capitolo 14: "la chiamata del riflesso 1°parte"
Punto di vista di Rossana:
Siamo finalmente arrivati, dopo tante sventure e avventure, nella terza e mistica regione della stanza: "Le cascate di vernice". Il paesaggio è indubbiamente magnifico e ammaliante ma anche molto pericoloso e libero. Il meraviglioso paesaggio posa su un fresco terreno verdeggiante ricoperto da erbe selvatiche e quadrifogli con qualche spruzzo colorato proveniente dai fiori. Ma la cosa più mirabolante e straordinaria in questa magnifica opera della natura, è sopra le nostre teste incredule. Sopra di noi ci sono fluttuanti e liberi da ogni criterio scientifico, dei giganteschi barattoli di vernice pendenti verso il basso da cui fuoriesce leggiadra e continuamente della vernice fresca che sotto di essi crea con molta precisione dei piccoli e brillanti laghi colorati. La vernice all'interno dei barattoli, però, sembra infinita e continua perennemente a cadere come lacrime sul dolce suolo primaverile. Sappiate che le misteriose e libere stagioni che cambiano l'atmosfera del nostro mondo, in questa buffa e grottesca stanza dalle strane apparenze, vanno e vengono secondo la loro volontà trasportate continuamente dal soffiare del vento come fossero morbide nuvole o profumati petali di rosa. Le incredibili e colorate cascate di colore che si creano brillano di una luce intensa grazie agli afosi raggi di sole che rendono il denso liquido colorato ancora più invitante e allegro. Per tutta la misteriosa e ignota Regione dall'aspetto gaio ci sono centinaia di barattoli vaganti che fluttuano leggiadri per aria riversando incautamente il loro contenuto al suolo. Sembra incredibilmente facile attraversare noiosamente la mistica e nostalgica valle dai mille colori, ma sfortunatamente la seconda della luna non attende a celarsi, le apparenze dopotutto ingannano: gli imponenti secchi contengono saldamente all'interno il tremendo liquido sdoppiante, come quello della regione precedente, e queste grandi e pericolose strutture si muovono liberamente ed incautamente nel territorio riversando il loro contenuto sopra ogni luogo che esse sorvolano, come se fossero mantenute da un invisibile filo che le muove lentamente contro la loro volontà. Anche se pericoloso e turbolento il paesaggio è ricco di bellezza e magnificenza con il brillare intenso di quei sgargianti colori e con le fresche ombre scure che proiettano sul suolo gli imponenti contenitori. Si estendono in gran numero anche piccole e basse colline delicate fra il verde della valle che creano i lineamenti di questo colorato volto. Tutto questo strano mondo, questa irruenta realtà e questa magica avventura mi sembrano ai miei occhi ancora parte di un sogno da cui non mi voglio assolutamente svegliare. Ma se tutte queste meraviglie e se tutto ciò fosse un banale e comune sogno, io adesso non avrei mai provato emozioni così vere e intense che ancora adesso rendono inquieto il mio cuore. Ho assaggiato minimamente la proibita libertà che già da tanto tempo arde nel mio petto facendo versare il risultato di quel bruciare. Ma ancora una domanda arguta circonda questa realtà: perché, fra tutte le belle e talentuose ragazze molto più agili di me, sono stata scelta io? Vorrei sapere la risposta quanto no, perché potrei anche rimanerne estremamente delusa. Mi rivelarono già la sincera verità, ma sento che il mio cuore trova quella spiegazione come una triste bugia. Ma per me va bene così, l'importante è esserci. Se non fossi mai entrata in questo esaltante mondo e non avessi mai incontrato i loro strani e indimenticabili abitanti, sarei rimasta per sempre bloccata nell'oblio. Sapete, per passare le mie noiose e spente giornate trascorse nel grigio edificio solitamente, oltre studiare e suonare quando potevo, immaginavo. Immaginavo la mia vita in un altro e lontano luogo ben diverso da quello reale, un luogo dove potevo essere liberamente felice e serena. Il mio ambito mondo immaginario era composto unicamente da una piccola e insignificante stanzetta bianca isolata dal resto del mondo che mi faceva da alloggio. All'interno di essa c'erano