14:#FamilyDrama

Il sole flebile del mattino filtrava timidamente attraverso le tende bianche del nido d'amore di Richard e Ryan. Fu una notte densa di passione, di baci, abbracci e caldi sospiri, fu una notte speciale che difficilmente i due giovani amanti potranno dimenticare. Richard si concesse a Ryan e Ryan si concesse a Richard, si saziarono l'uno del corpo dell'altro, scoprirono i rispettivi punti erogeni, esplorarono ogni angolo del loro corpo, trasformando una notte estiva in un vero inferno. Richard non immaginava che Ryan fosse così esperto, così vigoroso ma allo stesso tempo così dolce ed altruista. Aveva paura che la sua prima volta potesse essere un vero disastro invece tutto filò liscio, tutto andò per il verso giusto e, ogni volta che incrociava il sorriso soddisfatto di Ryan, intuiva che anche il giovane era del tutto soddisfatto. 

Aveva perso i conti di tutte le volte in cui è arrivato all'orgasmo, non ricordava quante volte aveva bagnato le lenzuola o le mani di Ryan, ma ricordava tutte le volte in cui il giovane quarterback entrò dentro di lui, tutte le volte in cui la lingua di Ryan si posava sul suo petto, tutte le volte in cui sentiva le mani dell'amante scendere fino al suo interno coscia. Richard aveva provato un piacere immenso, un piacere che superava tutte le più rosse aspettative e non credeva che Ryan potesse essere così esperto, così bravo, così focoso sotto le lenzuola. Era un suo coetaneo ma pareva essere un amante adulto e navigato che sapeva come far godere un uomo. Fu una notte splendida e, solo alle prime luci dell'alba, quando un raggio di sole sfiorò il viso di Richard, entrambi si resero conto che il sogno era finito ed ora dovevano tornare alla realtà. Quella notte c'erano solo loro due, nessuna insicurezza, nessun fantasma del passato, in quel letto non c'era Jackson, infatti Richard aveva del tutto rimosso il fatto che fino a qualche giorno fa, aveva fatto sexting con il modello di Londra. Per lui fu un bene ma sapeva che, presto o tardi, il ricordo del giovane ragazzo con cui stava flirtando, si sarebbe palesato più irruento che mai.

In quel momento il pensiero di Jackson rimase relegato nell'angolo più remoto della mente di Richard. Il giovane si svegliò e vide che Ryan era ancora immerso nel mondo dei sogni, si era accoccolato vicino alla sua spalla, tanto da sentire il suo respiro profondo, e le sue gambe si erano attorcigliate a quelle di Richard come se il quarterback avesse paura che il ragazzo potesse andare via. Richard lo guardò per un instante, era così dolce e così bello, stentava ancora a credere di aver fatto sesso con una persona così sexy. Si slegò dalla sua stretta e si alzò dal letto, sentiva lo stomaco gorgogliare, ed era del tutto comprensibile dopo le energie spese quella notte. Notò che sul tavolino all'ingresso, c'erano alcune merendine, fette biscottate, marmellata e un vasetto di nutella e anche una macchinetta da caffè espresso. Si fece strada fra i vestiti che erano sul pavimento e, silenziosamente, spacchettò una brioche alla marmellata.

"Sei un ladro di merendine" disse Ryan all'improvviso alle spalle di Richard

"Scusa, ma sto morendo di fame" sorrise il ragazzo ancora con il boccone in bocca. Ryan si stiracchiò e poi fece segno a Richard di tornare sul letto, fra le sue braccia. Il ragazzo ubbidì senza farsi ripetere il gesto due volte. Si accoccolò di nuovo vicino al corpo caldo di Ryan tanto da sentire il suo cuore battere all'impazzata

"Buongiorno" disse stampando un bacio sulla bocca di Richard "La tua lingua sa di marmellata" sorrise dolcemente

"E' accaduto per davvero tutto questo"? domandò Richard timidamente mentre fece scorrere la sua mano sulla schiena di Ryan

"Mi poni questa domanda per sapere se sei stato bravo a letto?" ammiccò Ryan

"Beh, no, però ... tu hai già avuto molte esperienze ..."

"Sei stato un amante perfetto. Anzio io avevo il timore di poterti fare del male invece ho notato che hai apprezzato" e sfiorò il fondoschiena di Richard "E poi non mi importa del sesso, non mi importa se sei stato bravo o meno. Sono qui grazie a te, mi hai fatto capire molte cose"

"Quali cose?" domandò Richard guardando il ragazzo negli occhi

"Che sono gay come te ... che insomma non sei come il ex che si nasconde, non mi vuoi prendere in giro. Lo sento e questo già mi basta"

"Sono sincero, secondo te?"

