Albero genealogico
[Conan]
Sua sorella era proprio una deficiente.
Glielo diceva spesso, tanto per ridere: era sempre divertentissimo vedere le guance di Rachel diventare scarlatte, mentre lei restava a fissarti con quegli occhi zaffiro.
Poi, beh, gli insulti erano d'obbligo. Rachel stava diventando una Tsundere peggio di Sarah, anche se la Corvonero si riteneva insuperabile.
Però, lei amava Seiji e Seiji amava lei. Possibile che non se ne accorgesse?
-Certo che tu non dovresti proprio giudicare.
Conan si voltò: era fuori la casa del suo migliore amico, e li davanti c'era il suo peggior nemico.
-Potter.- Sibilò: non si parlavano da quel gesto poco educato da parte sua. Si era goduto quel momento e non voleva certo sfumarlo per darla vinta a James.
-Kudo.- Disse allo stesso tono il ragazzo.
Era incredibile come sembrasse sempre perfetto, anche con la sciarpa rossa e oro appoggiata al collo e la camicia bianca. Conan, guardando il suo maglione verde sotto il giubbino grigio, si sentì un idiota: quel Jace Herondale versione moro naturale era il sogno di ogni ragazza.
Perfino Rachel lo aveva trovato carino.
-Immaginavo che stessi ballando nel tuo ego per avermi battuto, Kudo. Eppure ti preoccupi delle questioni amorose di tua sorella.
Conan fece un passo avanti, arrivando diritto a James: era qualche centimetro più alto del Grifondoro, e questo sembrava un piccolo vantaggio su di lui.
-Non osare entrare nella vita di Rachel, stalle lontana o pagherai il prezzo!- Ringhiò con astio che nemmeno sapeva di poter avere.
"Aspetta!" Si disse "Ma lui cosa... Cosa ne sa di Rachel?"
-Sono molto bravo a leggere nella mente.- Rispose quello con una alzata di spalle- E comunque calmati: la gente penserà che vuoi tradire Mei con un incesto e...
Ma Conan gli era già davanti con uno sguardo tagliente generato da una brillante fusione di quelli dei genitori.
-Non osare rivolgerti a me, a Rachel, Mei o chiunque altro mio amico in questo modo, chiaro?
James lo fissò sbattendo le palpebre, e poi le socchiuse per guadagnare tempo e creare un insulto ad effetto. Quel tipo ne era capace.
Con sorpresa di Conan, invece, James si voltò.
-Non è da tutti battermi, sai? Anzi: è la prima volta che qualcuno arriva così vicino alla riuscita.
Conan ingoiò la saliva pesantemente: cosa voleva dire?
-Ti sto dicendo che quando ti ritroverai con Suzuki, non sarai capace di lasciarla. - James lo osservò con uno sguardo beffardo e divertito.
Kudo tentò di non sussultare.
-Vuoi davvero dirmi che non è così?- Potter scoppiò a ridere- Ben presto, Mei chiederà spiegazioni, e tu dirai sempre che lascerai la sciocca ereditiera alla prima occasione. E lo dirai ancora e ancora e ancora... Fino a che Mei non capirà che tu la stai prendendo in giro e tornerà da chi è capace di capirla: io.
Il ragazzo digrignò i denti: cavoli! Era vero che dire a Sonnie che amava un' altra non sarebbe stato facile, ma Mei? Mei cosa avrebbe pensato di lui?
-È questo il tuo problema- James continuava come se nulla fosse- Tu non capisci Mei. La ferisci, e siete diversi. Lei è capace di affrontare i problemi, invece di scappare; è valorosa e grintosa proprio come la casa a cui è stata assegnata. Tu invece scegli la via più facile. Ti nascondi in un mondo perfetto solo per te. Se qualcuno osa dirti che stai sbagliando deve essere tagliato via dalla tua vita. Sei viscido proprio come una serpe!
-SMETTILA!- Conan si rese conto dopo di aver urlato, e che il suo respiro fosse irregolare. Tremava.
Anche James sembrava stupido dalla sua reazione.
-Cos'hai, Kudo? Come tuo padre, la verità ti fa vedere rosso?- La voce di James era tesa, mentre la faccia aveva abbandonato quel sorrisino fastidioso.
-TU!- Conan ignorò il commento- TU DICI COSÌ, E FORSE SARÀ ANCHE VERO, MA MEI HA FATTO LA SUA SCELTA, E QUESTO TI BRUCIA! TU SEI VIZIATO E NON HAI MAI PERSO, POTTER, MA DEVI ANCHE ACCETTARLO! INVECE TU NON LO FAI! NEI CONFRONTI DI MEI PROVI QUALCOSA DI ANOMALO, INQUIETANTE! LEI TI VUOLE BENE E TU NEI SUOI CONFRONTI SEI POSSESSIVO E VIOLENTO! LEI CERCA DI NON AVERE PAURA DI TE, MA LA SPAVENTI, TU SEI COMPLETAMENTE PAZZO!
A quelle parole, James spalancò gli occhi, e un guizzo poco rassicurante gli passò fra le labbra, ma per il resto era totalmente spiazzato, e leggermente tremante.
Conan sperò solo che, con il suo gesto esasperante, non avesse peggiorato quella situazione che sembrava farsi sempre più pericolosa.
