6: #TuttoHaUnaSpiegazione




Le parole di Ryan rimbombavano nella testa di Richard senza sosta. Il ragazzo non riusciva a credere che, il sexy quarterback del liceo, quello che non 'era gay come lo era lui', lo aveva invitato a cena, una cena in cui Ryan gli doveva delle spiegazioni "Ma spiegazioni su cosa?" Richard stava quasi impazzendo, e questo pensiero ossessivo stava per mandarlo su di giri. Non gli dispiaceva vedere di nuovo Ryan, di cedere al suo sguardo ammaliante e a quella voce così roca e sensuale, ma in realtà Richard aveva paura di quello che il ragazzo poteva rivelargli "Sarà qualcosa di grave? Mi deve confessare qualche segreto aberrante?" si ripeteva mentre cercava di fare ordine nella sua mente "Mah, sicuramente non sarà nulla di preoccupante. Non vivo in una serie Tv" disse.

Erano appena le due del pomeriggio, il caldo soffocante di Cardiff non mollava la presa, Richard era steso sul letto, il cellulare in carica sul comodino, la fronte gocciolante di sudore ed il libro sulla trans-culturalità fra le mani. Non era il momento di pensare allo studio, a quel dannatissimo college, ma Richard non voleva dare nell'occhio, non aveva intenzione di rompere la quiete familiare che a fatica aveva ricostruito nelle ultime settimane. Lo spettro di quel giornaletto per soli uomini aleggiava ancora sopra la sua testa, per questo dopo pranzo, scartò il libro che il padre aveva comprato qualche giorno fa, e fece finta di interessarsi all'argomento.

Aveva lasciato appositamente la porta aperta della sua stanza, sapeva che mamma Salinger sarebbe passata a controllare cosa stesse facendo tanto è vero che, con la coda dell'occhio, Richard vide chiaramente l'espressione compiaciuta della donna. Non aveva intenzione di deludere i suoi genitori, ma in quel momento Richard voleva ragionare su alcune cose; come ad esempio se era fattibile il fatto di poter lasciare Cardiff e vivere la vita che ha sempre desiderato, se era cosa giusta frequentare Ryan ed evitare di rimanere scottato. Nell'arco delle ultime 24 ore si era ritrovato ad un bivio, a dover decidere che strada intraprendere, che destino abbracciare e, a quanto pare, il libro che aveva fra le mani non era certo il testo che avrebbe permesso al giovane Richard di compiere la scelta giusta.

Emma lo aveva avvertito anche questa mattina, mentre continuava a navigare su i siti di affitta-camere per il loro utopistico week-end a Londra. "Devi ragionare bene, non devi navigare con la fantasia. Il mondo che vuoi conoscere non è come lo dipingono le riviste di moda" Da una parte aveva ragione, Richard sapeva che l'universo della moda era una realtà competitiva dove i soldi e la  bellezza contavano più del talento, ma il ragazzo non voleva accantonare l'idea, non voleva lasciare che il suo sogno ammuffisse, ma allo stesso tempo era tentato nel mandare tutto al diavolo se Ryan gli avesse permesso di costruire qualcosa di serio, qualcosa che andasse al di là dei baci fugaci e dei lavori di bocca sotto le gradinate dello stadio. Richard voleva capire cos'era l'amore, cosa volesse dire guardare una persona al di là dell'aspetto fisico, cosa volesse significare provare un orgasmo, cosa volesse significare perdere la verginità. Si, voleva capire in pratica i misteri della vita degli adulti, ma a 18 anni si sentiva pronto, voleva varcare questo mondo e non voltarsi più indietro.

Ancora non aveva scritto a Ryan, ancora non si erano messi d'accordo sull'orario, ma conoscendo il tipo, se non fossero calate le tenebre, il ragazzo non sarebbe uscito di casa. Svogliatamente prese il cellulare sul comodino, aprì Instagram e notò, al lato dello schermo, una notifica che lampeggiava. Era Jakson_Ford che, imperterrito, continuava a flirtare spudoratamente nei riguardi di Richard.

