Raccolgo gli ultimi pezzi e li unisco insieme agli altri, osservandoli nel tentativo di ricostruire l'immagine che formavano prima di rompersi. Ho sempre avuto una forte passione per i puzzle, probabilmente perché non sopporto di non capire qualcosa, per quanto profonda essa possa essere.
Tra tutte le tipologie esistenti, le vite spezzate sono le più particolari. Forse perché ne faccio parte, forse perché credo di farne parte, forse perché ho persone a cui tengo che ne fanno parte.
Tra tutti i puzzle, sono anche quelli più particolari, oltre che unici. Alcuni hanno i bordi smussati, logorati con il passare del tempo, che appaiono perfetti per qualsiasi tipo di incastro con gli altri pezzi. Altri hanno tagli più netti, presi alla sprovvista e con un colpo secco. Il tutto dipende da ciò che li ha portati a rompersi, distruggersi in mille pezzi.
Alcuni si frantumano silenziosamente, senza che il mondo che li circonda se ne renda conto, magari perché essi devono mantenere le forze adeguate per chi ne ha più bisogno. Altri ancora sono più rumorosi, cercano aiuto, sperando che qualche altra anima li risollevi, supporti, non li lasci sprofondare nel baratro.
Il problema peggiore è quando li devi incollare per la milionesima volta. Lacrime di colla colano dai lati dei vari tasselli, ricoprendo in alcune parti una sezione dell'immagine. In certi punti, addirittura, è crepato il liquido che attacca tutto insieme, come se le botte subite fossero state lancinanti e tremende.
Molto probabilmente, è proprio così.
Afferrò un pezzo, osservando al suo interno il mio riflesso. Alle volte, è facile rispecchiarmi in certe cose, avvenimenti che in parte sembrano essere miei o simili ad esperienze vissute da me in prima persona.
Una lacrima scorre lungo il mio viso, ma non faccio nulla per asciugarla. Non mi interessa, finché sono sola con la mia vita spezzata e quella degli altri. Non è facile tenere insieme delle esistenze rotte, distrutte, soprattutto quelle che hanno piccoli tasselli quasi invisibili.
Lo ripongo a terra, cercando di comprendere dove possa andare. Tento di capire in che modo possa completare quel quadro maestoso, in che maniera componga un'immagine che, a prima vista, pare quasi pittoresca.
Ci tengo a tenerlo insieme, fare in modo che non si perda nulla. Non è semplice, eppure devo tentare, nonostante la tempesta possa colpirmi o il sole prosciugarmi. Tengo più che a me stessa a quella piccola vita spezzata, più della mia che, in fondo, ha ancora la colla che riesce a tenerla insieme, in qualche maniera. Può capitare che vacilli, ogni tanto, ma la cosa più importante è resistere, sostenere e tentare di andare avanti. Finché l'anima in questione è di qualcuno a cui tieni, prendi anche quella parte del pacchetto, non ti importa quanto possa essere doloroso o soffrirai. Sai solo che dovrai fare di tutto per tenerla insieme, tenerle la mano e aiutarla nel suo cammino.
Il problema principale, però, sarà trovare una colla ancora più resistente.
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