soltanto: un piccolo letto fatto con legno di quercia dove mi riposavo raramente e poi c'era una grande scrivania in legno raffinato bianco che primeggiava nella minuscola stanza. Sopra di essa c'erano in bella mostra: i miei quaderni di scuola con i libri scolastici, un computer portatile più tosto piccolo e tantissimi fogli da disegno con allegate delle matite. Accanto alla mia adorata ed inespressiva scrivania bianca c'era una piccola libreria alta quanto una gamba del tavolo. In essa erano custoditi i miei libri e le mie matite utilizzate per le mie amate attività pomeridiane. Ma la cosa più bella e più amata dalla sottoscritta si trovava all'esterno della solitaria stanza. La candida stanza aveva come pareti delle grandi e trasparenti finestre limpide che la separavano anche se di poco dall'esterno creando anche le vie d'accesso. La mistica stanza posava indisturbata su di un giardino di ciliegi in fiore che spargevano i loro profumati petali rosa per tutta la campagna. Il prato era tappezzato interamente da piccoli fiori rosa e da dell'erbetta del medesimo colore mentre nel bel mezzo della foresta incantata c'era nascosto un grande ed incantevole pianoforte bianco a coda. Era palesemente identico a quel nostalgico strumento ormai scomparso mentre da solo creava magicamente una dolce melodia che ti attraeva ad esso come le piume ammalianti di un superbo pavone reale. Mentre suonavi comodamente con quel pianoforte in quella antica foresta fantastica, era come se volassi e viaggiassi in luoghi sconosciuti al'uomo o come se ripercorressi un cammino già stato segnato. Quando arrivava fredda la notte, in quel posto tristemente immaginario, cambiava totalmente il paesaggio diventando il luogo in cui puoi liberamente piangere e ricordare. Fuori da quella piccola ed improvvisata baita notturna i ciliegi diventavano, sotto i tuoi occhi, dei lunghi e brillanti salici piangenti da cui cadevano delle fresche gocce di rugiada mentre le piantine radicate lievemente al suolo diventavano spezie profumate ed erba selvatica. Ma la cosa più stupefacente di questo tramutato paesaggio era un misterioso lago d'acqua dolce che appariva improvvisamente dal nulla che giaceva al centro del panorama, ricoperto da rosee ninfee luminose. All'interno della limpida acqua cristallina nuotavano indisturbati un branco di rari pesci bianchi che creavano con le loro dure squame riflessi di luce lunare proiettandoli sul suolo. Il nostalgico strumento si trovava sempre nel solito posto nascosto ma produceva , invece , una melodia lenta e triste che riportava la memoria in tempi passati e ormai dimenticati. In quel posto mi sentivo al sicuro e mi sento ancora oggi felice e protetta, libera da ogni viscida preoccupazione vivendo una vita felicemente monotona. Ma anche se in quel luogo puoi sentirti incredibilmente libera, bisogna ricordarsi tristemente che non è reale. All'inizio anche io provavo rancore e disgusto per questa realtà corrotta e pietosa, ma poi grazie a delle piccole accortezze inaspettate puoi imparare mille cose e apprezzare anche ciò che amaramente disprezzi. Grazie a due persone molto singolari ho imparato a conoscere e ad apprezzare la realtà, quelle due persone mi hanno condotto qui in questo magico luogo distraendomi dalla mia personale visione della realtà. Loro sono due persone incredibilmente speciali per me che aiuterò in tutti i modi cercando di fare il possibile per renderli felici. Grazie ai loro incoraggianti e veritieri sorrisi e alle loro dolci gesta mi hanno fatto provare un infinità di emozioni che hanno travolto e scombussolato la mia vita: hanno fatto ribattere il mio cuore ormai abbattuto; mi hanno ridato coraggio e fiducia in me stessa; hanno reso il mio carattere più disponibile e vispo; hanno reso me la persona più amata del mondo. Ma ancora sento quell'arrugginito pugnale conficcarsi ancora più profondamente nel mio cuore come per ricordarmi ingiustamente che la libertà per me è un sogno irraggiungibile. Ormai è questo il mio destino fino all'atteso e sognato momento in cui io verrò allegramente portata via da quella grigia prigione.
