Intervista a miryel
Salve, Inchiostri! Per l'intervista di oggi abbiamo come ospite miryel !
Forse qualcuno la conosce già, ma conosciamola meglio con le nostre domande.
C- Ciao! Presentati!
M- Ciao, sono Miryel! Ho *cof cof* anni e sono pessima con le presentazioni!
C- Quando hai iniziato a scrivere?
M- Prestissimo, in verità! Ricordo che da piccina, appena ho imparato a scrivere, avevo un quadernino dove scrivevo delle piccole storie d'avventura, specie su degli animali parlanti. Insomma, la fantasia non mi è mai mancata. Poi, con lo scorrere degli anni, ho ahimè conosciuto il mondo dei fandom e, presa da grande ispirazione, ho iniziato a scrivere su Final Fantasy VII senza sapere minimamente che anche altre persone facessero lo stesso (mi sentivo diversa, dico la verità ahah) e, soprattutto, le coppie slash/yaoi. Ero totalmente all'oscuro di questi mondi, finché non ho avuto la mia prima connessione a internet (una 56k lentissima, capite perché non voglio dire quanti anni ho? XD) e mi si è aperto un mondo ** manga.it è stato il primo sito su cui ho pubblicato delle fanfiction.
C- In che modo la scrittura influisce sulla tua vita? È un semplice passatempo e rappresenta qualcosa di più?
M- La scrittura è la mia valvola di sfogo e, sebbene io sia conscia del fatto che lo sia per tutti e dunque questo non sia un motivo di grande scalpore, ci tengo sempre a ribadirlo. È uno dei pochi modi che ho, insieme al disegno e la musica, di esprimermi. Ho sempre avuto bisogno di estraniarmi e, divenire qualcun altro, attraverso le parole, mi ha sempre aiutato non solo ad affrontare il mondo ma anche ad entrare in altri universi sconosciuti che non esistono davvero. Vorrei poterlo trasformare in un lavoro, questo hobby che tanto amo, ma solo il tempo può darmi delle risposte ♥
C- Ci sono stati ostacoli che hai dovuto superare mentre scrivevi?
M- Sì. Sono una persona molto critica verso me stessa e l'ostacolo, se così si può dire, sono sempre stata io. Mi sento sempre molto limitata, sempre molto poco in grado, ma questo non mi ferma. Diciamo che "superare me stessa" è l'ostacolo più grande e sono la prima persona che si dà la zappa sui piedi da sola e si mette muri davanti che le impediscono di esprimersi come vorrebbe, per paura di farlo nel modo più sbagliato possibile e di trasmettere il messaggio sbagliato al lettore. In più sono una persona molto riservata, nella vita vera, dunque non è qualcosa che condivido con amici/parenti. È una cosa troppo mia e dunque tengo per me, spesso e volentieri, i dubbi e i problemi legati a questa passione.
C- Quale genere prediligi nelle tue storie?
M- Sono un'amante delle storie introspettive. Mi piace molto addentrarmi nell'anima dei personaggi e siccome scrivo per lo più fanfiction, mi piace toccare corde della psiche che intravedo in un personaggio e accentuarlo. Dunque sì, questo genere mi piace molto, anche se ultimamente mi sto avventurando nell'azione/avventura e spero di poter riuscire nel mio intento di risultare credibile.
C- Qual è la storia che hai scritto a cui tieni di più?
M- Penso che la storia a cui tengo di più sia "Protocollo Speranza", una storia particolarmente introspettiva, appunto, che ripercorre uno dei miei temi preferiti – lo so, è macabro da dire – ovvero il lutto. Qui viene visto da due punti di vista, di due personaggi che si perdono.
C- Quanto c'è di te in questa storia? Ti rivedi in qualche personaggio?
M- Ho messo tutta me stessa in quella storia, e ce molto di me. Mi rivedo in entrambi i personaggi citati: Tony Stark e Peter Parker, ma quest'ultimo è di certo quello in cui mi rivedo di più. Forse per la sua giovinezza, la sua caparbietà e la sua insicurezza. Lui è molto più simile a me, mi sono sempre molto ritrovata nelle sue scelte e nei suoi modi di fare, ma soprattutto nei suoi difetti. Forse per questo mi piace sempre scrivere dal suo punto di vista, piuttosto che da quello di Tony.
C- Attualmente stai scrivendo qualcosa?
M- Sì, mi sono addentrata nel fandom di Attack On Titan con una minilong AU. La coppia è quella di Jean e Marco :)
C- Parlaci un po' dei tuoi scritti: cosa devono aspettarsi i lettori dalle tue storie?
