Natale inaspettato
A me il Natale è sempre piaciuto: fare l'albero, comprare i regali, stare con la famiglia tutta unita, vedere mia nonna ma soprattutto le luci per le strade. Rossi,verdi,argento,oro... di qualsiasi colore siano. Le luci per le strade, le luci distribuite nei giardini delle case. Se le vedi brillano come stelle e illuminano gli occhi, hanno questo potere. Ti riscaldano il cuore e gli addobbi ti fanno tornare bambina. Mille ricordi, mille emozioni..beh il Natale è la festa migliore dell'anno perchè e capace di farci mettere da parte i pensieri e a riscaldare il nostro cuore. Questo è il motivo per il quale amo il Natale fin quando ero bambina ed è l'unica festa che vivo veramente. Anche perchè passando molto tempo con la famiglia, sto con Emma e si sa le bambine hanno il vero spirito del Natale perchè loro credono in qualcosa che non sono certi che esista, non hanno prove ma questa cosa incognita illumina i loro cuori e sono talmente felici che con un semplice sorriso o abbraccio riescono ad illuminare i cuori degli altri.
Io, mamma ed Emma ci fermiamo in un negozio di abbigliamento per trovare i regali giusti da fare alle mie due cugine Sophie e Julie, mia zia Sandy e mia nonna.
Mio padre, invece, è entrato in un nogozio di elettrodomestici per accordarsi sui laptop da vendere. Anche i giorni festivi lavora. Anche a Natale gli capita di lavorare questo è l'unico difetto dell'essere un super miliardario...
Emma prende un peluche, una renna gigante e l'abbraccia. Amo vederla così felice.
"Sei tenerissima Em!" esclamo
"Siii" dice stringendo sempre più forte quel povero peluche, se fosse un essere umano sarebbe già morto.
"Ragazze,vi ricordo che siamo venute per fare regali non per comprare cose per noi!"dice mamma
"Mamma, me lo compri? ti prego!" esclama Emma
"No..posalo" risponde mamma
"Ti prego!!!ti prego!!!!ti prego!!!lo voglio!!!" la supplica Emma
"Okey..." cede mamma ed Emma corre ad abbracciarla urlando entusiasta "Evviva!!!Evviva!!"
Le negozianti ci fissano e poi si scambiano sguardi ammiccando come per dire "queste bambine devono essere super viziate". Odio i pregiudizi ma non rispondo a quegli sguardi sennò mi abbasserei ai loro livelli.
Vedo un portafoglio color blu notte ricoperto da brillantini. Un regalo trovato penso.
"Mamma che ne dici se prendiamo questo?" chiedo "ci sta anche una borsetta così...è un regalo perfetto per le ragazze" continuo
"Hai ragione Claire!!Io ho trovato questa camicetta bianca a strisce celestine per nonna... manca solo qualcosa per Sandy" dice mamma
"Le consigliamo una di queste borse" dice la commessa, io e mamma le guardiamo, sono rifinite malissimo e costano circa 500 dollari. Avranno visto che siamo ricche e avranno pensato di sfilarci un pò di soldi ma si sbagliano siamo ricche sì, ma non sceme.
"Non buttiamo soldi,mi dispiace" risponde mamma sorridendo. In questi momenti sono fiera di essere sua figlia, ha delle risposte fredde, al momento giusto.
Alla fine prendiamo una sciarpa soffice per zia e usciamo dal negozo.
"Sven!!" mi dice Emma
"Cosa?"chiedo non capendo cosa stesse dicendo
"Sven!! ti presento Sven" dice porgendomi la mano della renna.
"Piacere, io sono Claire" rispondo stringendo la mano al peluche.
Dopo poco tempo arriva anche papà e saliamo in macchina verso casa di mia zia.
Ovviamente il giardino è più che illuminato, renne volanti, babbo natali dappertutto e ghirlande persino sugli alberi. Amo come sia addobbato questo giardino, i miei zii ci tengono davvero tanto e mia nonna li aiuta ogni anno infatti come regali gli dona nastrini e statuine natalizie di ogni forma e di ogni dimensione. Questo giardino ha qualcosa di magico, magari è solamente l'aria di festa.
Entriamo in casa e mia zia ci bacia dicendo "quanto siete cresciute!!" "siete stupende" e altri complimenti così poi prende mamma per mano e la porta in cucina dove la potrà aiutare con dolci e bevande.
Mio zio ci saluta sorridendo e inizia a parlare con papà. Mia nonna ci abbraccia fortissimo dicendo quanto le siamo mancate e ci chiede come stanno i nostri fratelli. "sempre il solito" rispondo e lei sorride malinconicamente. Poi ci da dei regalini, mia zia passando li vede e ce li toglie subito dalle mani "mamma non li devi dare!li apriamo dopo tutti insieme".
Mia nonna alza gli occhi al cielo e ci dice "qui mica comando io" e noi ridiamo. Poi le parlo della scuola, degli amici e del "fidanzatino" come lo chiama lei e sembra sempre più felice e interessata ai miei racconti. Poi arriva mia cugina Sophie e corro ad abbracciarla.
