42.

Jimin si prese di panico, non sapeva cosa fare. Il suo ragazzo stava piangendo, proprio di fronte a lui, e non l'aveva visto per due giorni. Alla fine, lo abbracciò.

"Hyung, che succede? Cos'è successo? Entriamo," Yoongi annuì ed andarono nel salotto, come prima che si mettessero insieme.

"Mi dispiace..." Disse Yoongi nei suoi singhiozzi silenziosi, "Non ti ho chiamato..."

"Sh  non pensarci adesso. Ma cos'è successo?" Yoongi strinse Jimin.

"Mia madre è morta Venerdì."

Yoongi stette nell'appartamento di Jimin quella notte, perché quest'ultimo non voleva che Yoongi stesse da solo, e non voleva esserlo nemmeno lui.

Yoongi spiegò tutto, su sua madre e il perché non aveva risposto al telefono.

"Mio padre mi ha chiamato Venerdì, e mi ha detto che mia madre aveva avuto un incidente d'auto. Ero corso subito fino alla stazione, ma avevo dimenticato il cellulare in casa," I ragazzi erano stesi sul letto di Jimin, sotto le calde coperte.

Il più grande non era riuscito a tenere la faccia lunga per troppo, prima che iniziasse di nuovo a piangere, Jimin lo confortò, "Va bene Yoongi, sono qui," Baciò la fronte di Yoongi, "Dovremmo dormire, probabilmente sei esausto dopo tutto questo," Yoongi non poté che essere più d'accordo e chiuse gli occhi.

"Ti amo, Jimin."

"Ti amo anche io, Yoongi," E qui, entrambi si addormentarono.

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