Il caffè letterario vorrebbe parlarvi di chi ha vinto i Watty per conoscerli come persone, per entrare nel loro mondo e avvicinarsi alle loro opere, quindi:

Tra una cioccolata calda con marshmallow e una torta alle carote cucinata dal nostro autore, vi presentiamo:

Opihan VINCITORE CON L'OPERA "Pomo d'oro fuorilegge"

🎇VINCITORE WATTYS 2021🎇 Un uomo, un nano, una strega, un pomo d'oro e come la situazione possa diventare ancora più strana.Una coppia di ladri, Fedele l'acrobata e Filomeno il nano, assieme alla loro amica strega, Mavelina, rubano un pomo d'oro da un tempio ma prima di potersi dire ricchi scoprono che si tratta di un pomo d'oro magico, magico in un modo che potrebbe farli diventare ancora più ricchi oppure ancora più dannati. Il pomo d'oro in realtà è un principe, un principe a cui è stato rubato l'amore e il regno. Fedele, Filomeno e Mavelina dovranno decidere se vendere il principe a peso oppure se aiutarlo a riconquistare tutto.

https://www.wattpad.com/story/196676336-pomo-d%27oro-fuorilegge-vincitore-wattys-2021

INIZIAMO A CONOSCERE L'AUTORE

- Quali sono le caratteristiche o le qualità che ti hanno portato a vincere i Watty per due anni consecutivi? In breve: Chi è realmente l'autore di "Pomo d'oro fuorilegge"?

Non lo so. Non so di preciso cosa mi abbia portato a queste vittorie. Spesso ho la sensazione che si tratti solo di un caso fortuito. Due casi fortuiti. Altrimenti ho queste ipotesi: una, più deprimente, è che il genere fantasy (senza grossi risvolti romantici) su Wattpad abbia ancora pochi autori, quindi chi di questi decida di produrre una storia di qualità un pochino più elevata trovi pochi concorrenti. L'altra ipotesi, più allegra, è che la dedizione e l'allenamento diano i loro frutti: nelle mie giornate scrivo più parole di quante ne dica, studio scrittura creativa e la pratico senza tregua, ma soprattutto ho scritto a quattro mani l'equivalente in parole di uno o due Guerra e Pace. Tutta questa esperienza sarà pur servita a qualcosa. Chi ha scritto "Pomo d'oro fuorilegge" di fatto sono io che ti rispondo: maschio, ventottenne, pasticciere dalle 5am alle 12am, scrittore tutto il resto del tempo. Ma dietro a Opihan c'è anche mia moglie che è una figura cruciale nella mia vita come nella scrittura, con lei ho tutto quello che un autore dovrebbe volere: un'accanita lettrice senza peli sulla lingua. Peraltro molto di quello che scrivo ha origine nella sua fantasia, come ad esempio Mavelina, a mio parere il miglior personaggio di "Pomo d'oro fuorilegge".

- Hai detto che il personaggio di Mavelina è frutto della fantasia di tua moglie, questo aneddoto mi ricorda molto Tolkien che parlava del suo mondo immaginario alla moglie e, assieme, ne sviluppavano la lingua e gli usi... Personalmente non ne sarei capace, sono troppo logica, cosa scatta nella mente di uno scrittore di fantasy, dove trovi le ispirazioni, ma cosa più importante, come fai a comprendere che un'idea che ti viene "regalata" è ottima e ti aiuterà, mentre un'altra no?

Direi piuttosto: cosa non scatta. Nella mente di un autore fantasy, ma credo accada nella mente di qualsiasi persona creativa, le idee sono spesso troppe. È un bisogno di creatività che va soddisfatto in qualche modo, un bisogno di "volare con la fantasia" che, nel mio caso, veniva sopito con altre attività ma mai soddisfatto pienamente quanto con la scrittura. Da piccolo, senza un giocattolo nuovo in mano, mi annoiavo da morire. Dovetti inventare qualcosa per tenere occupato il mio bisogno di svago e iniziai a fantasticare. Il "giochiamo con la fantasia" che si diceva da bambini non mi ha mai lasciato, è cresciuto con me. Come capire se un'idea è buona? Consiglierei di parlarne con qualcuno, più di uno se possibile. Per esempio, a proposito di fantasia, io ho trovato la mia compagna di giochi con cui discuto ogni idea. Il vero problema è che ogni idea di primo acchito sembra strepitosa. Il vero scoglio è ammettere che molte idee sono brutte, che molte vanno cambiate. Da autore serve accettare i consigli, accettare di mandare a giudizio le proprie invenzioni, smettere di esserne gelosi, liberarle dalle campane di vetro e permettere che vengano scalfite per essere migliorate.

