13: #LaPrimaVolta
Erano passati appena tre giorni dalla volta in cui Richard ha ascoltato la voce di Jackson, tre giorni dall'ultima telefonata. Per un po' lo scambio di messaggi fra i due è stato molto invasivo, quasi ossessivo, poi pian pano la cosa è diminuita, entrambi avevano capito che nonostante tutto, nonostante l'attrazione, avevano una vita al di fuori di una chat di WhatsApp. Ed anche se Jackson ha più volte convinto Richard a scrivere messaggi altamente erotici, la situazione non si è mai spinta troppo oltre. Una sola frase è rimasta nella mente di Richard, una sola frase lo ha accompagnato giorno e notte, una sola frase scritta da Jackson lo ha fatto eccitare così tanto che, per un paio di volte, mentre era sotto la doccia, ha dovuto cedere all'impulso di massaggiarsi le parti intime. Nessuno mai gli aveva detto una cosa del genere, si sentiva come un oggetto sessuale ma, tutte queste attenzioni, non facevano altro che far crescere in lui la curiosità di conoscere il misterioso e sexy London Boy.
"Vorrei averti fra le mie braccia, ora e subito, in questo momento. Vorrei vivere dei tuoi respiri, vorrei sfiorare il tuo corpo liscio così giovane e bello, vorrei sfiorare quel tuo fondoschiena così invitante e sexy; lo immagino nella mente mentre lo assaporo, mentre lo bagno con la mia salva, e immagino te mentre sussurri fra i sospiri il mio nome. Immagino di poter dormire accanto a te, di fare sesso a notte fonda, di prendere sonno e all'alba di fare di nuovo sesso. Immagino di poter passare la mano fra i tuoi capelli, di perdere il mio sguardo dentro al tuo, ho immaginato questo ed altro, mio caro Richard. Ma più di tutto ho immaginato il nostro incontro, immaginato il momento esatto in cui i nostri sguardi si incroceranno per la prima volta. La nostra sarà un'avventura mozzafiato, lo sento fin dentro alle ossa, perché sei una persona speciale che merita di essere amata. Sto contando i giorni che ci separano, ne sono pochi, ma io non sto più nella pelle"
Neanche Ryan era così romantico, neanche il giovane quarterback riusciva ad essere così sensibile, così dolce e sexy allo stesso tempo. Richard non poteva credere al fatto che un tipo come Jackson, che poteva avere qualsiasi uomo desiderasse, lo stava corteggiando in maniera intensa e spudorata, senza mezzi termini. Richard però si sentiva calmo e sereno, non riusciva a capire che tutto questo stava accadendo per davvero. Un modello di Londra voleva fare l'amore con lui, voleva esplorare un sentimento che era nato quasi per caso, come in un film o in un romanzo di appendice. "Non sta accadendo, è impossibile" si ripeteva più volte, invece era tutto tremendamente vero. Ryan ovviamente non era a conoscenza di questo flirt. Ora che aveva dato a Richard il benestare per fuggire un week-end a Londra, il giovane poteva affrontare tutto con più serenità. Continuava comunque a cedere ai baci di Ryan, che in quei giorni erano ancora più vogliosi e genuini, continuava a cedere alle sue battute, alle sue proposte indecenti, alle sue palpate intense e possessive. Sentiva che si stava avvicinando il momento della sua prima volta, il momento in cui avrebbe fatto sesso per la prima volta, ma Richard era così sconvolto da tutte queste attenzioni, dal fatto che desiderava allo stesso modo sia Ryan che Jackson, tanto da pensare che non avrebbe fatto nessuna differenza se avesse avuto prima l'uno o l'altro. Sapeva che sarebbe stato bello con entrambi, quindi aspettava chi fra i due avrebbe fatto la prima volta. "Presto" aveva detto Ryan qualche ora fa dopo un bacio al milkshake "Voglio che tu sia sicuro di quello che fai. Non ti voglio forzare" disse baciando Richard all'improvviso, mentre erano all'ombra, alle spalle dello Shooter "E' la tua prima volta" continuò
"Hai detto che avresti trovato il posto adatto a noi per poter vivere insieme quel momento. Senza occhi indiscreti. Aspetto solo un tuo cenno, sai che non mi tiro indietro. E poi se avviene prima della mia partenza ... porterò a Londra come il ricordo"
"Non ti farò del male, Richard. Ma se sei sicuro ..." Ryan gli sfiorò il viso
"Non potrai farmi del male. Sai già come muoverti e, fino ad ora, non mi sono certo lamentato." Concluse Richard. Si salutarono affettuosamente, Ryan doveva tornare a casa per pranzo, con la promessa che si sarebbero sentiti più tardi. Dopo quell'ennesima conferma, dopo quell'ennesima dichiarazione da parte di Ryan, Richard non voleva più aspettare. Voleva fare sesso, voleva perdere la sua verginità, e se fosse successo prima con Ryan e successivamente con Jackson, in quel momento, Richard pensava solo al fatto che sarebbe finalmente entrato nel mondo degli adulti. Era pronto.
