I sogni diventano realtà ma anche gli incubi sono sogni
"Signorina è ora di alzarsi" sento Dora che mi sveglia con una voce agitata.
"Che ora è?" le chiedo, in questa casa c'è l'abitudine di alzarsi la mattina prestissimo all'alba ma io almeno il sabato mi voglio riposare.
"Sono le 9 signorina" risponde lei immediatamente.
"Allora dormo un altro po', è un giorno festivo Dora riposati anche tu, relax!!" esclamo
"Ma.. signorina, oggi..."inizia porgendomi il suo diario degli appunti.
[Claire:
9.20: allenamenti cheerleader
12:.00:pranzo con Ian
15:commitato studentesco.]
"Diamine" esco urlando dalla stanza e vado in bagno.
Un piccione impiccato sul bidè. Iniziamo bene la giornata, penso.
Lo prendo per il collo e lo butto dentro una busta nera.
Uscita dal bagno vedo mio padre che mi guarda in cagnesco come sempre.
Ovviamente lo ignoro ed esco di casa, oggi vado a piedi a scuola, eh sì anche di sabato ho questi impegni.
Arrivo a scuola. La nostra palestra e enorme, le mura e il pavimento sono di un colore chiaro, delicato. La palestra e sostanzialmente divisa in due parti, una per acrobatica, una per football. Entro e vedo Alysha piangere con le altre intorno.
"Fatemi passare" dico spingendole e precipitandomi ad abbracciarla.
Lei appoggia la testa sulla mia spalla e piange sempre più forte, la stringo a me.
"Ei tesoro, che sta succedendo?" le chiedo dolcemente. Eh sì anche io so essere tenera, soprattutto in amicizia, in amore non mi succede veramente mai.
"Chad..mi ha lasciata!!" dice lei disperata.
"Quel deficiente, come ha fatto a lasciare una ragazza come te?" Questa cosa che le ho detto la penso davvero, oltre ad essere ricca e bella come le altre lei ha qualcosa in più, lei ha carattere, mentre le altre mi seguono e mi ubbidiscono a bacchetta io con lei mi ci scontro molte volte perché non fa sempre quello che dico io. Anche se inizialmente mi dà fastidio perché sono abituata a tutt'altro credo sia proprio per questo che l'adoro e quindi è la mia migliore amica.
Alysha inizia a dire una moltitudine di cavolate seguite da parolacce e a piangere interrompendosi ogni due frasi insensate, poi scoppia in un ultimo e lacerante pianto e si rimette sulle sue. L'accompagno in bagno e l'aiuto a ritruccarsi, quando usciamo arriva la coach.
Più di un centinaio di addominali, tre piramidi umane e circa 10 esercizi di acrobatica seguiti da tre coreografie di ballo e infine altri 100 addominali.
Tutte le altre sono sfinite, non si arreggono neanche più in piedi ma io sto bene, ho un corpo perfetto e faccio una dieta più che equilibrata quindi non percepisco nessun tipo di affaticamento.
"Beata te" mi dice Chanel, come sempre
"Claire" mi chiama la coach.
"Mi dica coach" rispondo
"Secondo te sono troppo dura con voi?"
"No, così deve essere, va più che bene"
"Grazie bella, sei un capitano perfetto" mi risponde, io le sorrido.
Per oggi è finito l'allenamento, ora vado da Ian.
Lo raggiungo da Burger King.
"Eii, antipatica"
"Eii, scemo"
"Hai fatto due ore e mezza di allenamento e sei così calma, sfaticata!!" urla lui
"Non ci facciamo riconoscere pure qua ti prego, e poi...sfaticata non lo sono perché ho fatto tutto perfettamente" gli rispondo
"Shhh, modesta" dice scherzando.
"Bah, mi arrendo. Hai ragione tu" esclamo infastidita.
"Io ho sempre ragione" scherza e io scoppio a ridere.
Parliamo del più e del meno come sempre, dopo tutto lui solo mi conosce veramente per quella che sono, di certo non come gli altri mi descrivono e lui questo lo sa bene. C'è sempre stato per me e continua a starci e io faccio l'impossibile per esserci egualmente per lui perché se lo merita davvero. Non è un ragazzo montato come tutti gli altri che conosco, è un po' freddo ma con me è dolcissimo ed è un vero gentiluomo con tutti.
