MALIK CHIEDE A DELIA DI SPOSARLO

La fanciulla e l'angelo, che si erano rifugiati nella casetta abbandonata, uscirono all'aria aperta.

Il sole ritornato luminoso e splendente, li accolse nel suo calore estivo.

Ritornarono nel magico paradiso, che diventò la loro dimora.

Passavano il tempo in perfetta compagnia: si facevano il bagno, mangiavano frutti e funghi e danzavano insieme sempre più uniti e innamorati.

Delia era felice. Non era più sola.

Malik era guarito e aveva abbandonato le tenebre. Aveva scacciato dalla sua anima il male. Aveva scoperto il potere dell'amore grazie a lei. Non riusciva più a starle lontano.

Le sue ali corvine erano diventate bianche e si erano coperte di piume lucide, con sfumature argentate. Le aveva rinchiuse all'interno delle sue scapole.

Malik aveva creato una corona di rose rosse e Delia la portava fiera nella sua testa.

Una giornata serena l'angelo prese la sua decisione: doveva dire a Delia qualcosa di importante.

Si sedettero all'ombra di un pino.

«Tesoro mio, devo dirti una cosa. Ci ho riflettuto a lungo durante questi mesi.»

Malik le prese le mani.

«Sì, dimmi pure.»

«Non voglio metterti fretta. Ti lascerò tutto il tempo che vorrai per pensarci bene e sarò felice di qualsiasi scelta tu prenderai.»

La fanciulla si fece curiosa.

«Delia, amore mio, vuoi sposarmi?»

Ci fu un imbarazzante silenzio. Delia si ritrasse per pensare. «Sì Malik, voglio sposarti.» I suoi occhi brillarono di gioia.

Si tuffò fra le braccia di lui. Sorrideva entusiasta.

Si scambiarono un bacio sulle labbra.

«Ma aspetta...» Venne assalita da un dubbio. «Come facciamo?»

Malik si sciolse dall'abbraccio e si schiarì la voce. «È il momento che tu ritorni a casa. Avrai fatto preoccupare molto la tua famiglia.»

La fanciulla si allontanò dall'angelo un po' turbata. Cominciò a riflettere a lungo sulla sua situazione. Era scappata, perdendosi nel bosco. Aveva trovato un angelo dentro un grotta, gli aveva promesso di guarire il suo dolore, scoprendo che si era innamorata. Si era presa cura di lui dimenticando la possibilità di ritrovare la strada per ritornare da sua madre e dalla sua migliore amica. Persuasa dal forte sentimento verso Malik si era dimenticata della sua famiglia e della sua vita.

Aveva ragione, era troppo tempo che era lontana dal suo villaggio.

Era arrivato il momento di ritornare a casa, però aveva paura.

Aveva timore della reazione che potessero avere i suoi familiari. «Cosa penserà mia madre e soprattutto cosa penserà Diana? Saranno felicissime o saranno furiose? Li ho abbandonati.» Era sconvolta. «Malik?»

«Sì?»

«Io non mi ricordo la strada.»

«Allora dobbiamo metterci subito in marcia e ritrovarla insieme.» Malik si alzò. Porse una mano alla fanciulla.

«Credo che tu abbia ragione. È passato tanto tempo. Ho paura nel sapere come reagiranno, ma è giusto così.» Delia si aggrappò all'angelo. «Voglio ritornare a casa e voglio che ci sposiamo, perché voglio passare il resto della mia vita con te.»

A quelle parole, gli occhi di Malik brillarono di felicità.

La prese in braccio e le diede un bacio sulla fronte.

Mano nella mano decisero di lasciarsi indietro questa dimora incantata.

Delia rivolse un ultimo sguardo verso il paradiso. Ringraziò madre natura di averli ospitati e di averli accolti senza farle mai mancare nulla.

Diede un bacio al vento in segno di affetto verso a tutti gli esseri viventi che lo avrebbero abitato in eterno.

Strinse più stretta la mano di Malik. Uniti si addentrarono nel fitto bosco.

L'ombra li inghiottì.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top