Le discussioni in casa per ora erano state messe da parte, Richard sentiva che si respirava una calma apparente, ma in quel momento non voleva affrontare nessun tipo di argomento. La sua mente era così impegnata a perdersi fra Ryan e Jackson che non voleva rovinare, in nessun modo, la sua ritrovata stabilità. Aveva già accennato a sua madre che c'era la possibilità che, il prossimo week-end, avrebbe trascorso qualche giorno insieme ad Emma nella città di Londra. "Ci ospiterà sua cugina" mentì a tavola poco dopo che era rincasato dall'incontro con Ryan "aspettiamo solo il momento opportuno per acquistare il biglietto del treno" continuò. Nessuno dei sui genitori obbiettò, nessuno disse "Tu non vai da nessuna parte, tu non ti muovi". Entrambi tacquero come se, anche loro, non volevo spezzare quell'idillio che si era creato. Ma la famiglia Salinger, sapeva si vivere su una polveriera.
Dopo pranzo, Richard tornò in stanza, si stese sul letto, voleva continuare a leggere il libro sulla tranculturalità che aveva cominciato a sfogliare la settimana scorsa. Nonostante tutto era una lettura interessante. Uno sguardo veloce ai messaggi, Emma non si era fatta viva, un'occhiata ad Instagram e poi prese il libro posato sul comodino. Il tempo di sfogliare qualche pagina che il cellulare di Richard vibrò. Era Ryan.
"Hai pranzato, piccolo?" c'era scritto
Richard non tardò a rispondere "Ho la pancia piena. E tu?" sorrise quando premette invio.
"Si, oggi ho cucinato io. Era il mio turno"
"Sei un uomo dai mille talenti" ammiccò Richard
"E a casa tutto bene?" domandò Ryan vagamente
"Diciamo di sì. Si respira un'aria di calma apparente. Loro sanno che c'è qualcosa che non va ma per ora nessuno di noi osa aprire l'argomento."
"Però prima o poi si dovrà affrontare la faccenda"
"Ovvio, ma ecco ... io voglio trovare le parole giuste per rendere tutto più semplice"
"L'importante è che sei sincero. I tuoi genitori capiranno, vedrai" ammise Ryan
"Ogni volta mi trasmetti un senso di tranquillità" sospirò
"Non sto facendo nulla di che" sorrise "Voglio solo starti vicino in questo momento così delicato"
"Grazie, Ryan. Le tue qualità le nascondi bene"
"Senti, però se ti chiedessi di uscire stasera? Come la vedi? Sei libero?" Ryan era visibilmente emozionato
"Cosa vuoi dirmi?" domandò Richard
"Nulla. Che ho trovato a Cardiff un poso tutto per noi, per trascorrere la notte insieme. Nel senso, ho avuto conferma poco fa della disponibilità e volevo sapere se per te andasse bene"
Richard ebbe un sussulto "Non aspettavo altro" ammise "Questa sera sarò da solo a casa. I miei saranno a New Haven per una promessa di matrimonio. Torneranno nel pomeriggio di domani. Quindi ..."
"Sei sicuro? Non voglio metterti fretta. È solo che dopo la cena in riva al fiume, le parole che ci siamo detti e ... i baci che ci siamo scambiati, insomma ho voglio di stare con te" Ryan era ansioso.
"A che ora mi passi a prendere?"
"Va bene se vengo da te per le 9?"
