Prologo
Una delle sensazioni più brutte che si possano provare vivendo è quella di perdere sé stessi.
Succede quando ci concentriamo troppo su qualcuno mettendo il suo bene prima del nostro, quando siamo ossessionati dal voler seguire chi amiamo lasciandoci indietro. Anche quando chiediamo scusa per colpe che non abbiamo perdiamo un po' della nostra autostima o quando diamo troppo peso ai giudizi, crediamo più negli altri che nella nostra persona.
La vita è un viaggio in cui ci perdiamo continuamente, ogni giorno, con l'obbiettivo di doverci ritrovare.
Tutto inizia con le prime amicizie, quando i bambini che vorremmo ci scegliessero non lo fanno.
Con i primi amori, quando chi vorremmo ci amasse neppure ci guarda.
Con la scuola, quando un voto fa troppa differenza o qualche chilogrammo in più ci rende schiavi del nostro corpo.
Con il lavoro che ci estranea dal mondo circostante o i primi vizi che servono a fuggire dalla realtà ma ci tolgono la forza di volontà.
Passiamo così tanto tempo a voler cambiare per piacere ad altri, che non piacciamo più a noi e non ci rendiamo conto che qualcun altro ci amerebbe sicuramente per ciò che siamo davvero. Ma quel qualcuno, arriva sempre troppo tardi.
Così perdiamo noi stessi perdendo anche i nostri ricordi. Momenti che avremmo ricordato con nostalgia vengono sostituiti da rancore, imperfezioni, dalla sofferenza. Giorni che sarebbero stati i migliori della nostra vita diventano i peggiori.
Perché diamo troppo spazio agli altri anche quando non lo meritano, e cresciamo con l'ansia e il fumo delle sigarette nei polmoni invece che della felicità.
Perché ci raccontiamo che non ci importa nulla del giudizio altrui ma cerchiamo sempre di diventare qualcun altro, di cambiare identità.
Come se questo potesse bastare, come se un taglio diverso di capelli o un modo diverso di parlare potesse cancellare il passato o migliorare ciò che verrà.
Ogni peso te lo porti dentro, nell'anima, nascosto. Anche il più leggero, anche il più insignificante; e quello più banale per qualcun altro per noi potrebbe essere il più doloroso.
E allora cosa ci salva? Cosa ci dà la forza di andare avanti, di ritrovarci?
L'amore, forse. Quello di chi amiamo e a sua volta ci ama. Perché è puro, sincero, e sarà sempre pronto a guidarci anche quando non ricordiamo la strada di casa.
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