Ci alziamo e andiamo a pagare, ma ad un certo punto inciampo e cado, mi ritrovo con il volto sul suo petto, le sue braccia strettissime intorno al mio corpo, il suo mento sopra la mia nuca, provo una strana sensazione al cuore, un'emozione mai provata prima, di certo non amicizia...
Rimaniamo per pochi minuti a fissarci negli occhi, non siamo imbarazzati ovviamente ma tutti e due siamo coscienti del fatto che sta accadendo qualcosa tra noi e questi ultimi minuti sono stati magici.
Sorridiamo e ci dividiamo, io torno a scuola e rimango lì per 0.30 minuti, il commitato studentesco, le solite ramanzine, la solita moltitudine di complimenti.
Tornata a casa trovo tutto il salone arredato, neanche una pallina di polvere, niente fuori posto. E' giunta la grande cena..
"Claire, tutto ok?" mi chiede mamma neanche guardandomi in faccia, a lei non è mai importato nulla di me, lei pensa solo al successo, alla carriera, ai soldi. Fa tutto questo per essere eletta sindaco della città, a lei nessuno sta a cuore neanche noi figli.
"Bene, grazie" dico fredda. E c'è un motivo ben più profondo alla base di tutto questo.
Suona il campanello.
Vado ad aprire.
E' Matt.
Lo bacio "sei bellissima" mi sussurra.
Successivamente arrivano gli altri.
Ian ogni volta che vede me e Matt che ci baciamo diventa rosso e cambia direzione dello sguardo.
Dopo cena scendiamo tutti in cantina, balliamo con il volume della musica al massimo, alcuni si appartano, rimaniamo in 5, Ian inizia a bere alcool
"Non lo fare" lo rimprovero.
"Chissene" mi risponde.
Da seduta in braccio a Matt mi alzo, lui mi guarda male e mi diriggo verso il mio migliore amico, gli strappo la bottiglia dalle mani e inizio a bere anche io.
"Ma che ca.." inizia Ian
"Se sbagli tu, sbaglio con te" lo interrompo
Dopo neanche 2 ore ci ubriachiamo tutti e ci addormentiamo.
Quando mi sveglio sento Jade urlare a più non posso camminando avanti e indietro per la stanza senza tregua.
"Oddio!!" urlano Brittney e Corine, all'unisono, mi volto verso la direzione in cui stanno guardando.
C'è Jessy. Impiccata ad un palo, con tutto sangue che le esce dalla gola, ha gli occhi aperti ma completamente bianchi e persi nel vuoto, Eric si avvicina al corpo, le tocca il polso.
"E' morta" dice tutto d'un fiato.
"Noo!!!!" urla sempre più forte Jade, Corine l'abbraccia e iniziano a piangere insieme.
Ian mi guarda, io mi metto le mani tra i capelli. Non ci posso credere che siamo arrivati a tanto, dagli animali agli esseri umani e di certo sarà la prima di una lunga serie di morti, è inutile negarlo.
Tutti dicono che anche i sogni sono realtà ma dimenticano sempre di dire che anche gli incubi sono sogni.
"Mi sta venendo da vomitare" esclama Corine
"Ormai è morta, non c'è niente che si possa fare se non che guardare avanti" dico a Jade con aria di superiorità, tutti stanno in uno stato di malinconia immensa.
"Ah ragazzi, dimenticavo. Non dobbiamo dirlo a nessuno, sarà il nostro grande segreto " esclamo e loro annuiscono
Quando tutti vanno via decido di rientrare a casa, Dora sistemerà il corpo.
Entrando a casa noto mamma che piange sulle scale, ci risiamo, penso.
Vado in camera della mia sorellina Emma, ha 6 anni ed ha una forza di un uragano, e solare, attiva, dolce e molto spontanea.
Sono le tre di mattina e la trovo sveglia con la finestra aperta.
La trovo seduta con le gambe conserte sul letto.
"Sono le 3.00 del mattino Em, credo sia ora di dormire" esclamo.
"Ma....ma...mamma.." balbetta lei tra le lacrime.
"Non sta succedendo nulla, amore, nulla" sussurro abbracciandola e accarezzandole i capelli.
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