Un difficile (difficilissimo) rapporto di coppia.

-Bene ragazzi! Avete altri dieci minuti per consegnare il compito!

Conan imprecò fra i denti, guardando l'ultimo quesito del compito ancora irrisolto.

Detestava i compiti a sorpresa, perché, appunto, non erano programmati, e lui non era pronto per ciò che non era previsto.

Soprattutto se si trattava di matematica.

Le espressioni erano il suo punto di blocco: non era mai stato in grado di risolverle.

Ed ora eccolo li, con un sacco di numeri e segni messi a caso che esigevano una risposta.

"Ragiona, Conan. Ragiona. Come si risolvono tutte queste operazioni? Mantieni il filo... Mantieni il filo..."

-X.

-Eh?- Conan si voltò a guardare Mei, che era in piedi e che stava andando a consegnare il suo compito concluso.

-Come quella volta da bambini. Ricordi? Il risultato è X. Non sei cambiato.

Aveva detto tutto con un sussurro che lui aveva capito, stranamente.

Osservò ancora una volta l'espressione, e scrisse una 'X' dove chiedeva il risultato.

Seiji, dotato in matematica da far paura, aveva finito dieci minuti dopo l'inizio della verifica, ed osservava tutti con superiorità, eccetto Rachel.

Sua sorella era già andata a consegnare, poco prima di Mei.

Conan controllò velocemente tutta la verifica, e la consegnò al professore.

Tornò a sedersi al suo posto, guardando Sonnie.

La ragazza aveva ancora il foglio in mano, con qualche scritta che Conan non riuscì a decifrare.

Sapeva bene che la sua ragazza non eccelleva a scuola, e di conseguenza prendeva sempre tre, ma in quel caso, non sembrava minimamente preoccupata.

"Forse ha deciso di studiare. Buon per lei." Pensò Conan, soffermandosi ad osservare Mei, seduta accanto a Rachel. Stava guardando fuori dalla finestra, con aria pensierosa.

"Chissà, forse sta pensando ai suoi genitori naturali... A quello che le ho detto... A James..."

***

Finalmente la campanella squillò, e Conan riuscì a salvarsi dall'interrogazione della perfida professoressa di storia, che minacciava, come sempre, di scrivere con la penna rossa un rapporto sul registro.

(Che poi, che ha 'sta penna rossa di tanto geniale? È più efficiente del Death Note? Non credo. NdSarah)

-Oh! Ma che sbadata!- Cinguettò Sonnie, portandosi una mano alla bocca.

Rachel alzò gli occhi al cielo, ignorandola.

-Che succede?- Domandò, invece, Conan.

-Ho dimenticato la borsetta per il trucco in classe! Eh... Lo so, essere bella non è mica facile, eh! Torno a prenderla. A dopo orsacchiotto!

Il ragazzo la vide saltellare in classe, sentendosi avvampare.

"Ma perché 'cucciolotto'?!

Vide sua sorella andare avanti, raggiungendo Seiji, ed andare verso casa.

Non sapeva esattamente come e perché i rapporti fra Rachel e Sonnie fossero andati a quel paese.

Non avevano un gran rapporto, da bambine, anzi, erano quasi indifferenti l'una all'altra. Però, alle medie, qualcosa era scattato.

Sonnie aveva raccontato qualche strano pettegolezzo, mettendola in imbarazzo, e Rachel da allora aveva rotto ogni rapporto, e, dotto consiglio di Sarah, le aveva lanciato anche una strana bomba puzzolente nello zaino.

(Caccabombe. Caccabombe ovunque. NdSarah)

-Devi schiacciare quel tasto con l'altoparlante per il viva voce, James.

Conan si voltò, guardando Mei. Era appoggiata ad un muro poco distante da lui, con il cellulare in mano ed un ciuffo di capelli al dito. Aveva uno sguardo dolce, rivolto ovviamente alla persona dall'altro capo. James.

-Lo so... Sono complicati questi aggeggi... Ma tranquillo, imparerai ad usarli.- Si lasciò scappare un sospiro divertito- Ok. Siamo d'accordo allora? Bene, a oggi.

