aelizs_

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Autore intervistato: aelizs_

Occasione: 1° posto nella categoria Heimdallr dei Valhalla Awards 2021

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🌘INTERVISTA🌒

Dal tuo profilo si capisce che non solo sei una brava scrittrice, ma anche un'artista (bellissimi disegni, comunque, complimenti). È in questa direzione che intendi dirigere o stai dirigendo la tua vita, o sono solo hobby e passatempi artistici quelli che vediamo qui su Wattpad?

Ah! Ti ringrazio innanzitutto per aver dato un'occhiata, veramente. È un'ottima domanda, ma per ora credo rimarranno ancora degli hobby. Rendere il disegno o la scrittura una carriera o un impegno a tempo pieno sarebbe stupendo, ma, essendo ancora una studentessa, non credo sarà un qualcosa che accadrà a breve.

Capisco benissimo, anch'io studio ancora, e ne avrò per un bel po'. Comunque, quando diresti che è nata la passione per la scrittura nello specifico? E Wattpad è arrivato subito o ti sei iscritta più avanti alla piattaforma?

Fin da piccola mi piaceva inventare storie. La maggior parte delle volte lo facevo per me stessa, costruivo scenari in cui avrei potuto perdermi, passavo il tempo a fantasticare. Scoprii la scrittura insieme alla lettura. Era un modo per creare un qualcosa di mio, ispirata da quei libri a cui tanto ero affezionata. Wattpad l'ho scaricato un po' di anni fa. Ero più piccola, e lo usavo principalmente per leggere lavori di altri. Quando capii quanto fosse facile pubblicare su questa piattaforma mi si aprì un mondo!

Parlando più nello specifico della storia che hai iscritto, come e quando è nata? Da che cosa hai tratto ispirazione?

L'idea per la storia è nata all'incirca un anno fa, verso la fine del primo lockdown. Diciamo che la più grande fonte d'ispirazione è stato l'Amleto Shakespeariano che avevo avuto la fortuna di poter leggere e vedere proprio in quel periodo. Che l'impronta dell'Amleto sia presente nella 'Ballata' è innegabile, è come un punto di partenza, una tragedia che fa da cornice ad un'altra tragedia. Inizialmente non avevo idea di quello che poi sarebbe stata questa storia, né di quel che mi sarei inventata. L'idea, alla nascita, era molto semplice. Quella di un'imprevedibile e scenica morte in teatro. Un avvelenamento confuso con una sofferenza pretesa. Poi, scoprii che non mi bastava raccontare la storia breve di una macabra morte. Che mi interessava il poter tessere una vera e propria trama, creare un mistero dietro a quella scena. E così, cominciai a lavorarci su.

È molto interessante secondo me vedere come nascono le storie, a volte l'ispirazione viene da qualcosa di piccolo, a volte da qualcosa di grande, ma è sempre qualcosa di unico e personale, soprattutto per l'autore.

Ok, fine della fase poetica dello Skvader!

Parlando ora più in generale, perché scrivi? Cosa vuoi raccontare?

Scrivo per dare sfogo a storie, personaggi e passioni, che non riesco a lasciare serrati nella mia mente, a sfiorire nell'oblio di una memoria vacillante. Sono realistica, non nutro enormi ambizioni in questo campo, ma sento comunque la scrittura anche come uno strumento per lasciare un qualcosa di mio, la mia traccia, la mia voce.

Ultima domanda: Immagino che ci sia una storia o una serie di storie (libri, film, opere in generale) che ti hanno colpito di più, che ti hanno formato come persona e come scrittrice. Quali sono queste opere e quanto ti avvicini o cerchi di avvicinarti ad esse con ciò che scrivi tu stessa?

Oh certamente! A livello stilistico credo che l'opera che mi abbia scosso di più sia Il ritratto di Dorian Gray. Non saprei descrivere cosa abbia significato per me leggere quel libro per la prima volta. In ogni passo trovavo una bellezza ineffabile, dovuta alla splendida penna di Wilde. Dire che vorrei scrivere come lui sarebbe un po' una blasfemia, per quanto trovo impeccabile il suo stile, ma ritengo che inevitabilmente, questa lettura mi abbia influenzato. In altri modi mi hanno toccato, se non addirittura travolto le opere Shakespeariane. Non so spiegare il perché di questo mio grande amore per queste, e per il teatro in generale. Come ho già detto, almeno in questo libro, nella Ballata, l'impronta dell'amleto si sente. Infine, penso che fonte inestinguibile di ispirazione per me sarà sempre la cultura classica. Facendo un indirizzo classico e volendo dedicarmi a questi studi, non posso negare quanto quel mondo mi abbia dato, quanto i suoi echi mi abbiano plasmato.

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E questo conclude la nostra intervista. Cari lettori, non dimenticate di lasciare la vostra opinione, e se volete rivolgervi a questo autore personalmente, magari facendo anche altre domande, questa è l'occasione giusta!

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