Tornando alla realtà e tralasciando così i pensieri che mi farfugliano per la testa, è già da due perenne ore che camminiamo senza sosta fino a che il sole non incomincia monotonamente a calare portando via con se la calda luce. Insieme decidiamo intelligentemente di riposarci e di montare le tende velocemente per evitare di essere inaspettatamente travolti da una improvvisa cascata di colore. Fortunatamente le nostre tende sono impermeabili e quindi , anche se bagnate, non si divideranno in due come succederebbe ad un umano qualsiasi. Dopo aver montato velocemente ogni singola tenda e dopo aver velocemente mangiato della sana e fresca frutta per cena, entriamo assonnati nelle nostre confortevoli casette mobili. Io però non ho per niente sonno e non voglio dormire, sono troppo agitata per dormire. Mi preparo ,come ogni monotona volta, lentamente il sacco a pelo, sperando di addormentarmi per la lentezza, e accendo la mia piccola lampada portatile chiedendo gentilmente alla lucciola italiana , perché ella riesce stranamente a parlare l'italiano, di mettere una luce soffusa. Sappiate che sono riuscita a procurarmi di nascosto un piccolo quaderno rosso portatile che uso per scrivere dettagliatamente le mie memorie e parlare sinceramente dei miei sentimenti in libertà, così da grande potrò ricordarmi delle mie avventure indimenticabili. Prendo dalla tasca esterna dello zaino, una rigida penna nera che uso per scrivere in completa tranquillità. Incomincio a scrivere instancabilmente esprimendo i miei dubbi e sentimenti narrando tutto ciò che mi assale alla me futura:
"Cara Me futura, qui il tempo scorre velocemente mentre penso e ripenso in tranquillità. Se ti stai sforzando di ricordare a cosa pensavi di tanto segreto in questo frenetico giorno, lascia perdere te lo dico io. Sto pensando alle ragioni della loro scelta ,hanno scelto me quei due idioti per qualche motivo ignoto. Anzi, il motivo della loro scelta me lo hanno svelato, ma io dubito ancora della loro decisione. Io , dopotutto, sono un semplice e noioso topo di biblioteca con degli occhiali che mi coprono quasi totalmente il viso, un grottesco apparecchio che ormai ho tolto definitivamente ed un fisico delicato ma leggermente robusto. Ora forse sono un po più attiva e presente ma ancora dubito sulla loro scelta. Sono grata a loro per la magnifica opportunità che mi hanno gentilmente donato, ma vorrei sapere il motivo sincero. Sai cara Me , tu forse non lo ricordi ma da poco tempo ormai, un ragazzo per me molto speciale se ne è andato via per sempre da me, ma sai ormai non ci do più tanto peso. Aspetterò pazientemente qualcun altro che faccia ribattere in quel modo furente e accogliente il mio cuore. Per il momento voglio pensare soltanto a come combattere le avversità che incontrerò e a come diventare ancora più coraggiosa. Spero che tu stia bene mia cara, spero di diventare presto te. Tanti baci dalla tua Te passata."
Dopo aver finito di scrivere sinceramente quella lettera destinata a me stessa , ripongo delicatamente il mio materiale da scribacchina sopra di me dietro al cuscino. Dato che non voglio ancora incontrare Morfeo, mi avvolgo completamente nelle calde coperte pensando e ripensando a cose senza senso e concretamente impossibili come una trota con la gonna che balla con l'esca o ad un gufo a testa in giù con le ali sulle orecchie. Quando è notte mi passano per la mente le cose più strane e improbabili. Mentre rimango immersa nei miei bizzarri pensieri da malata mentale, un essere pericolosamente sconosciuto apparso misteriosamente dall'ombra della tenda, mi tira vorace a se da un piede. La paura e la rabbia entrano in me e primeggiano in questo fatale momento dando involontariamente un sonoro calcio alla bestia perversa. Dopo aver sentito la presa del mio nemico invisibile indebolirsi sul mio piede mi dirigo arrabbiata verso la creatura meschina. Quando sto per colpirlo\a con la mia penna mi accorgo che esso\a non c'è, e non c'è nemmeno dietro di me ed all'interno della tenda. Sarà stato un normale accenno di sonno o una noiosa allucinazione, ho proprio bisogno di una sana e rinfrescante dormita. Con ancora il dubbio per la testa mi butto di peso sopra il sacco a pelo, coprendomi interamente con la coperta cercando di chiudere finalmente gli occhi.
???- " Uffa, se ti addormenti mi annoio. Volevo parlare con te." questa voce così dolce, fresca, attraente e fastidiosa può provenire soltanto da un essere vivente.
Io- " Neko, che vuoi a questo'ora della notte? " dico ciò con voce scocciata e stanca.
