1.8

"Dobbiamo convincere mia madre però, e non sarà semplice." -sospiro abbassando lo sguardo.

"Ci parlo io, andiamo adesso." -dice deciso e prende il giubbino infilandoselo.

"Grazie Zay." -sorrido e lo imito.

"E di che, andiamo babe." -ride e rido anch'io.

É il suono più bello che abbia mai sentito.

Usciamo dalla stanza dell'albergo e scendiamo fino al piano terra.
Camminiamo fino al cortile dove c'è un posto riservato alle macchine e intravedono anche la sua.

"Vieni." -sorride prendomi per mano e io lo seguo con un sorriso stampato sulle labbra.

Mi apre la portiera e entro in macchina sentendomi subito più comoda. Entra anche lui dal posto del guidatore e abbassa lo specchietto per specchiarsi. Si passa le mani fra i capelli biondi aggiustandosi il ciuffo.
Osservo ogni suo singolo movimento.
Come fanno a insultarlo? É il ragazzo più perfetto che io conosca. E non lo dico perché è il mio idolo, anche se adesso siamo una sorta di migliori amici, lo dico perché è vero.
É il mio angelo.

"Zayn?" -lo chiamo.

Voglio dirgli una cosa che ho sempre voluto.

"Dimmi." -dice portando la sua attenzione su di me.

"Perché hai tatuato le ali sul petto? Non sapevi di averle sulla schiena?" -lo fisso.

Ricambia lo sguardo per poi sorridermi.

"Perché?" -dice dopo un po di silenzio, mettendo in moto l'auto.

"Cosa?"

"Perché mi ami?" -specifica.

Bella domanda, perché ti amo?

"Non c'è un perché non lo so neanch'io. Forse sarà il tuo essere tu che ti rende così importante per me. Davvero Zayn, senza te non sarei qui." -dico sinceramente.

"Ma non sono perfetto, anzi." -sorride amaramente "Meriti di più."
-sospira.

Merito di essere felice, e con te lo sono.

HEEEEY EVERYBODY.

Grazie per le quasi 3k visualizzazioni, okay.

Sclero.

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