night

Sono le 12:00 AM, orario abbastanza insolito per un aggiornamento. Credo.

In questo momento sono nel mio letto a fare esattamente tutt'altro che dormire, i pensieri sono parecchi e mi tormentano come sempre.

Sono passati esattamente due mesi e sette giorni da quando è successo.
È  successo in fretta, in modo talmente rapido da far male e da lasciare increduli. È assurdo come la morte possa agire così inaspettatamente, ed è ancor più assurdo dover arrendersi all'idea che sì, un giorno si porterà via anche noi.

Ma è il ciclo della vita, e ogni inizio è destinato a finire.

E tu, chissà dove sei ora, tu eri indubbiamente l'essere vivente più bello che ci fosse mai stato nella mia esistenza.
È assurdo dirlo, ma sì, è così.
Ti consideravo un fratellino, siamo cresciuti insieme. Mi hai vista piangere e la sola tua presenza era in grado di strapparmi dei sorrisi. Mi hai sentita urlare, e chissà cosa avrai mai pensato.

Perché tu non eri soltanto un cane, per me eri un umano: ti mancava solo la parola.
Ricordo quando io imitavo il tuo ululare e tu rispondevi scodinzolando, mentre mamma e papà ridevano e mi chiedevano di smetterla.
Ricordo quando ti mettevi su due zampe “come i suricati”, e poi ti porgevo una mano, tu ci poggiavi la tua zampa marroncina sopra. 
Ricordo quando in cortile ti aggrappavi alle mie gambe, io ti stringevo una zampa e tu facevi qualche passo. Mamma ha sempre sostenuto che tu fossi un animale da circo, un piccolo equilibrista.
E poi, indimenticabile, il giorno in cui ti abbiamo trovato per caso dentro il giardino. Io ti avevo visto per prima, mi ero messa a correre in quella calda domenica di maggio, avevo meno di dieci anni. Ti avevo preso in braccio e Bianca mi si era affiancata, annusandoti con circospezione. Le facce di mamma, papà, nonna e nonno: sbalordite. Poi sorridenti.

È incredibile come le cose più semplici possano entrare nell'animo di qualcuno e restarci, scritte col pennarello indelebile a caratteri cubitali, indimenticabili.

Semplici, fantastiche, piccole esperienze che segnano una vita intera.

Paco, tu eri esattamente questo, e non mi stancherò mai di ripetere a me stessa che tu eri un umano a tutti gli effetti nei limiti di un cane. Ma giuro, se avessi avuto la parola non ti sarebbe mancato più nulla. Ma eri già perfetto così, e non si poteva chiedere di meglio.
In questo istante sono le 12:27 AM, sono paragonabile a una fontana, ma non m'importa.
Volevo ringraziarti, l'ho fatto.
Ora, mentre scrivo, sto anche sorridendo ricordandoti, ma è comunque orribile accettare la cruda realtà della tua scomparsa.
Quella maledetta malattia, chissà da dove è venuta. E come è arrivata se n'è andata, portandoti via con sé.

Mi hai lasciato un vuoto dentro, la tua scomparsa è stata così improvvisa da risultare un incubo.
Ma quel vuoto è in realtà pieno, pieno dei ricordi che condivido con te.

Scusate per questo aggiornamento, chissà se l'avrete letto..sono le 12:26, dalle 11:30 sono a letto e stavo solo guardando il soffitto pensando a ciò che ho scritto sopra. Avevo bisogno di sfogarmi, e se ho chiamato questa cosa “My holy diary”..beh, il motivo c'è, anche se di “holy” non c'è un cazzo ma dettagli c:

Beh..buonanotte :3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top