Neko- " Io volevo stare da solo con te, in quella minuscola tenda non ci entro. Per favore fammi restare qui questa notte così magari....." dice ciò con una voce attraente avvicinandosi sempre di più a me.
Io- " Scordatelo, ora torna nella tua tenda e lasciami dorm-" ma ad un certo punto interrompe la mia frase di rimprovero un suono sordo simile a quando, durante una tempesta, senti una goccia cadere di colpo sopra la superficie del tuo ombrello. Ciò vuol dire che sopra le nostre teste c'è stata un'imprevista cascata di colore sdoppiante passeggera che ha bagnato interamente l'ingresso della tenda e tutta la superficie esterna. Quando entrambi capiamo la catastrofica situazione egli si gira lentamente verso di me e mi mostra un ghigno malizioso e divertito per poi iniziare a ridere trasportato dalla'ironia della stramba situazione. Anche io non posso fare a meno di ridere. Iniziamo entrambi a ridere di gusto per poi fermarci lentamente per riprendere fiato. Io adoro la sua risata, così cristallina e allegra mentre si scompiglia in preda all'allegria i capelli già arruffati e la frangetta che gli copre la fronte. Mi piace davvero tanto il suo aspetto così bello ma ancor di più apprezzo il suo modo di essere così spontaneo e ribelle ma allo stesso tempo gentile e dolce. Se volessi un principe da sognare e da amare sceglierei lui, ma io sinceramente non voglio scegliere e voglio attendere ciò che confermerà la mia scelta.
Neko- " Bhe allora la signorina mi permette di restare a farle compagnia questa notte?"
Io- " Dato che non voglio essere così crudele ti permetto di restare qui con me, a un metro di distanza dalla sottoscritta. "
Neko- " Uffa come sei noiosa te lo prometto coniglietta, visto che sei tu a chiedermelo ( occhiolino e sorrisetto )." sinceramente spero che tenga le mani a posto questa notte altrimenti sarò costretta a legarlo come un salame. Ci alziamo entrambi dal pavimento e prepariamo velocemente il sacco a pelo allargandolo e aprendolo interamente in modo tale da farci stendere anche il gatto randagio. Prendo velocemente dal mio zaino una coperta molto lunga e larga da dividere tra noi e, dato che il signorino non ha alzato un dito per aiutarmi stendendosi comodamente sul mio letto, gli lancio scherzosamente addosso la coperta e un cuscino. Dopo di che egli velocemente ghignando si vendica ridendo lanciandomi a sua volta uno di essi. Ormai è iniziata una lunga e divertente battaglia di cuscini divertente ed indimenticabile, la prima della mia vita. Sono in momenti come questi in cui vorresti che l'avaro tempo si fermasse per continuare perennemente a ridere e a scherzare in questo modo così giocoso e sincero. Ma come ogni gioco e scherzo, prima o poi esso ha una triste e sconsolata fine. Dopo aver giocato un po insieme , come due infantili bambini dell'asilo, ci gettiamo tra le coperte spensierati rilassandoci un po. Ma ad un certo punto sento il rumore di pagine sfogliate e l'odore di carta fresca. Mi alzo subito dalla mia tranquilla posizione giusto in tempo per notare la terribile catastrofe imminente che colpisce violentemente la mia povera dignità. Quel grande maleducato di Neko sta leggendo tranquillamente e divertito il mio diario mettendosi a gambe incrociate sulla sua parte di stanza. Leggo nei suoi occhi l'imbarazzo, la voglia di ridere di me ma anche la voglia di conoscere meglio i particolari sulla mia vita. Egli ormai si accorge della mia presenza mostrandomi un sorriso divertito mischiato ad un ghigno mentre vede il rossore sul mio viso.
Neko- " E così tu hai un diario segreto come le femminucce, certo che sei proprio strana. Scrivi tutto ciò che provi e che hai passato come fosse un diario da dare ai nipotini. Ma sai grazie a questo finalmente posso capire come ti senti così da stringerti ancora di più a me. Se raccolgo qualche notizia su di te che non conosco credo di poter riuscire a capirti meglio e anche a consolarti e a trattati con dolcezza.( sorriso angelico) Ma la cosa che mi interessa maggiormente è scoprire ciò che pensi di noi ( ghigno malvagio )." dice ciò sfogliando ancora più velocemente le pagine.