"Il grigio è il mio colore preferito" rispose con un'emoticon sorridente "Preferisci i boxer in cotone o in micro-fibra?" Sorrise di nuovo "In realtà non mi capita mai di scrivere messaggi privati, soprattutto qui su Instagram ... però, ecco... quel tuo sorriso, quei tuoi occhi profondi mi hanno fatto battere il cuore. Era da un po' che non accedeva" continuava il messaggio "Mi sono immedesimo perché anche io voglio qualcosa in più dalla vita, qualcosa che valga la pena di alzarsi la mattina dal letto"

Richard rimase senza fiato, dovette rileggere più volte il messaggio per metabolizzare la cosa. Un modello di Londra si sentiva solo, infelice, una persona che aveva tutto dalla vita era in cerca di quel qualcosa in più. "Forse Emma ha ragione, i soldi e la fama non fanno la felicità"

Era tentato a non rispondere, a glissare, a sperdersi nel mondo del web, ma invece questa scambio di messaggi così piccanti e profondi, non disturbavano certo la quiete apparente in cui viveva Richard. Voleva sapere di più. "Se vuoi ti mando una foto. Mi piace scattare selfie mentre sono in intimo, però devi ricambiare anche tu. E niente filtri" sorrise "Certo che devi essere una persona molto emotiva ed intelligente per capire che io vorrei vivere una vita diversa. Sono lusingato. Beh, in realtà sono ancora in cerca di me stesso, sono in cerca di risposte e, prima di andare al college, il prossimo settembre, ho bisogno di capire. Se è fattibile entrare nel tuo mondo oppure no" ed inviò "Però, cazzo quanto sei bello! Ti ho googlato, veramente hai un fisico così curato e quel sorriso smagliante?" inviò anche questo messaggio. La cosa si stava facendo seria. Richard stava parlando di sé, delle sue paure, delle sue incertezze ad una persona che neanche conosceva, e questa cosa lo eccitava da morire. Nei suoi boxer infatti qualcosa si stava svegliando, il solo pensiero di chattare con un sexy modello lo mandava su di giri "Voglio però conservarmi per Ryan" disse mentre si passò una mano su i boxer neri freschi di asciugatrice. "Perché succederà qualcosa stasera?" E la presa si fece più irruenta. Desideroso di far andar via tutta questa tensione, ma soprattutto di potersi svuotare dopo i baci scambiati con Ryan, Richard cedette alla sua latente erezione. Si alzò di scatto dal letto, appannò la porta della sua stanza da letto, fece cadere sul pavimento i boxer e cominciò a massaggiare il suo membro. Sul letto c'era il suo cellulare, Instagram mostrava una foto di Jackson e, in quel momento, Richard la guardò con un far voglioso. Era eccitato come non mai, tanto è vero, che bastarono pochi minuti per raggiungere l'orgasmo, ed il suo seme cadde fra le mani del giovane, caldo, virulento, quasi snervante.

Richard corse in bagno prima di lasciare qualche traccia compromettente del suo autoerotismo. Si sentiva già meglio, forse era quello che avrebbe dovuto fare fin dall'inizio della giornata. In quell'istante squillò il cellulare. Quasi cadde nella foga di raggiungerlo, si infilò di scatto i boxer e rispose frettolosamente.

"Ciao" disse una voce roca dall'altro lato del telefono. Era Ryan

"Ehm.. Ciao Ryan" disse Richard balbettando "Tutto ok?"

"Si, a te?" quell'estrema sicurezza rappresentava per Richard ogni volta un colpo allo stomaco "Ti ho chiamato perché volevo sapere una cosa" disse

"Certo, dimmi" Richard era curioso

"Ti piace il salmone?"

"Si, ma perché questa domanda?"

"Ti ho detto o no di venire a pancia vuota questa sera?" ed abbozzò un sorriso "E quindi, dove ci vediamo?"

Sarà stata la foga del momento, il caldo oppure lo strano comportamento di Ryan, eppure Richard non riuscì ad aprire bocca.

