StarCrossedAyu

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Autore intervistato: StarCrossedAyu

Occasione: 1° posto nella categoria Freyja dei Valhalla Awards 2021

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🌘INTERVISTA🌒

La prima cosa che si nota dal tuo profilo è che hai scritto moltissimo: da quanto è che scrivi?

Ho trovato il coraggio di pubblicare il mio primo racconto nel 2018 e da lì non mi sono più fermata: ci sono stati periodi più prolifici, altri meno, ma non ho mai abbandonato la tastiera (del cellulare perché uso solo quello per scrivere, editare etc.)

Ah, confesso che sembra scomodo, io non vivrei senza il mio PC, ma passiamo alle tue storie. Quanto di te c'è in ciò che scrivi? Il fatto che siano principalmente fanfiction spesso porta a pensare che ci sia poca originalità, e non è vero, nel caso di fanfiction scritte bene. Quindi, che cos'è che rende "tue" le storie che scrivi?

Devo dire che, nei miei racconti, di me c'è anche troppo. Alcuni sono palesemente autobiografici (sia originali che fanfiction) ed è praticamente impossibile non accorgersene... Altri invece nascondono particolari della mia vita o della mia persona: un luogo, una fobia, un dettaglio fisico, un dialogo; per quanto piccolo, c'è sempre un pezzetto di me in ogni storia.

Già, penso sia più difficile non mettere niente di proprio nelle storie che scriviamo piuttosto che il contrario.

Comunque, ho sbirciato un po' sul tuo profilo e come dicevo ci sono davvero tantissime storie. Qualcuno di superficiale potrebbe pensare che siano tutte uguali, ma c'è sempre qualcosa che rende una storia unica e diversa dalle altre. In particolare, che cosa rende unica "The bodyguard"? Pensi che sia la migliore che hai scritto? Hai una tua preferita?

Amo tutte le mie storie in modo diverso, ognuna mi ha regalato qualcosa di unico e non potrei mai sceglierne una preferita. Ciò non toglie che negli anni - fortunatamente, aggiungo - sia migliorata come autrice e scrittrice. "The Bodyguard" è nata quasi tre anni fa e, con una revisione, può raggiungere il suo massimo ma già così la trovo particolare. È una "enemies to lovers", fin qui nulla di nuovo, tuttavia credo che il suo maggior pregio sia la caratterizzazione dei personaggi: Eren e Levi sono due mondi agli antipodi, non potrebbero essere più diversi e in conflitto, eppure sono più simili di quanto riescano a immaginare; entrambi nascondono le proprie ferite, celandole dietro maschere che non possono però proteggerli dal cuore, ed è qui che la storia ha davvero inizio.

Lo Skvader in realtà è anche appassionato di anime e manga, e adora Attack on Titan. Quello che fai nelle tue storie è prendere in prestito dei personaggi e farli muovere nel nostro mondo, oppure li tieni nel loro "ambiente naturale"? Oppure fai entrambe le cose? (Domanda extra, a cui credo di sapere già la risposta: personaggio preferito di Attack on Titan?)

Levi in particolare è un personaggio che si presta molto alle fanfiction, non solo perché è molto popolare e bello di aspetto, ma anche perché il suo carattere è molto ben definito e dettagliato. Facendo un'analisi personale delle tue storie, pensi di essere stata fedele al personaggio creato da Isayama, o l'hai "modificato" e fatto evolvere in maniera personale? Se sì, l'hai fatto volontariamente o meno?

Amo questo manga, lo recuperai leggendo tutti gli 85 capitoli pubblicati all'epoca in soli due giorni ed è stata la svolta per l'autrice nascosta dentro di me. Perlopiù ho scritto modern!au, movies!crossover ma anche canonverse - insomma, non mi sono fatta mancare niente XD Mi piace spaziare tra i generi e le ambientazioni, non fossilizzarmi sugli stessi elementi e sperimentare stili diversi. La cosa che mi piace di più, comunque, è approfondire il percorso dei personaggi, accompagnarli durante la loro evoluzione nel corso della trama: ci sono storie in cui riesco a mantenerli particolarmente IC; in altre, per vari motivi, conservano le caratteristiche fondamentali degli originali con qualche piccola aggiunta. In ogni caso, devono essere coerenti con il percorso fatto e la relativa trasformazione: ricordiamo che un background diverso può portare a scelte differenti e mi piace pensare di poter tirare fuori lati del loro carattere altrimenti nascosti, a causa di un mondo troppo crudele e dei traumi che questo può infliggere. Levi, per tanti motivi, è il mio personaggio preferito (non lo avreste mai detto, ammettetelo XD) e non so se ho reso giustizia al modo in cui Isayama lo ha dipinto; quello che so è che in ogni mia storia deve trovare la sua dimensione, quell'equilibrio che nel canon gli viene costantemente negato e che invece secondo me merita.

Bene, quindi per certi versi alcune delle tue storie potrebbero essere degli spin-off anche se ovviamente non sono canon.

Ultima domanda, più una curiosità: capita spesso a chi scrive fanfiction di ricevere commenti "cattivi" da fangirl indiavolate convinte che il loro personaggio sia stato "rovinato"... Ti è mai successo? Come hai gestito la critica? Hai magari revisionato una scena dopo che qualcuno ti ha fatto notare una sorta di buco di trama del genere? Hai dei consigli per chi scrive fanfiction e teme questo tipo di critiche?

Mi lusinga credere che i miei racconti siano parte di un multiverso dove, qualunque sia il tempo o la realtà, Eren e Levi trovano la felicità che nel canon, per forza di cose, non è possibile ottenere.

Per la questione "personaggi rovinati" ammetto che, ai fini della trama, negli anni almeno un paio sono finiti nella lista dei "villains" di turno e, com'è giusto che sia, non tutti i lettori hanno apprezzato questa scelta. C'è da dire che non snaturo mai totalmente un personaggio, conservandone le sue caratteristiche primarie che lo rendono riconoscibile/amabile/detestabile, per cui di commenti "cattivi" non ne ho mai ricevuti; mi ritengo fortunata ad avere un seguito che riesce a distinguere le scelte di regia da quella che può essere considerata un'antipatia nei riguardi di X o Y. I miei lettori sono molto affettuosi e presenti, e di questo sono veramente grata.

Non ho mai riscritto delle scene cambiando ruoli o altro, ma in fase di revisione ho magari approfondito il perché compiesse determinate scelte e azioni, dandogli maggior spessore rispetto alla prima stesura. Il mio suggerimento a chi scrive come me è: ogni personaggio ha il proprio carattere, conferitogli dal suo creatore (in questo caso Isayama, ma può essere applicato a chiunque), perciò il fandom ha delle aspettative alte; il modo per non deludere il lettore, ma soprattutto voi stessi, è mostrare il giusto rispetto verso quel personaggio, costruendo intorno a lui un ambiente che possa motivare le sue azioni o evidenti cambiamenti di personalità qualora fosse il caso. Non potrete mai accontentare tutti, tuttavia è gratificante sapere di aver dato il massimo e vedere il proprio impegno riflesso nei commenti di chi legge.

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E questo conclude la nostra intervista. Cari lettori, non dimenticate di lasciare la vostra opinione, e se volete rivolgervi a questo autore personalmente, magari facendo anche altre domande, questa è l'occasione giusta!

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