Non posso lasciare che lui guardi quelle grottesche pagine private. Ho dedicato tre pagine ai miei due colleghi descrivendoli e parlando di loro narrando sinceramente anche i miei sentimenti nei loro confronti. Se lui guarda quelle dannate pagine sono morta, defunta e sepolta. Mentre egli continua entusiasta e indisturbato a sfogliare il libro della discordia alla ricerca del suo obbiettivo io mi avvicino a lui e cerco velocemente di toglierlo dalle sue mani fin troppo veloci e rapide. Ad un certo punto egli, divertito e ansioso, mi prende da un braccio e mi tira a se chiudendomi in un forte abbraccio con una sola mano, in modo tale da leggere in santa pace. Cerco di liberarmi da quella affettuosa presa ma ogni volta che mi muovo in preda all'ira egli fa un sorriso divertito e continua il suo lavoro.
Neko- " Trovato finalmente! Il mio personale capitolo. Allora leggiamo:
<il mio caro amico Neko è la persona che mi ha aiutato e salvato da quell'inferno. Sento di potermi fidare di lui anche se come soggetto è un po inaffidabile.. ^io sono perfettamente affidabile^.... ma credo proprio che mi piaccia. Sai, forse tu non lo ricordi nei minimi particolari, lui è un tesoro: è pieno di vita, carattere, sa essere gentile quanto dispettoso, adoro il suo sorriso, i suoi occhi sono stupendi. Io amo i suoi occhi, il colore non è importante, io vedo in essi la luce che dimora al loro interno. Sono come due diamanti illuminati dal sole che brillano intensi di una luce propria. In più quello sciocco, è molto molto carino. Non ho mai visto un ragazzo più carino e affascinate di lui: i suoi capelli dorati mi ricordano il sole e la sua faccia è cosi delicata e femminile che lo fa sembrare un modello. Anche il suo stile non è per niente male, lo rispecchia perfettamente. Mi piace molto di più però il suo carattere: così solare, così coraggioso, così impertinente, impassibile e delicato come un filo, ribelle, gentile, dispettoso, affascinante, impavido, superbo, dolce, divertente, eroico, amabile.......è come un tesoro prezioso, fatto di pregi e di difetti che si trasformano in cristalli. Vorrei essere come lui sinceramente, così allegro e sincero. Di persone come lui c'è ne sono poche e devo cercare di proteggerlo. Io lo difenderò da qualsiasi nemico. Non voglio perderlo, lui è la mia guida la mia luce personale.>"
Quando ha finito finalmente di leggere la pagina dedicata a se stesso ad alta voce, sento le guance andarmi a fuoco e il fiato farsi più affannato. Sento solo il cuore che mi batte furente, ora lui ha scoperto tutto. Cosa faccio per giustificarmi, e cosa farà lui ora? Mentre sento salire in me l'ansia sento una sonora e divertita risata provenire dal ragazzo che mi ha totalmente bloccata tra le sue braccia. Sento ancora più forte la mia dignità andare in frantumi accompagnata dal mio orgoglio. Rompe la sua risata una sua affermazione improvvisa:
Neko- " Questo dovrei essere io a dirlo, ahahaha. Tu sei il mio tesoro non il contrario." quando finisce di parlare e di ridere allegramente e sonoramente inizia lentamente ad accarezzarmi dolcemente la testa mentre mi stringe più forte a se posando il mio diario delicatamente a terra vicino a se. Riesco a sentire come ogni frizzante volta il suo fresco ed inebriante profumo alla menta e anche la sua calda mano passare delicata come piuma tra i miei capelli. Posso sentire leggermente anche il suono del suo cuore che scalpita dall'emozione e anche da un altro misterioso sentimento. Il mio cuore invece si è fermato drasticamente per la tensione e per l'attesa di un suo atroce o morbido commento.