Quando la ragazza alzò lo sguardo, Conan si accorse che lo stava fissando negli occhi, e che si era avvicinato lui a lei.

-Che succede?- Chiese lei, con tono apatico- Vuoi ringraziarmi per il suggerimento?

-Ecco io... Beh... Sì. Come vedi non sono migliorato...

-L'ho notato. La risposta è X, tienilo a mente.

E si allontanò, silenziosa e misteriosa, come sempre.

-ECCOMI CONAN!- Sonnie arrivò come un fulmine, scoccandogli un bacio all'angolo della bocca- Allora non dimenticarti di oggi!

-Oggi? Che c'è oggi?- Chiese confuso lui.

-Giornata di shopping!

"No! Non quello shopping! Non altri trucchi e abiti!"

-Ah... Evviva.- Provò a dire il ragazzo, con tutto l'entusiasmo che provava a far uscire.

***

Fare shopping con Sonnie era una vera tortura.

La ragazza non faceva altro se non comprare. Comprare. Comprare. Ancora comprare.

Inoltre, prendeva solo chili di trucco, e vestiti corti quasi quanto quelle delle prostitute.

E la cosa peggiore, era che chiedeva anche il parere del fidanzato.

Ok che era ricca, ma era insopportabile.

E così, con almeno una ventina di sacchetti, Conan si ritrovò a seguire la sua fidanzata nell'ennesimo centro commerciale.

-Guarda quel top stretto arancione! È un amore!- Esclamò quella.

-Sonnie, è Novembre. Fa freddo.- Sibilò Conan, chiedendosi come facesse la sua ragazza a stare con dei pantaloncini corti, e a mezze maniche, quando lui aveva almeno tre camice ed una felpa sotto il giubbotto.

-Ma come? Non lo sai, bombon? Questi vestiti sono il top! Quelli che si possono mettere solo le star! Ed io sono così mitica! Devo averlo!- Esclamò lei, con la sua voce irritante.

(Ogni riferimento alle bimbeminchia della mia scuola è puramente casuale. NdSarah)

E così, Conan si ritrovò con l'ennesimo pacchetto.

Alla fine, verso metà pomeriggio, passarono davanti ad una libreria.

-Non avevi detto che ti serviva il libro che dovevamo leggere entro due settimane? Quello dell'autore italiano?- Chiese il ragazzo.

Sonnie si voltò a guardarlo, aggiustando gli occhiali di strass.

-Si, ma non ho soldi per comprarlo.

"Ma che cazzo dici?" Pensò Conan, infinitamente grato del fatto che le ragazze non sapessero leggere la mente.

-Te lo compro io, ok?- Disse, sforzandosi di sorridere.

-Ma...

-Niente ma. Forse ti concentri se è un mio regalo, no?- E se la trascinò dentro.

I libri italiani, in una libreria Giapponese erano rarissimi, e così, Conan ci mise un bel po' a trovare il reparto, lasciando Sonnie a scattarsi selfie e a pubblicarli sui classici social network.

"ECCOLO!" Pensò, sollevato, prendendo l'oggetto.

In quel preciso istante, gli squillò il telefono. Era un messaggio, da parte di Sarah.

'Noto che NON HAI COMPRESO ciò che ti ho detto, Tonnan.' Diceva.

Lui stava già per rispondere, ma gli arrivò un altro messaggio:

'Alza lo sguardo.'

A comando, lui lo fece, trovandosi gli occhi verdi di Sarah davanti, che spuntavano da un reparto di saghe fantasy.

-Ma cosa cavolo ci fai li?!- Sbottò lui, dopo essersi ripreso dallo spavento.

-Provo nuovi strumenti di tortura. Secondo te, cosa può fare una fangirl in una libreria?- Rispose lei, ironica.

-Puoi dirmi che c'è?

Sarah alzò lo sguardo, spazientita.

-Ho notato quanto tu e tuo padre siate simili.

-Non.dirlo.