"Ti aspetterò" sorrise Richard
"Can't Wait" disse Ryan
Richard si sentì il cuore in gola, voleva urlare, voleva correre su e giù per tutta la casa per esternare la sua felicità. Non perché avrebbe fatto sesso, non perché avrebbe trascorso la notte insieme a Ryan, ma perché questo appuntamento significava che il sexy quarterback provava qualcosa di intenso nei suoi confronti, qualcosa che andasse ben oltre l'aspetto fisico, e tutte le sensazioni che stava provando, lo avevano mandato su giri. Le sue estate, la folle estate che Richard aveva in mente, sta per arrivare al dunque. Ora non c'era modo di pensare a Jackson, ora doveva indirizzare i suoi pensieri e le voglie verso Ryan. Richard ebbe solo la prontezza di scrivere un messaggio ad Emma.
***
Non tardò a scendere la sera in quel Cardiff e, a grandi falcate, si assottigliavano i minuti che separavano Richard dall'arrivo di Ryan. Il ragazzo, oramai solo in casa, si fece una doccia, si aggiustò per bene i capelli, si spalmò per tutto il corpo una crema profumata che aveva avuto regalato al suo onomastico, scelse il suo outfit – un pinocchietto di jeans e una maglietta bianca con lo scollo a V – e poi aspettò di sentire il rumore della bici di Ryan. In pochi attimi invece, nel suo vialetto di casa, vide arrivare un'utilitaria rosso fiammante che, con i fari accesi, attirò l'attenzione del giovane. Richard si recò subito all'ingresso, prese le chiavi di casa e chiuse la porta alle sue spalle
"Mi sento tanto Julia Roberts in Pretty Woman" disse Richard cercando di mascherare le sue emozioni. Vide Ryan con un sorriso smagliante, con la chioma fluente che quasi brillava alla luce della sera con uno sguardo valeva più di mille parole "Salta su" disse e Richard ubbidì "Non ti ho mia visto guidare un'automobile" disse mentre si accomodò placidamente su i sediolini in pelle "Ho chiesto in prestito l'auto a mio padre. Gli ho detto che dovevo andare ad un appuntamento con il ragazzo più bello di Cardiff" e prima di fare marcia indietro ed allontanarsi dalla casa di Richard, gli schioccò un bacio sulla guancia.
Per tutto il tragitto rimasero in silenzio, come se entrambi avessero paura di rovinare l'atmosfera che si era creato attorno a loro. Richard si accorse che Ryan aveva imboccato l'interstatale, riconobbe i plantani che quasi sovrastavano il loro percorso. Il fiume Lilyberth scorreva calmo e pacioso al loro fianco, una calma surreale circondava quel pezzo di strada che si ergeva alle spalle di Cardiff. L'auto di Ryan all'improvviso sterzò, imboccò un viottolo buio e sterrato. Il percorso fu breve perché in pochi attimi arrivarono a destinazione. Ryan aveva prenotato una stanza nel pittoresco ma delizioso B&B che si trovata a pochi chilometri dal centro della città, un luogo tranquillo, immerso nel verde e già meta di fughe romantiche. I due scesero dal veicolo, Ryan si avviluppò alla mano sinistra di Richard e gli stampò un altro bacio sulla guancia. Si recarono all'ingresso dove, una signora attempata ma con un sorriso smagliante, consegnò ai due amanti le chiavi del loro nido d'amore.
Al secondo piano, superata la rampa di scale, Richard e Ryan entrarono nella stanza 202. Era piccola ma accogliente, con un grande letto a baldacchino, un bagno con vasca idromassaggio e una grande vetrata che illuminava a giorno le pareti. Richard rimase fermo per un attimo, in quel momento sentiva che il panico stava per prendere il sopravvento. Vide Ryan posare sul tavolino le chiavi, il cellulare e poi si tolse le scarpe. Si girò verso Richard, lo guardò con aria vogliosa. Lo strinse a sé con un abbraccio e, finalmente, senza nessuno sguardo indiscreto, si avventò voracemente sulle sue labbra. Lo baciò come con aveva mai fatto fino ad ora, assaporando la bocca del giovane amante con forza ma anche con dolcezza. La lingua di Ryan si muoveva nella bocca di Richard con agilità, ma era così invasiva, che entrambi erano quasi senza fiato. Richard si avviluppò alle spalle del compagno, cingendo il quarterback in un abbraccio inteso e vibrante. Ad un tratto si guardarono negli occhi, Ryan prese il viso di Richard fra le mani e disse "Sei la cosa più bella che mi potesse capitare. Ti prego, dimmi che ci sono solo io nella tua vita, perché non ti voglio dividere con nessuno"
Richard annebbiato dai fumi della passione rispose "Il mio cuore può ospitare solo una persona" mentì spudoratamente, eppure sapeva che era la cosa giusta da dire in quel momento. Ryan come un fulmine, sollevò la maglietta di Richard e, per un attimo, volle ammirare il suo petto. Era gracile ma ben definito. Il quarterback lo sfiorò con la punta delle dita, prima di assaporare i capezzoli del giovane. Richard mugugnò e mentre Ryan continuava a leccare le sue zone erogene, accarezzò i capelli dell'amante. Poi fu spinto con forza verso il letto, anche Ryan si sfilò la maglietta e, questa volta, potè ammirare il suo fisico con più intensità. Era muscoloso ma ben definito con una leggera peluria attorno all'ombelico. Anche Richard sfiorò il corpo di Ryan, ma quasi indugiò. Il ragazzo afferrò la mano e la fece cadere nei suoi pantaloni. "Questo è tutto tuo! Lo vuoi?"