Neko- " Sai non pensavo che trovassi la mia presenza piacevole. Io ti ho sempre trovata speciale e se te lo stai ancora chiedendo, ti ho scelta io. Ti ho scelta per la tua introvabile aura e per la tua voglia di vivere freneticamente il domani. Mi pare di avertelo già detto ,no? Mi piaci davvero tantissimo principessa e non dubitare delle tue adorabili qualità." dice questa frase direttamente nel mio orecchio con una voce così seducente e così calma tale da scaraventarmi involontariamente lontana da lui. Lui rimane per pochi secondi paralizzato e sorpreso dal mio involontario gesto sgarbato ma subito dopo vedo scolpirsi lentamente uno dei suoi soliti ghigni maliziosi sul viso mentre mi guarda con occhi da felino predatore. Io , alla vista diretta di quello sguardo così deciso e bellicoso, mi avvicino velocemente alla parete dietro di me per rimanere preda di quello sguardo illuminato dall'istinto animale. Di solito reagirei in maniera brutale a questo tipo di affronto ma in quegli occhi da carnivoro cosi ammalianti e reattivi mi sento, in confronto, un agnellino indifeso. Non posso muovermi, posso soltanto arrossire violentemente alla vista di questo ragazzo così dannatamente seducente e battagliero. Sono totalmente in preda all'atroce imbarazzo a causa di quel diario maledetto e di questa sua aura famelica. Inizia a gattonare repentino e lentamente verso di me che mi trovo solamente a cinque metri di distanza da lui. Sapete, per passare il tempo nell'attesa di un risveglio del bel addormentato, mi mettevo annoiata ad allargare la mia tenda con della stoffa trovata in una fossa nel labirinto pensando che un po di spazio in più sarebbe stato comodo. Adesso posso essere grata a me stessa e al mio istinto femminile. Mentre egli gattona lentamente con passo felpato verso di me facendo degli intervalli costanti per vedere soddisfatto le mie reazioni imbarazzate, io mi sento come instabile, in bilico.
Neko- " Che ne dici se ti faccio delle domande per ammazzare il tempo? Primo: sono davvero così inaffidabile?" dice ciò fermandosi un attimo in attesa della risposta.
io- " si lo sei...." dico vedendo il ragazzo gattonare in avanti di un passo. Credo di aver capito il suo gioco, e non mi piace ciò che succederà.
Neko- " Sono gentile, secondo te?" si ferma.
io- " si infondo...." riparte.
Neko- " Sono così divertente per te?" si frema.
io- " la maggior parte delle volte..." riparte.
Neko- " Sono davvero coraggioso come dici tu?" si ferma.
io- " anche se dall'esterno non sembra, si....." riparte.
Neko- " Sono davvero così amabile?" si ferma.
io- " ora che ci penso....no." riparte con un sorriso nettamente divertito. Ormai mi sta raggiungendo ,manca pochissimo. Il mio cuore fa le capriole mentre quei due occhi animali si fanno sempre più vicini. Stando alla distanza tra noi mancano solo cinque domande alla fine.
Neko- " Sono davvero così affascinante, misterioso, come dire seducente?" si ferma.
io- " avvolte, solo quando fai così ( divento rossa)...." riparte con un ghigno.
Neko- " Sono davvero così dolce?" si ferma.
io- " solo quando vuoi...." riparte felice.
Neko- "Sono veramente così dispettoso?" si ferma con un ghigno divertito.
io- " moltissimo...." dico io in preda all'imbarazzo. Egli riparte alla carica ed è davvero vicinissimo, la sua faccia divertita è a cinque centimetri di distanza dalla mia mentre egli mi cinge la vita e mi tira a se incurvandomi la schiena data la sua altezza anche se in ginocchio.
Neko- " Sono davvero così bello, o forse è solo una bugia?" dice ciò con una voce dannatamente passionale facendo avvicinare di poco il mio corpo al suo. Ormai sono totalmente soggiogata dal suo modo di fare e dalle sue parole calde che mi sussurra nell'orecchi facendolo arrossire e tremare.
io- " per tua fortuna si, sei un bell'idiota narcisista...." dico ciò suscitando un suo sorriso soddisfatto e divertito. Egli mi prende il mento con la mano e mi fa alzare involontariamente lo sguardo verso i suoi occhi sinceri, mentre ormai sono bloccata da lui. Il mio corpo instabile a causa della strana posizione viene sostenuto dalla sua mano sinistra che mi cinge i fianchi mentre l'altra mi prende la testa avvicinandola alla sua. Io sono costretta ad attaccarmi al suo corpo per evitare di fare una brutta fine. Cosa ci sarà nella mente corrotta e disordinata di questo ragazzo? non lo sapremo mai. Ormai le nostre facce sono così vicine che posso sentire il suo respiro alla menta così fresco ed elettrizzante che ti spinge a volerlo assaggiare. Ormai il mio cervello e fuso e il mio cuore è esploso in mille pezzi a causa dell' eccessivo battito. Non posto staccare gli occhi dai suoi, non ci riesco, sento solo il mio viso diventare più caldo e le mie mani tremare.
