Capitolo 5

Che diavolo mi sta succedendo? Perché non riesco a muovermi? Mi sentivo come se fossi paralizzata, incapace di muovere un solo muscolo.

Il cuore iniziò a battere più velocemente nel petto, così come il respiro, che accelerò fino a diventare affannoso e irregolare.

All'improvviso sentii un dolore acuto provenire dal braccio sinistro. Abbassai lo sguardo verso la fonte del dolore e vidi i peli raddrizzarsi uno dopo l'altro e non appena provai a girare il braccio notai un tatuaggio di un teschio da cui spuntava fuori un serpente.

Spostai lo sguardo verso il basso. Ero in piedi sopra una pozzanghera in cui si poteva vedere il mio di riflesso, non quello di Sabrina Avery. Si poteva leggere la paura e il terrore nei miei occhi...

«Tu non sei degna, lurida sanguemarcio.»

Alzai lo sguardo e mi ritrovai una donna dalla folta chioma scura con ricci spettinati e poco curati che brandiva una bacchetta e avanzava lentamente verso di me con passi pesanti e con aria minacciosa. Quando fu ad un passo da me, mi puntò contro la bacchetta.

«Avada Kedavra!» sibilò con astio, e dalla bacchetta uscì un fascio di luce verde che mi accecò.

Quando spalancai gli occhi di scatto, la prima cosa che vidi fu una finestra che si affacciava su un paesaggio boscoso che scorreva velocemente.

Mi guardai intorno per cercare di capire dove mi trovavo, rendendomi poi conto che ero in una delle tante cabine del Hogwarts Express...

Sembrava troppo reale per essere solo un sogno, era come un frammento di memoria... Forse qualcosa è andato storto durante il viaggio nel tempo e ho subito un qualche tipo di trauma che ha indotto una perdita di memoria?

Ciò spiegherebbe molte cose, come il fatto che non ricordo come ho viaggiato 26 anni nel passato o come ho scoperto di avere poteri magici. Altrimenti, quella psicopatica non mi avrebbe mai chiamata sanguesporco, ma semplicemente babbana...

I miei pensieri furono bruscamente interrotti dall'improvvisa apertura della porta della cabina. Fece il suo ingresso un ragazzo dal viso leggermente tondo con gli occhi lucidi, che sembrava sul punto di piangere di nuovo da un momento all'altro.

«Scusami... per caso hai visto... un rospo? Si chiama Oscar... Non riesco più a trovarlo.» disse il ragazzo tra un singhiozzo e l'altro.

«No, mi dispiace, non ho visto una rana da queste parti...»

Il ragazzo fece per andarsene con lo sguardo abbassato da cui si poteva intravedere un'espressione triste e demoralizzata, quando le mie parole lo fermarono: «Ma se vuoi, posso darti una mano a cercarlo.»

Gli feci cenno di entrare con un leggero movimento della testa, e lui, dopo un attimo di esitazione, si accomodò sul morbido sedile di fronte a me.

Tirai fuori dalla tasca il fazzoletto di seta che la signora Avery mi aveva dato prima di salire a bordo del treno e glielo porsi.

Mentre si asciugava le lacrime rimaste dal viso, frugai tra la mie cose alla ricerca della mappa che nella famiglia Avery si tramanda di generazione in generazione. Non appena la trovai, la misi sul tavolo.

Notando che la pergamena mostrava una pagina bianca, Neville mi lanciò uno sguardo interrogativo, non capendo come questo lo avrebbe aiutato a trovare la sua rana.

Mi risedetti composta sul sedile, appoggiando entrambi i gomiti sulla superficie del tavolo e appoggiando il mento sulle dita intrecciate. «Come ti chiami, ragazzo?»

«Neville.»

«Bene Neville, io sono Sophia. Ho bisogno che tu mi dia qualcosa che appartiene alla tua rana.»

Il ragazzo rifletté per un momento prima di tirare fuori un tessuto rosso dalla tasca interna della sua giacca. «Ho questa sciarpa... L'avevo preso per il freddo...»

«Perfetto.» Presi la sciarpa dalle sue mani e la appoggiai sulla mappa.

«Non preoccuparti, se la tua rana è ancora sul Hogwarts Express, riusciremmo a trovarla, a meno che non sia occultata da un incantesimo, ma non credo sia il tuo caso» dissi tutto d'un fiato per rassicuralo.

Impugnai la bacchetta e la puntai contro il pezzo di stoffa, mentre pronunciavo l'incantesimo: «Ostende mihi viam Oscaro»

Un fascio di luce blu si sprigionò nel momento in cui il tessuto rosso si fuse con la pergamena, illuminando così l'intera stanza.

I fili della sciarpa cominciarono ad andare da tutte le parti, creando diverse linee che iniziarono a modellare i vagoni di cui era composto il treno, finché non apparve l'intero treno con tutti i suoi scompartimenti, e della sciarpa non rimase nulla.

Infine il percorso per raggiungere la rana apparve sulla mappa, mostrando che essa si trovava nel penultimo vagone del treno e che si stava dirigendo verso l'ultimo dove aveva l'opportunità di scendere dal treno e di scappare definitivamente.

«Dobbiamo sbrigarci prima che si spinga troppo oltre!» Il ragazzo non ebbe il tempo di replicare che io lo afferrai per il polso e lo trascinai con me lungo il corridoio, percorrendolo velocemente. Non appena le persone ci vedevano arrivare, si spostarono di lato per non essere travolte.

Giunti a destinazione, due ragazzi in divisa blu e nera ci passarono accanto mormorando: «Hai sentito? Dicono che Harry Potter sia su questo treno»

Harry? Non l'avevo visto quando ero alla stazione di King's Cross... Ma perché stanno parlando di lui come se fosse una celebrità? È famoso?

Ma poi sentimmo delle urla provenire da una cabina poco distante da noi e così ci precipitammo verso di essa.

Non appena aprì lo sportello, tutti gli occhi erano puntati su di me. C'erano due ragazze in piedi sul sedile nell'angolo, e la rana dall'altra parte era in procinto di saltarle addosso.

SPAZIO AUTRICE
Scusatemi per la lunghissima attesa, ma eccomi qua. Spero che il capitolo vi sia piaciuto <3

Secondo voi, perché quella donna ce l'aveva cosi tanto con Sabrina? Di cosa non era degna?

E la distrazione di Sophia nel dire a Neville il suo vero nome avrà delle conseguenze?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top