2° parte

Si asciugò le lacrime, quasi grattrandosele via. Si diresse verso la porta. Sapeva benissimo che era lui. Dopotutto... gli aveva urlato di venire al più presto... Fece un profondo respiro, e posò la mano sulla maniglia. Stava lentamente aprendo la porta, quando, all'improvviso, le affiorò in mente un pensiero che la preoccupò non poco: aveva ancora le guance rosso fuoco? Fu così assorta da quell' unico pensiero, che non si accorse di stare ancora aprendo la porta, e, improvvisamente si ritrovò d'avanti agli occhi Shinichi, anzi, Conan, che era appoggiato con la mano al muro affianco alla porta. Aveva l'affanno e stava sudando come se avesse corso per dieci volte il campo da calcio. Era venuto di fretta. Ai lo capì quando vide che indossava ancora il pigiama. A quella vista, Ai fece una risatina e si coprì la bocca con la mano. Conan la guardo con sguardo sarcastico e, con un sopracciglio alzato, le chiese "Allora...? Perché mi hai fatto venire qui così di corsa Haibara?" Ai, nel sentir pronunciare il suo nome in quel modo, si perse con lo sguardo nel vuoto, e divenne leggermente rossa, non così tanto, ma abbastanza da farlo notare a Conan, che, per qualche secondo, sventolò la mano davanti al viso della ragazza, che, non molto dopo, reagì di sussulto. Si girò, e vide Conan ancora fuori dalla porta, che la guardava con l'aria di uno che non ci aveva capito niente. Lei, per l'ennesima volta, rimase incantata dal suo viso. Si stava mettendo a piovere, e lui le disse, con tono sarcastico "E allora...? Vuoi farmi entrare, o la sorpresa di cui mi hai, parlato consiste nel farmi prendere un raffreddore?!" Lei solbalzò di nuovo, liberandosi dai suoi pensieri, e disse, arrossendo appena "Ah... ehm... Sì... sì subito!" Lui la guardò esterrefatto. Non era da lei comportarsi così. Non era la solita Ai sempre fredda e distaccata. Era diversa, era... più fragile. Ai si spostò, e fece spazzio a Conan, che, ormai, aveva la camicia e i pantaloni fradici. Lei, arrossendo non poco, si coprì gli occhi con le mani, e disse, imbarazzata di poter vedere oltre la camicia "E-ehm... K-Kudo... f-forse e m-meglio se t-ti vai a fare una d-doccia e a c-cambiarti i v-vestiti..." A primo impatto, lui non capì cosa volesse dire. Poi, quando abbassò lo sguardo, e vide che era completamente zuppo, disse, arrossendo appena dall'imbarazzo "Ah... ehm sì... vero, hai ragione..." Ai sentì che Conan saliva le scale, chiudendosi la porta alle spalle, subito dopo essere entrato in bagno, ma, solo quando sentì l'acqua scorrere, Ai si tolse le mani da sopra gli occhi, e buttò fuori tutta l'aria che aveva nei polmoni, come se avesse trattenuto il fiato fino a quel momento.

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