[Sarah]
Vedere Mei ridere e divertirsi, con quell'espressione di beata felicità, le faceva venire in mente sempre un sacco di ricordi.
Si ricordava di lei, di Fred e George, e di quei tempi che stava ancora faticando a ripristinare senza che il dolore la facesse scoppiare a piangere.
Guardarla poi, giocare con i due ragazzi era la cosa più bella del mondo.
Sarah aveva avuto il piccolo Shiro poco dopo una delle tante brutte esperienze che solo il cugino sfigato poteva procurarle. Aveva avuto tanta paura che il bambino non riuscisse a farcela, dopo quello che le era successo. La strega si portò istintivamente la mano su una cicatrice alla schiena, con malinconia. Aveva avuto paura anche per Mei: come avrebbe reagito se avesse avuto un fratellastro? Forse era anche per questo che aveva lottato tanto per sopravvivere. Si meravigliò per quanto poco le importasse o pensasse alla sua sopravvivenza: era così concentrata sui suoi obbiettivi che ci pensava solo dopo.
Improvvisamente qualcosa la fece voltare di scatto: dalla cucina si intravedeva una strana figura... Un gufo.
Sarah, colta alla sprovvista, si allontanò da quella atmosfera di pace e prese la lettera dalla zampa dell'animale: era scritta con un inchiostro verde e scuro, ed era piena di ghirigori.
La Corvonero cercò di mantenere la calma: non era la scrittura di Minerva, la sua prof di Trasfigurazione, e, a meno che Kaito non dovesse andare ad Hogwarts con molto ritardo beccandosi insulti da un milione di fangirl, quella non era una lettera di Hogwarts.
Guardò a chi era indirizzata.
"Alla nostra dolce e cara figlia..."
A quel punto, Sarah ingoiò pesantemente la saliva e spalancò gli occhi, terrorizzata.
[Mei]
Shiro era un amore, come al solito. Aveva i capelli con le punte blu, occhi vispi e furbi di un verde intenso e lo stesso talento di trucchi di magia di Kaito. Mei lo amava come se fosse davvero suo fratello. Era andato ad Hogwarts quell' anno stesso, diventando un neo-Serpeverde. Non era un ragazzino cattivo, tutto il contrario. Era dolce come il pane, piccolo ed indifeso. O almeno, Mei lo vedeva così. Si chiese se anche Conan vedeva Rachel come una bambina bisognosa di protezione. La classica preoccupazione dei fratelli maggiori...
A differenza di James, Conan era capace di tranquillizzarla.
Una mano sulla spalla la fece voltare, e si scontrò contro una zazzera di capelli azzurri. Era una fissa quella, ma l'azzurro era di famiglia.
Il ragazzo le sorrise con fare paterno. Aveva uno sguardo dolce e allo stesso tempo furbo, ma Mei sapeva che poteva sempre contare su di lui. Sulla persona che le era stata più vicina in un momento che lei stessa si era convinta di non poter superare.
-Che c'è, Mei?- Teddy Lupin la osservò attentamente- Mi sembri triste. Eppure ora il peggio è passato.
Shiro corse ad abbracciarla, e lei sentì le piccole braccia intorno al suo minuto seno.
Inginocchiati sul tappeto, con il camino acceso, con la famiglia che lei voleva... Presto sarebbero arrivati anche Conan e Rachel, glielo avevano promesso. Sapeva di non essere legata con il sangue a quella famiglia, ma non era affatto un intusa: lei sarebbe stata Mei Kuroba per sempre, assieme al suo fratellino, i suoi genitori, i suoi amici e Conan...
Notò poi che suo padre si era alzato ed era andato in cucina. Mei lo guardò mettere un braccio sulla spalla di Sarah, e sussurrarle qualcosa. Lei scosse freneticamente la testa.
Mei capì subito che qualcosa non andava, e doveva averlo capito anche Teddy che, dopo aver dato un'occhiata, prese Shiro e lo portò al piano di sopra.
-Che succede?- Chiese la ragazza.
I genitori si voltarono di scatto: Sarah aveva gli occhi rossi e stringeva una lettera in mano.
-È per te... - Sussurrò la strega Corvonero. Le porse la lettera, cercando di ignorare la sua voce salita di una ottava- È una lettera... Una lettera da parte dei tuoi genitori biologici, Mei.
Trauma moment.
Lo so, lo so. Vi ho lasciati con la suspense, non ci sono state scene Racheiji ed io voglio un Simon Lewis portatile perché lo amo. No, sul serio: in tutti i fandom che conosco, lui è il mio personaggio preferito. E lo voglio sposare, ma dettagli.
Kaito: Ehi!
Cooomunque sì: ho un figlio e vi ho fatto qualche spoiler riguardo la ShinxShiho che uscirà quando completerò questa.
Zan zan zan!
Curiosità: FU TEDDY LUPIN CHE PER PRIMO PROVÒ A TROVARE DEI CONTATTI CHE LO CONDUCESSERO A QUALCUNO CHE CONOSCEVA BENE SUA MADRE (TONKS), RAGGIUNGENDO LA SOTTOSCRITTA.
Beh, una tizia che shippa la Malec (io, ma va) vi saluta vi aspetta al prossimo capitolo!!!
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