-Ahah, brucia, eh? Ma guarda: lui non si accorgeva che una ragazza bellissima lo amava, e stava con una cosa strana. Poi ci sei tu, nella stessa situazione. E poi ci sono io, che vi devo salvare le squame assieme alle ragazze GIUSTE PER VOI. Siete due tonni. Ah, se vuoi ingelosirti, volevo solo dirti che oggi Mei è uscita con James.

Conan sussultò, sentendosi improvvisamente nervoso.

Mei? James? Usciti insieme? Soli? Un eventuale bacio?

-Apetta... CHE VUOI DIRE?

Ma Sarah era già sparita.

-Hai trovato il libro, Conan? Bene, allora andiamo al cinema!- Sonnie esultò, e tirò Conan per un braccio, ma lui si scansò.

-Scusa, Sonnie- Disse- ma ho bisogno di schiarirmi le idee...

***

Toc.

Toc.

Toc.

Tre fuori campo di fila, nuovo record.

Conan si asciugò il sudore dal volto, stringendo la mazza da baseball, mentre il tramonto dipingeva lo stadio di un rosso malinconico.

Già, il baseball a volte lo aiutava.

Che gli stava succedendo? Perché James doveva essere un ostacolo per lui e Mei? E perché gli importava così tanto?

Toc.

Un'altra palla lanciata in aria.

Il ragazzo attese con pazienza che l'oggetto tornasse a terra con un tonfo sordo, ma niente.

-Sei davvero bravo.

Lui si voltò a guardare Mei. La sciarpa le copriva leggermente la bocca, facendola sembrare completamente indifesa. Teneva stretta la pallina, ma non sorrideva. Però... Non sembrava nemmeno come sempre.

Lei rilanciò la pallina, che Conan prese al volo.

-Grazie del complimento- Disse lui- Come... Come sapevi che ero qui?

-Il baseball. Una tua grande passione. Me ne hai parlato, una volta, ricordi?- Rispose Mei, esendosi sugli spalti- Volevi diventare un ottimo giocatore. Ed ora... Perché no?

-In breve...

-Ho seguito il mio istinto. Ora, fammi vedere qualche tiro, dai.

Conan accennò un sorriso, e, titubante, lanciò una palla, che avrebbe di certo fatto un 'Triplo.

Continuò per almeno mezz'ora, facendo almeno sette 'Triplo', dieci 'Doppio' e tre fuoricampo.

-Sei davvero bravo.- Dichiarò Mei, alzandosi- Ma ora è meglio andare, è buio e sta per scendere troppa umidità. Vieni.

Conan la vide alzarsi, ed aggiustarsi una ciocca di capelli.

-Toglimi una curiosità!- Iniziò lui.

Voleva farlo solamente per non farla allontanare troppo e per guardarlo? Sì. Probabile.

Mei si voltò, e lo osservò.

-Se devo ricordarmi la X, quello non è un risultato che in fondo è incognito?- Chiese il ragazzo.

Mei abbassò lo sguardo, riflettendoci, e poi i suoi occhi riaffondarono in quelli di Conan.

-Si. È così. A volte basta l'incognita. Ma se vuoi, puoi anche trovare un vero e proprio risultato. Ci metterai un po' di più, ma a volte può essere gratificante. - Il suo tono era lo stesso, ma Conan giurò di aver visto un sorriso, lieve, all'angolo della bocca della ragazza.

-Capisco. Grazie.

Lei annuì, e si allontanò.

Conan guardò la Luna, che cominciava ad alzarsi, e sorrise.

Per la prima volta, aveva sentito qualcosa dentro di lui, qualcosa che non aveva mai sentito.

Farfalle nello stomaco, adrenalina...

Sorrise, e fece un ultimo fuoricampo verso il cielo.

Ciaooo! Mi limito ad un commento breve perché sono distrutta.

Ho ancora altre sei verifiche... Quindi ci tenevo a lasciarvi almeno un capitolo prima del mio ritorno... Fra due settimane...
Scusatemi ancora... Vi può consolare il fatto che ho un'altra storia ShinxShiho in mente? O forse ci spaventerete come per dire: Aiuto, non ci libereremo mai di lei? XD
Beh... A fra poco... Se sopravvivo...


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