"Si, perché non dovresti esserlo? Hai un segreto da nascondere? Un cadavere nell'armadio?" sorrise

"No, ci sei solo tu ora" ammise Richard, perché in realtà era così. In quel letto, in quella stanza, non c'era nessun altro, né amanti, né modelli super sexy, solo loro due, uniti in un abbraccio erotico

"Peccato che a breve dobbiamo lasciare la stanza" disse Ryan tristemente

"Abbiamo tempo per ..." e Richard si ranicchiò sotto le lenzuola scendendo con cautela fra le gambe di Ryan

"Sei proprio un cattivo ragazzo" sorrise

"Vuoi che mi fermi?" disse mentre stava per assaporare il membro del quarterback

"No, ti prego. Continua" e Richard ubbidì senza esitare. Inumidì le labbra e, con un far deciso, bagnò il membro di Ryan. Prima lentamente poi sempre con più forza e scendendo fino in fino. Sentì la sua irruenza arrivare fino in gola e, dai respiri emessi dal giovane, sentiva chiaramente che stava provando piacere. Su e giù, con la lingua e con le labbra, il ragazzo non voleva staccarsi dal membro di Ryan, era così vibrante, così vigoroso, anche saporito, tanto da cercare di far durare quanto più tempo possibile il suo lavoro di bocca. Lo bagnava sempre più, e con più energia frizionava la parte, sentendo gemiti di piacere dal petto di Ryan. Qualche minuto dopo sentì un liquido caldo entrare nella sua bocca, il giovane era arrivato all'orgasmo con una forza mai vista prima d'ora. Richard assaporò tutto, fino all'ultima goccia e, con uno sguardo, notò l'espressione esterrefatta di Ryan. Con ancora i fumi della passione che annebbiavano la sua vista, il quarterback trascinò Richard a sé, e mentre lo guardava fisso negli occhi, cominciò a massaggiare il suo membro che vibrava come una corda di violino. Bastarono pochi colpi per far sciogliere anche Richard in un urlo di piacere. Pochi attimi dopo entrambi caddero a peso morto sul letto, stremati ma terribilmente felici.

                                                                                ***

"E ora quando ci vediamo?" domandò Richard. Erano già andati viva dal B&B ed entrambi si stavano lasciando alle spalle il loro nido d'amore.

"Quando vuoi, piccolo" affermò Ryan posando la mano di Richard vicina la sua "Se i tuoi non tornano posso stare da te questa notte o tu da me. Non ci sono problemi"

"I miei tornano nel pomeriggio, ma cosa ne dici se stasera non andiamo da Shooter per un hamburger?" sorrise dolcemente

"Come posso dire di no quando mi guardi in quel modo?" disse Ryan con gli occhi che brillavano di luce propria.

"Ora mi risulta impossibile partire per Londra sapendoti qui, tutto solo"

"Ma io sono sempre con te, Richard. Ci sarò in ogni tuo respiro, in ogni sguardo che incrocerai, ci sarò ogni volta che il cuore batterà. Per te è lo stesso?"

"Mi fai commuovere" disse "Ma certo che è così. Solo che ..." e il cuore di Richard si chiuse in una morsa. "Ora come ora non voglio partire più"

"Sono appena tre giorni, goditi la tua breve vacanza. Io ti aspetterò, non andrò da nessuna parte. Anche perché ... beh, io voglio stare con te e nessun altro" ammise.

Richard voleva dire la stessa cosa, voleva aprire il suo cuore a quel ragazzo così sicuro di sé, così bello, così dolce e gentile, ma lo spettro di Jackson fece capolino di nuovo nella sua vita. Non riusciva a scacciarlo via, nonostante tutto "Ne possiamo parlare al mio ritorno perché io ..."

"Non mi devi dare una risposta ora, in questo momento, ma era solo per dirti che tutto questo non è uno scherzo. Non voglio prendermi gioco di te, se c'è la possibilità di poter costruire una relazione insieme a te ..." tornò per un attimo a guardare la strada "Lo so che la tua situazione in famiglia non è delle migliori, lo so che vuoi evadere da questa città, lo so che aspiri ad altro, ma io posso regalarti tutto quello che desideri. Ti posso rendere felice" disse Ryan

"Mi puoi rendere felice?" domandò Richard stupefatto "Io sono una persona insicura e ..."

