Sole e Luna
«Devo smetterla.»
«Smettila. Di far cosa?»
«Di pensarlo!»
«Sarebbe pure ora. La smetti?»
«Di far cosa?»
«Di pensarlo!»
«Non lo sto pensando.»
«Oh, sì, invece!»
«Ho detto che non lo sto pensando. Senti? La mente vaga. Ho altro da fare, io, nella vita. Lavoro, studio, ho problemi da risolvere, i soldi non bastano mai...»
«... quel debito da estinguere, la tesi da scrivere, il progetto nuovo, cercare casa...»
«Era bello il panorama, oggi.»
«Bellissimo.»
«Il cielo azzurro, il mare che si confonde con l'orizzonte. Quasi quasi, un messaggio...»
«Ecco, brava. Prendi il telefono.»
«No, poi disturbo. Poi chissà che pensa, lui!»
«E che deve pensare? Che è un messaggio, no?»
«Se poi crede che a lei piace?»
«Sai che problema!»
«Sì, ma... se lo crede?»
«Non è così?»
«No! Cioè... sì, ma anche no. Forse. E se lo pensa?»
«Sarebbe pure ora, finalmente qualcosa si smuoverebbe.»
«No, no. Sai che vergogna?»
«Atroce.»
«E poi lei si arrabbierebbe con me. Oh, che bella conchiglia! In inverno la spiaggia è proprio bella.»
«Stai divagando.»
«Non sto divagando. C'era il sole, il vento, le onde, il mare che si confondeva con l'orizzonte, poca gente. Ero così emozionata... e se gli mandassi una foto del mare? A lui piace il mare.»
«Ecco, brava, manda una foto.»
«No, no. Poi chissà che pensa.»
«È solo una foto.»
«Magari disturbo, ha altro da fare, gli scoccia. Vede il numero e non apre WhatsApp. No, no... non potrei sopportarlo.»
«Eh, poi muori.»
«Sì! Di vergogna. Io non potrei sopportarlo, lei non potrebbe sopportarlo.»
«E allora cosa hai intenzione di fare?»
«Niente, non faccio niente. Ah, se avessi portato un sacchettino, stamattina! Avrei potuto mettere tante conchiglie per creare rune nuove. Erano così belle!»
«A che ti servono le rune? Hai già le rune, hai i tarocchi, hai il pendolo, hai i sogni. Che cosa te ne fai di altre rune?»
«Magari chiedo cosa prova lui...»
«Lascia che glielo chieda direttamente lei!»
«No, no. Poi chissà che pensa.»
«Magari non aspetta altro!»
«E poi lei non ha il coraggio, io non ho il coraggio.»
«Cagasotto.»
«Mi preservo.»
«Sono stanca: prima sogni, poi ti ritiri, poi speri, poi...»
«Tu non capisci! Sei troppo razionale!»
«Io non capisco perché ti devi nascondere. Che male c'è a essere come sei, dalle mille sfumature?»
«Combino solo guai.»
«Combini guai se ti reprimi. E anche quelli servono.»
«Scherzi? Ti ricordi quella volta che l'ho fatta dichiarare e lui ha scelto un'altra? È stata in un limbo per un anno!»
«Era un coglione, col tempo l'ha capito. E poi s'è rifatta una vita. Non è mica morta!»
«E ti ricordi quella volta che le hanno detto che è noiosa? Ancora non riesce a non pensarci.»
«È stato l'unico che abbia mai detto una cosa simile.»
«Sì, ma... ti ricordi i piatti lanciati, la rabbia e la furia, la sofferenza? Non si è più ripresa. Ed è passato tanto tempo! Io cerco di non darle fastidio: niente voli pindarici, piedi per terra. Cerco di essere più come te: seria, razionale, logica. Sei davvero bella, sai?»
«Da sola non servo a niente. Ho bisogno di te.»
«No, no. Almeno non la farei soffrire più.»
«Se non ci fossi tu, lei non canterebbe. Se non ci fossi tu, lei non scriverebbe, non inventerebbe storie, non creerebbe canzoni... Sarebbe un disastro!»
«Se non ci fossi io, lei avrebbe una vita normale, sarebbe più felice, nessuna illusione, le farfalle allo stomaco. Niente. Oh, mi viene da vomitare! Senti come annaspo? Ora piango.»
«Finalmente! L'hai mai vista piangere, di recente?»
«No... ma non è un male, vero?»
«È un male! Senza di te io prendo il controllo e lei non piange. Non si sfoga. Sta zitta.»
«Meglio che mostrarsi deboli.»
«Non sei debole. Sei solo emotiva.»
«Vorrei tanto mandargli un messaggio...»
«Mandagli il messaggio!»
«E chissà poi che pensa, lui.»
«Segui la tua natura. Vuoi mandarlo? Mandalo. Non vuoi mandarlo? Non mandarlo. Io ti sosterrò sempre.»
«Staremo sempre insieme?»
«Sempre. Esistiamo entrambe e siamo qui per lei. Se collaboriamo è meglio, no?»
«Sono così emozionata. Devo smetterla!»
«Smettila. Di far cosa?»
«Di pensarlo.»
«Agisci.»
«E se non gli piaccio?»
«Non sa cosa si perde.»
«Sono un disastro. Non ho più l'età per queste cose! Voglio il gelato.»
«È rimasta la vaschetta nel freezer.»
«Era bello il panorama.»
«Sì, bellissimo.»
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