"Allora?" domandò Ryan insistentemente

"Si, dunque possiamo vederci alla foce del fiume Lilyberth, sotto al ponticello"

"Ma quello non è il tuo luogo?" disse

"E tu come fai a saperlo?" disse Richard sbalordito

"Io so molte cose di te che tu non sai. Allora, ci vediamo lì alle 9" e riagganciò

Richard si accasciò sul letto "Questo è strano forte" poi posò il cellulare sul comodino senza guardare se Jackson_Ford avesse risposto o meno.

****

"Credo che la camicia bianca a maniche corte sul pantaloncino celeste spicca di più" disse Emma mentre sgranocchiava una caramella comodamente seduta a gambe incrociate sul letto di Richard "è pur sempre un primo appuntamento"

"Shh, non urlare o mia madre ci sentirà" Richard era praticamente impanicato

"Stai tranquillo che non succederà nulla. Lui ti vuole solo parlare" disse Emma

"Si, con il cavolo. Avresti dovuto sentire la voce che aveva al telefono oggi. Per poco non mi provocava un orgasmo" confessò Richard mentre si aggiustava i capelli allo specchio.

"Lo so che ti piace" disse Emma sorridente

"Si, non mi è indifferente, però... ecco.. sai questa deve essere la mia estate, non mi voglio precludere nulla"

"Ma se nell'ipotesi inizi una relazione con Ryan, questo non toglie il fatto che tu puoi perseguire l'altro tuo sogno. L'amore è compressimi, è vero, ma l'amore non fa smettere di sognare"

"Vabbè, da che libro hai copiato questa citazione?" ed entrambi scoppiarono a ridere.

****

Grazie all'aiuto di Emma, quella sera Richard non ha rischiato di arrivare tardi all' appuntamento. Era un ritardatario cronico, questo lo sapevano tutti, ma quella sera non poteva arrivare in ritardo, doveva essere tutto perfetto per capire il senso stesso di questo incontro. Non poteva essere qualcosa di negativo o altrimenti Ryan non avrebbe organizzato una seratina romantica al chiaro di luna. Il caldo era onnipresente e Richard lo sentiva come un peso sulle sue spalle mentre si dirigeva alla foce del fiume in quel luogo in cui, lui ed Emma, hanno costruito i ricordi più bella della loro vita.

Non si accorse proprio di aver il cellulare con sé, era così ansioso che non ricordò neppure di aver scritto un messaggio a Jackson e, soprattutto, Richard aveva anche quasi dimenticato l'autoerotismo praticato qualche ora fa. Il suo pensiero era rivolto solo a Ryan, a quel ragazzo così sexy quanto criptico e misterioso. Quella doveva essere la notte giusta per capire dove questa frequentazione – che ha bruciato molte tappe – poteva spingersi. Ryan nonostante tutto voleva solo sesso da parte di Richard oppure questo "Ti devo una spiegazione" voleva significare qualcosa?

Tutto si mise a tacere quando Richard vide già la sua bici in lontananza, era arrivato prima di lui all'appuntamento. L'ansia saliva, il cuore cominciava a battere forte, eppure la sensazione che provava era bellissima. Si avvicinò al ponticello, si tolse le scarpe e vide che Ryan aveva posato vicino all'erba sottile, una tovaglietta bianca a fiori, c'erano due calici di vino, una bottiglia e due piatti coperti con la carta argentata. Lui era di spalle, con una maglietta azzurro cielo a maniche corte, i capelli perfetti che si illuminano con la luce della luna, aveva i piedi in acqua e lo sguardo fisso nel vuoto. Si girò di scatto appena sentì un fruscio alle sue spalle.

"Buona sera" disse con quella voce roca ma sexy. Guardò fisso Richard negli occhi e capì che il ragazzo era super-emozionato. "Siediti accanto a me" e Richard ubbidì.

Ryan mise una mano intorno alla spalla di Richard e, sotto voce, disse "Sono gay quanto lo sei tu, non è un'offesa. Sono semplicemente uno stronzo insicuro"

Richard non rispose all'affermazione di Ryan "Mi dovevi una spiegazione? Sono tutto orecchi"

Continua ...

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top