Richard respirava affannosamente, toccava il membro di Ryan con ardore e lo sentiva crescere fra le sue mani. Volevo assaggiarlo, di nuovo, ma questa volta non voleva mollare la presa così presto. Fece scivolare al suolo il jeans corto di Ryan e nello stesso istante fece scivolare i suoi boxer grigi. Scese fra le sue gambe e immediatamente assaporò il membro di Ryan, che in un attimo cominciò a sospirare ardentemente "Dai chi hai imparato a fare una cosa del genere?" domandò mentre guardava Richard "Ho visto molti film porno" sorrise e poi continuò nella sua pratica. "Bambino cattivo" disse Ryan a sua volta. Sollevò la testa del giovane e lo baciò di nuovo, come se il quarterback volesse assaporare il suo stesso seme. Poi cadde fra le gambe di Richard e cominciò a sbottonargli il pinocchietto. Anche il ragazzo in poco tempo si trovò nudo, e sentì chiaramente le mani di Ryan che giocavano con il suo fondoschiena. Richard mugugnava di piacere "Sono pronto, Ryan. Non aspetto alto" disse mentre si liberò però un attimo dai baci del suo amante. "E' così stretto, così sodo. Potrei impazzire" ammise Ryan.
Richard si mese sul letto a pancia sotto, in una posizione tale da poter ospitare il membro di Ryan ma anche praticare l'autoerotismo. Con un po' di saliva Ryan lubrificò l'apertura e strusciò il suo membro che pulsava forsennato "Entra subito, non indugiare" Senza indossare il profilattico, Ryan penetrò Richard ed entrambi gemettero per il piacere. Richard non sentiva nessun dolore, era solo in estasi, era così coinvolto emotivamente che il piacere lo sovrastò.
Ryan spingeva il suo membro prima con colpi leggeri e gentili, poi accorgendosi dei mugugni di Richard, cominciò ad aumentare la velocità. I minuti passavano velocemente, scanditi da un amplesso forte, vibrante e coinvolgente. Ryan e Richard erano una cosa sola "Vieni con me, piccolo. Ti prego. Voglio sentirti godere" disse Ryan all'apice del piacere. Allora Richard prese la mano del giovane e la fece scorrere vicino al suo pene. Ryan lo penetrava ancora e, nello stesso istante, massaggiava il membro dell'amante. In pochi attimi, il quarterback si svuotò completamente dentro Richard e anche il giovane un istante dopo bagnò la mano di Ryan, cadendo a peso morto sul cuscino. Rimasero fermi, immobili, Ryan era ancora dentro di Richard, entrambi avevano ancora il respiro affannoso
"Grazie, Ryan" disse d'un tratto Richard "Sei stato perfetto" Il giovane baciò la schiena dell'amante e poi sussurrò "Ti posso regalare emozioni diverse tutte le volte che lo desideri. Sei fantastico, così dolce, così innocente ma anche così focoso"
Richard girò leggermente il capo e guardò Ryan negli occhi "Anche se ti dicessi che voglio rifarlo con te in questo preciso istante?"
"Non c'è bisogno di chiedere" sorrise Ryan per poi baciare di nuovo Richard con una nuova e vibrante intensità.
Continua...
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