Neko- " Ultima domanda, io ti piaccio?" dice ciò nel mio orecchio per poi avvicinarsi di più a me. Manca pochissimo al disastro imminente e io non so che fare. Mentre aspetta una risposta continua ad accorciare le distanze ed a stringermi più a se. Basta io non voglio, non adesso non ancora. Forse un giorno ma non oggi, non sono ancora pronta e poi avevo deciso con me stessa di evitare di parlare d'amore per un certo periodo. Non voglio, devo fare qualcosa. Con la poca lucidità e con la poca forza che ho, tendo le mani in avanti costringendo il ragazzo a mollare la presa e a distanziarsi da me mentre cerco di riprendermi da quello che è appena successo.
io- " Non sono ancora pronta per parlare di questo argomento e sono soltanto confusa quindi, cerchiamo di evitare di parlarne." dico ciò in preda all'imbarazzo. Il ragazzo abbassa lentamente lo sguardo in maniera cupa e si alza velocemente dalla sua postazione per dirigersi sopra la sua parte di letto. Ha lo sguardo abbassato e gli occhi spenti, come se in questo momento non fosse in se. Sono di nuovo io la causa di tutto questo, è sempre colpa mia. Dovrei cercare di risollevargli il morale ma come? mi avvicino lentamente a lui e mi abbasso leggermente per cercare di mettergli dolcemente una mano sulla testa , ma il mio intento viene fermato da una sua mossa improvvisa che mi sconvolge totalmente. Egli intercetta il mio braccio e lo prende velocemente per poi tirarlo verso di se facendomi avvicinare. Poi impavido, mi blocca entrambe le mani e mi fa stendere violentemente sul letto controvoglia. Dopo di che mette le sue mani con sotto le mie vicino alla mia testa bloccandomi gli arti superiori. Cerco di tirargli un calcio per liberarmi dalla sua indicibile presa, ma egli blocca velocemente le mie gambe con le sue. Il mio cuore batte all'impazzata mentre sento la mente sciogliersi e le guance bruciare come fuoco in un camino durante il freddo inverno. Cosa faccio? io non voglio che succeda questo. Non sono pronta e poi, perché lui deve sempre comportarsi così? anche se a me non dispiace più di tanto. Egli improvvisamente alza finalmente lo sguardo e mi guarda attentamente avvicinando il suo viso al mio tremante. Ho paura di ciò che succederà, non voglio guardare. Chiudo velocemente gli occhi in preda alla paura sentendo stranamente la presa del molestatore indebolirsi gradualmente. Quando riapro finalmente gli occhi spaventati sento le felici e divertite risate del ragazzino che echeggiano a gran volume nella stanza. Egli si sposta lentamente da sopra di me per sedersi accanto alla sottoscritta continuando a ridere.
Neko- " Scusami Rossana ma volevo solo vendicarmi un pochino. Adoro la tua reazione spaventata quando pensi che io stia per-hahahah. Non c'è la faccio, non riesco a smettere. Eppure e strano sai, io non farei mai qualcosa che non ti piace o che ti rende triste. Sono felicissimo oggi, dopo tutte quelle cose belle che hai scritto sul mio conto speravo che ricambiassi del tutto i miei sentimenti. Ma vedo che sei ancora perplessa ma per me va bene così, aspetterei anche tutta la vita sapendo di avere una possibilità. Buonanotte. " dice ciò buttandosi violentemente sul letto ed addormentandosi di colpo. Certo che prima o poi dovrò prendere una decisione, c'è anche Angelo. Io non so che via prendere, so solo che voglio combattere con ferocia e coraggio. Non ho tempo per l'amore, eppure sono continuamente circondata e legata da esso. Anche il mio cuore ormai è soggiogato da quella scia indelebile, io riuscirò a possedere l'amore quando risolverò i miei incredibili dubbi e quando sarò abbastanza forte da proteggere la persona che amerò. Per il momento sono felice così, circondata da due inetti dolci, affascinanti e coraggiosi che mi riempiono d'affetto e che mi proteggono. Io però non sono la solita ragazzina indifesa delle storie d'amore, io sono un guerriero.