- Ho adorato questa tua affermazione: "Da autore serve accettare i consigli, accettare di mandare a giudizio le proprie invenzioni, smettere di esserne gelosi, liberarle dalla campane di vetro e permettere che vengano scalfite per essere migliorate." Quando hai compreso che "Pomo d'oro fuorilegge" scalpitava per essere liberato? Ma più di tutto, te la senti di dare qualche consiglio a chi non riesce ad accettare le critiche... Tu come sei riuscito a imparare dai tuoi errori letterari?

Prima di arrivare a Wattpad ho scritto tre romanzi e, uno dopo l'altro, li ho rinchiusi sotto una campana senza farne nulla. Nemmeno oggi oso toccarli. Con Wattpad volevo che le cose cambiassero, fare una promessa ai lettori: che il romanzo venisse offerto apertamente e completo. Così iniziai a scrivere "I nani di Ror" e contemporaneamente, proprio per quel bisogno di creatività, anche "Pomo d'oro fuorilegge". Ero pronto io, più che il romanzo. "Pomo d'oro fuorilegge" probabilmente non era davvero pronto a uscire dal guscio. Non è perfetto come vorrei e non ha mai provato a esserlo, altrimenti sarebbe rimasto nascosto. Con chi non riesce ad accettare le critiche sono del tutto solidale e provo a dare due consigli, il primo: se siete troppo orgogliosi ignorate pure chi vi critica ma non le critiche; il secondo: se vi criticate per primi le critiche degli altri daranno meno fastidio. Infatti io ho imparato così: quando qualcuno giudicava male la mia scrittura lo odiavo in silenzio convinto che si sbagliasse, poi, passato il nervoso (tipo due settimane dopo xD), ci tornavo sopra e scoprivo che di più o di meno aveva ragione. Si trova sempre qualcosa da migliorare.

- Cosa ami di "Pomo d'oro fuorilegge", cosa invece ancora non ti convince?...Alle persone che presto, come me, lo leggeranno che consiglio dai?

Di "Pomo d'oro fuorilegge" amo la leggerezza con cui i personaggi affrontano l'avventura e allo stesso tempo mi piacciono quei ritagli di storia un po' più impegnati, sparsi qua e là. Quel che non mi convince (a parte che avrebbe bisogno dell'ennesima revisione) è il contrasto tra la storia personale del principe, seria, e lo spirito generale del racconto, ironico. Ai lettori consiglio di armarsi della stessa leggerezza dei personaggi, di cogliere dalla storia il meglio, chiudere un occhio sulle imperfezioni e divertirsi.

La nostra intervista termina qui, ne sono dispiaciuta? Sicuramente! Per due motivi: adoro le persone autoironiche Opihan con una punta di sana e intelligente"cattiveria". Sono stata affascinata del modo in cui parla di sua moglie! Ammetto di non aver letto "Pomo d'oro fuorilegge", ma lo farò sicuramente perché l'autore lo merita, è stato davvero gentile e simpatico, conoscerlo è stato un privilegio.

Consiglio a tutti di andare nella sua pagina, di leggere i suoi libri, e di fare due chiacchiere con lui!

RICORDO ANCHE CHE Opihan HA VINTO L' EDIZIONE DEI WATTYS 2020 CON L'OPERA:

"I nani di Ror "

Rododendro è un contadino cresciuto con le storie che il nonno gli raccontava. Storie sui nani, un popolo di individui bassi, barbuti e strabilianti.Raggiunta l'adolescenza capisce di non poter credere alle sole storielle del nonno, decide allora di partire e scoprire da solo la verità sul leggendario popolo dei nani.Inizia così un viaggio nel quale i nani sembrano sempre più lontani e le loro leggende sempre più incredibili. Impossibile immaginare cosa accadrà quando riuscirà a trovarli.Questo viaggio esplora le profondità oscure del mondo fantasy come le profondità oscure del nostro animo.Invito a commentare e far sentire il vostro pensiero. Grazie, 

https://www.wattpad.com/story/193361487-i-nani-di-ror-vincitore-wattys-2020

Mentre mi accennava di sua moglie e di quanto lo aiuta e lo ispira, mi risuonava in mente questa canzone... Spero vi piaccia, è per voi!

Canzone dedicata: Canzone, di Lucio Dalla (Ho un materasso di parole; Scritte apposta per te; E ti direi spegni la luce; Che il cielo c'è; Non si vive; (Stare senza di lei); Mi uccide).