Salve, Inchiostri, e benvenuti a una nuova intervista del Club! L'ospite di oggi è bertelli13 .
Ma andiamo subito con le domande!
C- Ciao! Presentati.
PB- Ciao) sono Bertelli Paolo, laureato in chimica. Il mio primo hobby è il lavoro. Amo il lavoro che faccio, scoprire e sperimentare cose nuove al di la di orari e limiti di tempo. Mi piace fare sport, palestra, nuoto, corsa. Stare nella natura, viverla e rispettarla. Tengo i social media della ditta in cui lavoro, mi piace guardare i film, ma per mancanza di tempo, solo mentre faccio altre cose ormai. Quindi più che guardarli li ascolto. Mi piace cucinare e ovviamente leggere.
C- Wow, quanti hobbies! Quando hai iniziato a scrivere?
PB- Un anno e mezzo fa, anche se la trama era tanto che mi "frullava" per la testa. Poi quando la penna ha incontrato la carta, non si è più fermata.
C- In che modo la scrittura influisce sulla tua vita? È un semplice passatempo e rappresenta qualcosa di più?
PB- E' una passione che spero un giorno diventi qualcosa di più. Potrebbe essere l'unica motivazione che mi farebbe lasciare il mio attuale lavoro. La scrittura è un donatore di adrenalina. Quando vieni folgorato da un'idea, un'illuminazione e devi appuntartela in qualsiasi modo da qualche parte per non lasciartela sfuggire, è una cosa bellissima che ti fa sentire vivo.
C- Ci sono stati ostacoli che hai dovuto superare mentre scrivevi?
PB- Il tempo soprattutto. L'ho fatto durante le pause pranzo di lavoro, la sera a casa o nei fine settimana magari al mare. In ogni momento in cui avevo un po' di tempo libero. A volte succedeva che perdessi il filo della trama e dovessi tornare indietro nella lettura per non incorrere in ripetizioni, perché passava qualche giorno in cui non avevo avuto occasione per continuare a scrivere. La ricerca, per non incorrere in inesattezze o strafalcioni durante il racconto, anche se più che un ostacolo è stata un occasione per ampliare la cultura su tante cose. La correzione. Rileggere più volte la storia per cercare di eliminare quanti più errori grammaticali possibile o ripetizioni di parole nella stessa frase. La lingua italiana è piena di sinonimi con sfumature di significati che possono fare la differenza su quello che vuoi esprimere.
C- Quale genere prediligi nelle tue storie?
PB- Amo i thriller, i gialli e i fantasy. Ma penso che in ogni caso, qualsiasi racconto deve donare emozioni e in qualche modo far riflettere il lettore. Deve provare a entrare nei suoi pensieri e nelle sue emozioni in maniera che la sera, quando si corica, possa ripensare a ciò che ha letto come a qualcosa che lo ha arricchito. Quando succede questa cosa, non esiste un genere con cui etichettare un libro).
C- Parlaci un po' della tua "Nemesi"... Di cosa parla?PB- Non è il classico fantasy con orchi, magie, eserciti che si scontrano in guerre epiche e in multiversi sconosciuti. E' incentrato nella realtà di una guerra, la Grande Guerra, che purtroppo è stata reale e dove mi piacerebbe lasciare al lettore qualcosa su cui riflettere. Parla di mistero, fedeltà e amore, in un crescendo di colpi di scena dove la stessa storia della civiltà umana sarà messa in discussione e dove il protagonista dovrà scegliere tra la sua vita e quella delle persone che ama.
C- Quanto c'è di te in questa storia? Ti rivedi in qualche personaggio?PB- Di me c'è sicuramente una buona dose di fondamenti scientifici e chimici che vengono descritti durante il racconto e fanno parte della trama. C'è il sarcasmo della protagonista femminile e l'ingenuità e determinazione di quello maschile. C'è la ricerca ostinata di qualcosa di buono, anche quando tutto può sembrare negativo e senza speranza.
C- Attualmente stai scrivendo qualcosa?PB- Sto scrivendo il seguito di NEMESI, che idealmente è una trilogia. Ho anche diverse idee per dei thriller, che sono una delle letture che più mi appasionano.
C- C'è stato un commento che, in qualche modo, ti ha motivato di più? O un commento che, invece, ti ha buttato giù (e come lo hai affrontato)?PB- Quando ho ricevuto dei complimenti mi ha fatto sempre piacere. Ma più utili mi sono state quelle critiche costruttive che mi hanno permesso di crescere dove realmente ero carente e che quindi hanno migliorato il mio modo di scrivere e, per assurdo forse, dato ancor di più motivazioni.
C- Hai mai pubblicato un libro al di fuori di Wattpad?
PB- Per adesso no, anche se sono sotto contratto con un'agenzia che spero mi ci porterà).
C- Se non lo hai già fatto, vorresti pubblicare per qualche CE? E se sì, quale?
PB- Si certamente vorrei pubblicare anche se sono abbastanza estraneo al mondo delle CE e, come detto prima, mi sono affidato a questa agenzia.
C- Parlaci un po' dei tuoi scritti: cosa devono aspettarsi i lettori dalle tue storie?PB- Molti colpi di scena e azione. Spero di trasmettere un po' di conoscenze, perché c'è tanta storia reale in questo racconto. Ma spero soprattutto di far riflettere sui nostri errori, sul poco rispetto che abbiamo verso ciò che ci circonda.
C- Che consigli daresti a chi si sta affacciando al mondo della scrittura? PB- Di metterci cuore e passione. Senza questo, non si va da nessuna parte, nella vita, nel lavoro e quindi nemmeno nella scrittura.
C- Salutaci con una citazione che ti rappresentaPB- " Siamo fatti di sole, di amore, di sangue e dolore. Questa fame di vita che non muore mai..."
Che dire? Questo chimico scrittore sembrerebbe aver messo su proprio una bella storia interessante. Potrete trovare "Nemesi" ovviamente sul profilo di Paolo bertelli13 ma vi consigliamo anche di seguire anche il suo account.
Ringraziamo tantissimo Paolo: siamo state molto felici di averti in questo nostro spazio.
Noi vi salutiamo tutti con un bel bacetto affettuoso.
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