"Non è vero. Hai le idee ben chiare, se non fosse stato per te, non saremmo qui, non avremmo passato la notte insieme. Sarei rimasto celato nell'ombra e ti avrei fatto solo soffrire, invece è grazie a te se ho aperto gli occhi. Ora sta a te decidere, ma sappi che ho intenzione serie"

"Dopo Londra" disse Richard "Ti darò una risposta dopo Londra" sorrise "Le tue argomentazioni sono state piuttosto convincenti"

"Non lo farai solo perché ti ho provocato l'orgasmo più bello?"

"Non solo, sei speciale, sei una persona che ha tanto da regalare, ma io devo affrontare i miei genitori, devo far pace con me stesso e solo allora ..."

"Ti potrai mettere con me" concluse Ryan

"Si, è cosi" Richard era sincero, non voleva mentire a Ryan dopo tutte quello che era successo, dopo le promesse, dopo il sesso e gli sguardi languidi. Era disposto ad accantonare i suoi sogni di gloria pur di vivere al fianco di Ryan, ma non dimenticava che quella era la sua estate. Non voleva aver rimpianti, non voleva imboccare la strada sbagliata, non voleva e non poteva cancellare Jackson dalla sua vita. Quindi rispondere alla domanda di Ryan dopo il suo ritorno da Londra era la cosa giusta da fare, era il giusto compresso.

L'armonia fu però presto interrotta. L'auto di Ryan stava per varcare il vialetto di casa, e in quel momento, mamma e papà Salinger erano appena rincasati

"Cazzo" esclamò Richard "ma non dovevano tornare questo pomeriggio?"

"Stai calmo" disse Ryan "forse è un segno del destino"

"Scendo qui, scusa" ed aprì lo sportello "Ti chiamo dopo, ok?" Ryan non controbatté. Fece scendere Richard e fece subito retromarcia, questa era una questione che esulava dal loro rapporto. Con il cuore in gola, il ragazzo si incamminò verso casa, consapevole che di lì a poco, sarebbe scoppiata una bomba. Vedeva sua madre che lo guardava con aria accigliata e suo padre anche, ma sentiva che era il momento giusto di affrontare un problema latente.

"Dove sei stato? E chi era il ragazzo in auto?" disse la madre di Richard sull'uscio del porticato

"Ho dormito fuori, dato che stavo da solo"

"E non potevi dirlo?" domandò il padre

"Senza fare ulteriori drammi, avrei dovuto dirvelo molto tempo fa, ma credo che è meglio togliersi il dente" affermò Richard

"Entriamo in casa"

"No, mamma. Non mi interessa se la gente può sentire quello che ho da dire"

"Ti ho detto di entrare in casa" fece eco anche il padre di Richard

"Sono gay, questa notte ho dormito assieme a Ryan, un mio compagno di scuola. Mi piacciono gli uomini, ed Emma non è la mia ragazza" deglutì "Sto ragionando su molte cose in questi giorni, cosa voglio dalla vita e da me stesso e mi sono reso conto che ho una visione opposta dalla vostra. Non ho voglia di frequentare il college alla facoltà imposta da voi, ci sono altri corsi, come marketing e comunicazione aziendale. Mi piacerebbe intraprendere l'ambito della moda. È un mio sogno, è più fedele al modo di essere, voi non potete imporre nulla"

"Per favore, entra in casa" continuò la signora Salinger

"No, non entro in casa. Anzi ora vado via e torno più tardi, tanto ho detto tutto quello che covavo da settimane" disse "Un'altra cosa. Il prossimo week-end vado a Londra per un paio di giorni insieme ad Emma" e si voltò senza salutare i suoi genitori. Li lasciò lì impossibili, increduli per le parole uscite dalla bocca di Richard

"Dove abbiamo sbagliato?"

"Non abbiamo sbagliato" disse papà Salinger "E' Richard, è nostro figlio, dobbiamo volerlo bene lo stesso"

"Ma è gay, sta con un ragazzo e..."

"Io lo sospettavo da sempre, ma per me non cambia nulla" disse con un tono autoritario

"Per me si, perché la gente..."

"Entra in casa, Vicky. Ne ho abbastanza di te" concluse

Richard camminò pacioso, intanto, e si incamminò verso casa di Emma. Trovò un paio di messaggi di Ryan ma in quel momento sentì la voglia di scrivere un messaggio a Jackson

"Hey straniero, come stai?"

Stava giocando con il fuoco, ma questo gioco pareva stuzzicare più del previsto lo spirito libero del dolce ma incosciente Richard.

Continua... 

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