tutti. È alquanto strana come cosa. Non credevo potesse succedere realmente se non nei film. Sinceramente non saprei come tirarvi fuori da questo casino, dovrei provare a cercare sui libri che ho."

"Quindi dobbiamo rimanere così?"

"Finché non trovo qualcosa, temo proprio di si. A meno che quando vi risvegliate domani mattina non sia tornato tutto come prima."

"Assolutamente no" rispose Stiles "tra tre giorni c'è la luna piena e non voglio che si trasformi nel mio povero corpo. Non è abituato, se gli facesse male? È il mio corpo."

Nella clinica era calato il silenzio. Deaton a quella affermazione non aveva risposto e cercava di guardare i ragazzi senza far trasparire la preoccupazione che aveva.
Nel frattempo Stiles aveva iniziato a guardare prima Deaton e poi Derek, nonostante la sensazione di guardare se stesso da fuori era ancora parecchio strana.
Stiles aveva la testa che andava come se fosse ad una partita di tennis.
Nessuno dei due proferiva parola, così intervenne Stiles.

"Volete stare in silenzio tutto il giorno o volete rispondermi?"

"Stiles non hai notato nessuna cosa strana?"

Derek continuava a stare in silenzio.

"Oltre al fatto che non ero nel mio corpo?"

"Oltre a quello."

"Non ero in casa mia e..." Stiles ci pensò un attimo "tua sorella urla troppo di prima mattina, mai provato a darle una camomilla?"

"Ecco Stiles non credo che sia sua sorella che urla, piuttosto sei tu che senti meglio."

"Cos'è? La favola di cappuccetto rosso? Che orecchie grandi che hai, è per sentirti meglio."

"Stiles, lo so che hai capito."

"Ve lo scordate, non mi trasformerò in un lupo peloso, tu ti riprenderai il tuo corpo prima della luna piena. Perché non ti sei portato via il fattore licantropia quando hai preso il mio corpo? Io la mia iperattività me la sono portata dietro."

"Se ti agiti troppo ti trasformi anche senza luna piena." Era intervenuto Derek, dopo essere stato in silenzio per dieci minuti

"Grazie, vallo a dire al prossimo iperattivo che passa."

Deaton aveva iniziato a spiegare a Stiles come stavano le cose.

"In pratica, l'essere licantropo è una cosa legata al corpo non alla mente. Sono le cellule ad essere mutate, non è un fattore della mente; mentre l'essere iperattivo sì. Per questo motivo sei ancora iperattivo mentre Derek è umano."

"Ok, impazzirò nei prossimi cinque secondi." Stiles non ce la poteva fare.

"È quello che devi evitare, se non vuoi ammazzare nessuno."

"Quello che devo evitare... certo, la fai facile, Sourwolf."

"In questo momento non lo so."

"Non inveire. Siamo in questo casino da nemmeno quattro ore e già non ne posso più."

Avevano salutato Deaton e si erano incamminati verso la macchina. Deaton aveva promesso che se avesse scoperto qualcosa li avrebbe chiamati. Nel mentre gli aveva dato una cosa per confondere i loro odori. Stiles non sapeva che odore avessero prima di tutto quel casino, quindi era stato inutile cercare di capire se fosse cambiato qualcosa.

Non volevano farlo sapere agli altri del branco, né tanto meno allo sceriffo. Avrebbero cercato di essere il più naturali possibili, come se fosse facile.

Derek aveva lasciato guidare la jeep a Stiles per evitare che andasse a finire come all'andata, dato che era già abbastanza agitato. Per tutto il viaggio non era volata una mosca. Nessuno dei due aveva fiatato. Il che era parecchio strano per Stiles, ma avendo il corpo e la faccia di Derek non era poi così assurdo.

Erano arrivati al loft, Stiles era sceso dalla macchina e aveva fatto delle raccomandazioni a Derek.

"Allora, non far morire di fame mio padre. Se fa il turno di pomeriggio di solito la sera cucino io, se invece fa la mattina ci pensa lui. Sul frigorifero c'è la dieta che deve seguire. Se pranza in centrale e tu non sei a scuola portagli il pranzo e s-"

"Aspetta, frena. Stai dicendo che dovrei andare a scuola?"

" Secondo te? Dovrei diplomarmi quest'anno. Non vorrei essere bocciato per le assenze."

"Spero tu stia scherzando."

"Assolutamente no. Alzi le tue chiappe da ex lupetto e vai a lezione, grazie!"

"Ti sto odiando."

"Scusa ma sulla scala dell'odio tu sei più in alto, visto che mi hai lasciato il pacchetto licantropia."

Derek aveva risposto con un'occhiata, che vista con la faccia di Stiles faceva ridere.

"Devo fare o dire qualcosa a Cora?"

"No, nulla di particolare. Solo che solitamente entra in camera senza preavviso."

Stiles aveva sorriso; era stata la prima cosa di cui si era accorto.

"Sì, ho notato."

"Bene, io vado."

"Ah Derek, non essere troppo freddo con mio padre."

"Mh."

Per quanto Stiles doveva abituarsi a parlare meno e a fare il licantropo, Derek doveva abituarsi ad essere umano, cosa che non aveva mai dovuto essere in vita sua dato che era nato lupo.

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