"Quanto mi sei mancata!!" esclamo
"Sicuramente non quanto sei mancata a mei!!" risponde lei e dopo neanche due secondi iniziamo a parlare di tutto quanto, lei mi racconta le sue esperienze e io le mie. Mi dispiace vederla solo poche volte l'anno perché è una persona fantastica al contrario della sorella Julie che ha sempre avuto gelosia nei miei confronti, ha sempre voluto essere come me ed è davvero insopportabile.
Sophie mi porta a fare un giro per la casa, nel ripostiglio dove a sei anni ci difendevamo dai mostri, quando ancora non avevamo capito che i veri mostri sono le persone.
Nella camera di mia madre dove c'erano bambole di porcellana che ci proibivano di toccare eppure noi rischiavamo e ci giocavamo di nascosto e ci sentivamo soddisfatte quando riuscivamo a non romperle.
Poi la stanza dove c'è la nostra vecchia televisione sulla quale siamo passati da i teletubbies a winnie The pooh....da biancaneve a Rapunzel ....da piccoli brividi a ICarly.
"Dov'è Julie?" le chiedo
"Sta sopra, ora ti ci porto, c'è una novità ma mi ha chiesto di non dirtela. Vuole che sia una sorpresa per te anche se non capisco cosa ci sia poi di così tanto emozionante. Ha detto che secondo lei ne sarai felicissima perché le vuoi bene"
"Ah... Okey. Strano che abbia detto così io e lei non abbiamo mai avuto un legame indissolubile o simile al nostro" dico lei mi da ragione ma non mi accenna nemmeno cosa possa essere la sorpresa. Mi porta nella camera di Julie e quando apre la porta.......
Vedo mia cugina seduta sopra le gambe di Ian. Non so cosa dire. Sono senza parole. Imbarazzata.
"Cosa ci fa lui qui?"chiedo dopo qualche minuto di silenzio.
"Stiamo insieme ora" esclama lei "Questa e la sorpresa. L'ho sempre amato e ne sono felicissima. Lo so che hai sempre desiderato che due persone a cui vuoi un bene immenso si mettano insieme..."
Sophie mi guarda dispiaciuta, ha capito dal mio sguardo che c'è qualcosa che non va. Ian mi guarda in modo tanto minaccioso quanto sospetto.
"Tu..." cerco di rivolgermi a lui "...la ami?"
"Sì, voglio stare con una persona che mi ami veramente e non perdere tempo inseguendo ragazzine che non mi merito" questa sua affermazione passa come una freccia nel mio cuore e lo trafigge, sono sicura che ora si sarà frantumato in mille pezzi... ne sento il rumore, ne sento il dolore. Muoio dalla voglia di sapere se fa male anche a lui come fa male a me, ma non è il momento di chiederlo, non è il momento di mettere da parte la mia dignità per questo suo gioco.
"Posso parlarti un attimo?" Gli chiedo
"Certo dimmi" dice avvicinandosi
"Tu la ami o è solo vendetta ....avresti dovuto dirmelo sono la tua migliore amica"
"Mi hai ignorato per un sacco di giorni, hai fatto finta che non esistessi.... sapevi del mio amore eppure hai continuato a baciarti con Matt davanti a me distruggendomi, quando ti ho baciata sei sparita dal mio Mondo come se volessi che non fosse mai successo, gli amici non si trattano così, su trattano con rispetto. Tu non mi meriti e non ti posso correre dietro per sempre ma devo vivere il presente e viverlo al meglio. Tua cugina con me e dolcissima, e simpatica, mi ama, non mi importa di niente basta che siamo felici io e lei"
Queste parole sono così amare da digerire eppure devo andare avanti, la serata continua. Scendiamo tutti e ci sediamo lungo la tavola apparecchiata. Tacchino. Rustici. Pesce. Verdura. Ed infine anche il dolce insieme ai biscottini che abbiamo preparato io ed Emma.
Ian e Julie si baciano ripetutamente, ma cerco di non farci caso dopotutto non posso farmi rovinare il Natale da due cretini.
"Ian, non sapevo che ci fossi sennò ti avrei fatto un regalo" dice Emma
"Tranquilla piccola, non importa" risponde il cretino.
A volte mi guarda alzando gli occhi e io gli faccio una smorfia come risposta.
Dopo cena apriamo i regali, i nostri pensierini sono piaciuti molto a tutti.... Emma riceve tutti giocattoli dei cartoni che lei preferisce ed è felicissima io invece ricevo un set di trucchi da mia zia e una macchinetta per le unghie da mia nonna, cose che sicuramente userò dato che mi rifaccio le unghie una volta a settimana e non esco se non mi metto almeno eyeliner e fondotinta.
Emma viene a darmi un pacchetto regalo e mia madre mi sorride. Apro il pacchetto e trovo un cellulare nuovo, l'iphone 6!!!
"Grazie mille" dico abbracciandole.
Questi sono momenti speciali, quelli che ti regalano emozioni immense, quelli che vanno vissuti e goduti come non ci fosse un domani.
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