Mi addormento lentamente affidandomi completamente a Morfeo una volta per tutte. La mattina dopo mi sveglio irrequieta e un po stordita sentendo immediatamente il dolce ed invitante profumo di torta alle fragole provenire dall'esterno della casetta. Mi dirigo affamata all'esterno in tutta sicurezza dato che la vernice fuori si è asciugata completamente e quindi non corro inutili rischi. All'esterno mi attende sopra un piatto d'argento, la torta più invitante che io abbia mai visto. E' una grottesca crostata alle fragole appena sfornata che poggia sopra un desolato ceppo di legno. Seduti ai bordi del quasi tavolo ci sono i miei due colleghi già vestiti con i loro consueti vestiti, mentre io invece mi reco all'esterno con un paio di pantaloncini cortissimi e una canottiera scollata che scopre interamente la pancia e le spalle facendo intravedere l'intimo. Io solitamente indosso pigiami decisamente più sobri ma ieri sera ,quando il signorino si fu addormentato, mi recai vicino allo zaino per recuperare il vestiario ma all'interno di esso i pigiami che avevo erano già stati usati e quindi erano quassi da lavare finché non mi accorsi di un piccolo pigiama inutilizzato in fondo alla borsa. Senza pensarci minimamente ho indossato quegli indumenti ed interamente assonata mi sono addormentata sul letto. I due ragazzi appena notano il modo inetto in cui sono vestita oggi arrossiscono violentemente, ma sinceramente io sono concentrata unicamente sull'invitante dessert davanti ai miei affamati occhi. Mi siedo incantata fra i due ragazzi degustando vorace una fetta del dolce, mentre i due ragazzi continuano a guardarmi ad intervalli arrossendo. Il sapore del dolce è inebriante e soave che si espande velocemente nella bocca, come il suono di una dolce melodia, da cui a volte escono gemiti di piacere che fanno arrossire ancora di più i due giovani, anche se non ho capito la ragione di questo loro atteggiamento inconsueto. Avvolte mi lecco soggiogata le labbra cercando di sentire di nuovo quel sapore così avvolgente oppure mi lecco le dita unte di marmellata di fragole e menta da quel che ho capito. Ogni volta che faccio ciò vedo i due voltarsi dall'altra parte immensamente arrossati e imbarazzati mentre mi guardano attratti, chi sa perché, forse avrò della marmellata tra i capelli? Inizia a soffiare il vento facendomi starnutire e facendomi lievemente tremare dal freddo ma sembra che uno dei due si sia accorto del freddo leggero che provo. Angelo mi cede velocemente la sua giacca coprendomi delicatamente le spalle mostrandomi un meraviglioso e solare sorriso. Adoro la gentilezza e l'altruismo di questo ragazzo che mi legano con il verde dei suoi occhi al suo sorriso magnetico.
Dopo aver fatto una sostanziosa colazione e dopo aver indossato finalmente degli abiti più caldi e sobri ci dirigiamo, armati di impermeabili ombrelli, verso la via centrale che ci porterà nella prossima Regione sani e salvi senza alcuna difficoltà. Mentre ridiamo e scherziamo allegramente correndo lungo la via sicura, blocca il nostro cammino felice una catastrofe terribile. Al centro della strada a quindici metri di distanza da noi ci sono insanguinati e isolati dei cadaveri moribondi di due poveri bambini. Io rimango paralizzata alla vista, anche se lontano, del sangue che sgorga furente dalle centinaia di ferite mortali sul corpo stremato delle anonime vittime. I miei due coraggiosi compagni corrono velocemente a soccorrere i due ragazzini ignoti finché un urlo stridulo e spaventato viene da uno dei miei due poveri complici. Non posso perdere tempo, devo aiutarli. Prendo la mia arma e un kit di pronto soccorso ed inizio a correre il più velocemente possibile verso i corpi delle persone. Qualunque cosa sia successa io cercherò di fare il possibile per aiutare e per essere di un qualche appoggio. Forza!!......
Chi sono i due ragazzini misteriosi? Perché sono in quello stato? Di chi è quel grido? Cosa succederà ? Lo scoprierte nella seconda parte di questo capitolo.
Spazio autrice:
Ciao a tutti da Neko-chan.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo. La seconda parte spero di pubblicarla il prima possibile perché fra un po inizierà la scuola quindi cercherò anche in quel periodo di fare due capitoli al mese . Mi devo ancora organizzare e spero tanto che vi sia piaciuto. Mi raccomando continuate a leggere e a votare se vi va. Ci vediamo alla prossima cari lettori.
Baci Neko-chan
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