pronti a tutto!
Quella mattina Paola si svegliò con ancora Luke abbracciato a lei cosa che la fece arrossire di colpo. Era così felice di essersi finalmente aperta con lui e di aver scoperto qualcosa di incredibilmente nuovo. Anzi.... non credeva affatto di farcela dato che quella era stata la sua prima volta ma... lo aveva trovato piacevole e stare accanto a Luke la rendeva felice come non mai. Si alzó piano cercando di non fare troppo rumore e si girò per dare un ultimo sguardo al suo ragazzo per poi andare in bagno a rivestirsi. Prima di mettersi i vestiti puliti fece scorrere l'acqua per farsi una doccia d'acqua calda ma prima di entrare sentì bussare alla porta avvertendo la voce calma e gentile del rosso.
"Paola tutto okay?"
"Oh ehm si si Luke non preoccuparti".
"Sicura?" "Vuoi che entri?"
All'improvviso lei iniziò a farsi tutta rossa in viso e sulle guance manco avesse avuto la febbre e si immobilizzò non rispondendo per un po' quasi come ipnotizzata da quelle parole. Restò così per un paio di minuti fino a quando non avvertì la maniglia della porta iniziare a girarsi e iniziò ad andare letteralmente nel panico. Era vero il rosso aveva già vista senza vestiti ma.... non voleva che entrasse proprio in quel momento in quanto si sarebbe sentita troppo in imbarazzo. Ieri era stato tutto perfetto ma ora voleva stare un pochino più tranquilla.
"No no Luke va... ehm tutto bene davvero puoi aspettare fuori?"
"Se vuoi, okay ti aspetterò fuori". "Non voglio metterti a disagio".
"T-tranquillo".
"Comunque buongiorno principessa". "Sai... mi ero dimenticato di dirtelo".
"Non... non preoccuparti b-buongiorno".
Appena si fu assicurata che Luke non stesse ancora davanti alla porta finì di prepararsi del tutto lasciando scorrere l'acqua sul corpo e sui capelli iniziando a cantare di tanto in tanto, una volta aver finito prese dallo zaino le cose da mettersi che consistevano in dei leggins chiari e una maglietta arancione e per fortuna aveva preparato tutto il giorno precedente prima di raggiungere Luke a Jericho altrimenti si sarebbe dovuta tenere per tutto il tempo gli stessi identici vestiti e lei non sopportava farlo dato che adorava sempre mettersi qualcosa di nuovo. Una volta essersi sistemata con cura e aver legato i suoi capelli aprì la porta andando ad abbracciare il suo ragazzo.
"Eccomi scusa se ti ho fatto aspettare".
"Oh non importa". "Ti va di andare?"
"Dove?"
"A Jericho torniamo dagli altri".
"Oh va bene".
La ragazzina prese Luke per mano cercando di non arrossire e di non sembrare un pomodoro per poi allontanarsi con lui dall'albergo. Per fortuna l'albergo non era troppo lontano cosí non ci avrebbero messo tantissimo ad arrivare dato che aveva voglia di raccontare ad Adam come era andata. Non smise di lasciare la mano del ragazzo per nessun motivo dato che finalmente dopo averne passate tante e dopo tanti sacrifici erano riusciti a stare insieme ma anche perché non voleva che gli capitasse nulla di male e giurò a sé stessa che lo avrebbe protetto ad ogni costo. Finalmente quando Paola lesse la parola "Jericho" davanti a loro si sentì più sollevata in quanto erano arrivati cosí iniziò a correre fino a trovare il punto dove si trovavano gli altri avvicinandosi al più piccolo del gruppo per abbracciarlo per poi notare che tutti avevano un espressione più diversa del solito piú ecco... triste e malinconica. A vedere i suoi amici in quello stato le salì un groppo in gola e cercò di non farsi venire un attacco di panico in quanto se erano tutti così le cose erano più serie del previsto. Iniziò a guardare il resto del gruppo fino a quando Adam non le fece segno di seguirla. Ancora più confusa si limitò a fare cosa gli aveva chiesto non capendo assolutamente nulla fino a quando Adam non la invitò a sedersi.
"Le cose non si mettono bene: abbiamo sentito il notiziario e pare proprio che la gente non sia disposta ad ascoltarci". "Pensano che siamo sempre più un pericolo per loro e non hanno minimamente capito cosa volevamo". "Hanno intenzione di distruggerci Paola".
Alla parola "distruggerci" lei avvertì immediatamente gli occhi iniziare a pizzicarle, il labbro tremare un po e di conseguenza gli occhi diventarle umidi e rossi fino a quando le lacrime non iniziarono a scenderle lungo il viso. Non riusciva a crederci! Dopotutto quello che avevano fatto la gente si ostinava a non voler comprendere. Non voleva rischiare di perdere i suoi amici le persone più importanti Per lei proprio ora e soprattutto il suo Luke. Aveva fatto davvero tanto per aiutarli e ora? A cosa erano arrivati? A niente? Ma come potevano le persone essere così insensibili verso chi è diverso? Lei proprio non lo capiva. Iniziò a camminare avanti e indietro in continuazione sempre più nervosa quando le venne un ultima soluzione. Si avvicinò all'orecchio di Adam dicendogli tutto sottovoce vedendolo sorridere di nuovo.
"Può andare". "È la nostra ultima occasione".
"Voglio venire con voi stavolta".