M- Le mie storie sono spesso accentuate da toni angst particolarmente sofferti. Vengo spesso accusata – con ironia e affetto – come una sadica. Mi piace molto di più affrontare tematiche delicate, perdite, sofferenza piuttosto che momenti fluff (anche se non li disdegno), dunque chiunque vuole approcciarsi alle mie storie si ritroverà davanti a mappe intere di dubbi, incertezze, sofferenza e dolore umano, perché è ciò che voglio che la gente veda nei personaggi di cui parlo: l'umanità. Spero di non deludere le aspettative di nessuno e, se proprio deciderete di entrare nel mio profilo, secondo me qualche fazzoletto conviene prepararlo nella tasca :)
C- Le tue storie sono principalmente fan fiction. Cosa vorresti dire a chi dice che queste non sono vere storie? Davvero è più semplice scriverle?
M- Vorrei dir loro che no, non è più semplice – anche se per certi versi lo è, ma è troppo generico stabilire cosa sia semplice e cosa non lo è. Scrivere fanfiction significa prendere un'opera che esiste, dissembrarla, studiarla, ricomporla e infilarci dentro del proprio, tentando in ogni modo di non snaturare nulla dell'opera che il lettore già conosce ma di cui vuole leggere approfondimenti diversi. Scrivere fanfiction significa prendere in mano qualcosa che di certo qualcuno ama e renderla credibile. È lo stesso per le originali, inventare personaggi di sana pianta non è semplice, ma si parte da una base diversa, dove il personaggio in questione fa e dice quello che l'autore vuole, perché è così che lo vede. Chi scrive fanfiction deve comunque seguire un registro conosciuto e deludere il lettore è semplice e fargli perdere interesse è un attimo. Dunque no, caro amico, non è facile scrivere fanfiction, non è facile rendere tutto credibile, non è facile lasciar comprendere il proprio modo di vedere un'opera a qualcuno senza fargli storcere il naso. È come prendere un quadro di Michelangelo e restaurarlo, mantenere i suoi tratti, essere lui ma allo stesso tempo essere se stessi. È o non è una grossa responsabilità?
C- C'è stato un commento che, in qualche modo, ti ha motivato di più? O un commento che, invece, ti ha buttato giù (e come lo hai affrontato)?
M- Ci sono stati molti commenti che mi hanno spronata a continuare quello che faccio, per lo più – e forse sono ripetitiva – sono quelli che mi hanno sempre fatto i complimenti sulle introspezioni, su come si sono ritrovati a riflettere su alcuni aspetti della vita attraverso le mie storie. I commenti che mi hanno buttato giù sono le critiche alle mie ship. Questo è qualcosa che, purtroppo, mi farà sempre male. Per il resto accetto sempre con entusiasmo le critiche e ne faccio tesoro. Grazie alle critiche ho quasi imparato a usare le virgole ahah
C- Se non l'hai già fatto, hai mai pensato di scrivere una long originale? Cosa ti frenerebbe nel caso?
M- Sì, ci ho pensato e... la sto scrivendo. Non mi frena nulla, solo la paura di dover strutturare tutto – personaggi, mondo, situazioni, trame, backstories... – e non farlo in modo adeguato, ma mettersi in gioco è il primo passo verso la realizzazione di un obbiettivo e, per quanto possa sembrare scontato, è così che funziona. Fare o non fare, non c'è provare (cit.)
C- Che consigli daresti a chi si sta affacciando al mondo della scrittura?
M- Leggete. Bisogna leggere; tutto e niente. Bisogna approcciarsi ad ogni opera, di ogni epoca, di ogni autore. Ad ogni genere. Non siate solo scrittori, siate prima di tutto lettori, perché come ogni cosa serve conoscere la propria ispirazione, serve conoscere il "nemico" e leggere, anche se può non sembrarvi utile, gioverà al vostro arricchimento non solo lessicale, ma anche mentale. Leggere accende la fantasia e questa è la chiave della scrittura. Alimentatela sempre. E scrivete tanto, qualsiasi cosa, anche diari. L'allenamento è fondamentale per farsi le ossa, i risultati sono garantiti!
C- Salutaci con una citazione che ti rappresenta
M- Grazie mille per questa bellissima opportunità e... ci sono tante citazioni che potrei usare ma una tra tante ce n'è una che mi ha sempre accompagnato proprio nell'ambito della scrittura: "È importante sapere che ogni cosa è stata scritta, ma non nel modo in cui lo scriveresti tu" A presto ♥
Per noi è stata una gioia e un piacere avere come ospite miryel , che è ormai una vecchia conoscenza del Club!
Noi vi invitiamo di leggere la sua "Almeno tu nell'universo" e le tantissime altre storie che trovate nel suo account; le auguriamo tanto successo e che possiamo presto leggere nuovissime sue storie.
A voi, lettori, vi mandiamo un abbraccione virtuale.
Ciao!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top