"Cosa?" "Sarebbe rischioso e poi qualcuno deve tenere compagnia a Billy".
"Posso sempre chiamare la mia amica e dirle di venire qui".
"Sì ma.... non so se..."
"Per favore Adam voglio aiutarti a qualunque costo".
Adam sospirò e acconsentì notando quanta determinazione avesse in quel momento.
"Allora la chiamo subito".
Detto questo iniziò a comporre il numero di Sabrina per poi premere il tasto di chiamata aspettando una decina di minuti che lei si degnasse a rispondere. Quando sentì la sua voce cercò di mantenere la calma spiegando tutto alla sua migliore amica cercando di farle capire più cose possibili. Una volta averle detto tutto quello che c'era da capire si mise accanto ad Adam ad aspettare impaziente dato che di fronte a situazioni del genere non riusciva proprio a mantenere la calma.
"Vedrai che andrà tutto bene Adam".
Adam la ringraziò facendole un sorriso per poi guardarla sempre più curioso.
"Allora dimmi per alleggerire un po' la situazione.... come è andata fra te e Luke?"
Essendo colta alla sprovvista per poco non si strozzava con la sua stessa saliva.
"Ehm tutto bene devo dire che mi è piaciuto".
"Eri... nervosa?"
"Beh all'inizio sì ma poi mi sono tranquillizzata".
"Vedo che cresci molto in fretta".
Paola divenne immediatamente rossa dall'imbarazzo dando un colpo leggero ad a
Adam sul braccio e per fortuna lui capì subito smettendola.
"Scusami però devo ammettere che un po' ho ragione".
"Si si certo credo di si".
A salvarla da quella situazione così imbarazzante che si era creata fu Sabrina che arrivò dopo un po'.
"Di cosa parlavate?" "Sono curiosa".
"Oh beh di nulla solo dei casini che stanno avvenendo".
"A te fa piacere rimanere qui con Billy, vero?"
"Certo voglio dire non lo conosco tanto bene ma sono sicura che andremo d'accordo".
"Ne sono sicura sai è davvero un dolce bambino".
"Bene ti va di presentarmelo?"
"Okay d'accordo, seguimi"
Una volta aver lasciato il bambino con la sua migliore amica raggiunse con gli altri il luogo dove avrebbero fatto la loro prossima missione. Si sentiva leggermente in colpa ad aver chiamato Sabrina solo per tenere compagnia al piccolo ma doveva aiutare i suoi amici a tutti i costi in quel momento. Una volta aver capito cosa fare lei pensò ad eliminare il drone e l' allarme di sicurezza per poi fare le prossime mosse stando bene attenta ad attenersi al piano con gli altri. Luke pensò a bloccare la strada in modo che non ci fossero complicazioni per poi prendere il camion assieme a Paola per entrare dentro al negozio dove erano tutti gli altri androidi. La ragazza restò a guardare il suo ragazzo per tutto il tempo che in qualche modo risvegliava gli androidi e gli avvisava di seguirlo e ascoltarlo. Era così fiera di ciò che lo aveva fatto diventare, dato che era anche per merito suo e restò soprattutto meravigliata del fatto che si stava dimostrando un buon leader. Dopo che Luke ebbe finito i due uscirono dal negozio ricongiungendosi con gli altri iniziando a mettere vari segnali e a marchiare la città per mandare un messaggio pacifico a tutte le persone di Detroit senza usare nessun tipo di violenza. Adam, Aiden e Luke ci misero un po' di tempo ma alla fine riuscirono a completare la missione aggirando anche la polizia in modo tale che nessuno venisse ferito.
"Speriamo che questo funzioni" sussurrò la ragazza a Luke.
"In qualunque verso vada noi non ci arrenderemo e non smetteremo mai di lottare, giusto?"
"Forse hai ragione non possiamo farlo". "Andremo avanti fino alla fine".
Luke a sentirla parlare così le mandò un bacio sulla guancia.
"Così ti voglio". "E ricordati che se alla fine ci salveremo sarà solo per merito tuo"
"M-mio?" "Ma non ho fatto niente"
"Paola tu ci hai sempre aiutato da quando ci siamo scontrati quella volta a Jericho e continui a farlo". "Quindi per favore smettila di sottovalutarti e di dire sciocchezze, okay?"
"Ma... ma io non..."
"Niente ma,va bene?" "Alla fine c'è la faremo anche se ci vorrà un po vedrai".
"Tu... sei sicuro?"
"Certo noi abbiamo sempre affrontato diverse avventure pericoli e sfide,no?" "E c'è abbiamo sempre fatta e continueremo ad andare avanti così".
"Da quando sei diventato così ottimista, Luke?"
"Beh da quando ti ho conosciuto e da quando mi hai insegnato tutte queste cose". "Tu hai una forza incredibile e riesci ad affrontare qualsiasi cosa solo che non te ne rendi conto". "Sei davvero speciale ricordalo"
"Oh ehm g-grazie Luke". "Non so cosa farei senza di te"
"No io non so cosa avrei fatto senza di te" "Mi hai reso una persona migliore"
Non sapendo cosa dire si limitò a circondarlo in un lungo abbraccio per un paio di minuti.
"Grazie.... grazie di tutto Luke".
"Di nulla". Il ragazzo infine le rivolse un dolce sorriso per poi prenderle la mano e correre con lei fino a Jericho dove li stavano aspettando Sabrina e Billy
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top