claire de lune
Bianca aveva bussato piano alla porta della ormai figlia
《 disturbo? 》
Paola stava ancora rannicchiata nelle sue coperte calde a dormire, un sorriso venne spontaneo a Bianca. Si sedette al bordo del letto e proprio come fanno le mamme gli diede un bacio sulla fronte, come un segno di "hey sveglia il sole è già alto".
Paola aprì gli occhi strizzandoli per abituarli alla luce.
《 in cucina c'è la colazione, papà è già andato via e lo dovrò fare anche io 》
Paola era un po' delusa di non poter passare del tempo con i genitori ma capiva che se non volevano finire sotto un ponte c'era bisogno che i genitori lavorassero. Fece sì con la testa strofinando la sua mano alla guancia destra senza motivo. Bianca si alzò energica dal letto e fece un ultimo sorriso alla figlia prima di richiudere la porta alle sue spalle.
Stette ancora un po' nel letto a guardare il soffitto, poi si alzò di scatto andando in cucina. Luke era a lavare le tazzine sporche di questa mattina.
《 buongiorno signorina Paola 》
《 Paola va bene 》
《Certo Paola 》
Luke continuava a lavare le due tazzine di caffè senza problemi, a osservare quella ragazza non capiva ma c'era qualcosa di ambiguo in lei.
《 ho finito grazie 》
Luke guardò un po' Paola per studiarne il volto e lo sguardo per decifrare quello che volesse dire la sua espressione, aveva le guance leggermente rosa cosa voleva dire? Aveva la febbre? Si vergognava? Cosa voleva dire quella faccia? Perché? Era difficile il mondo umano. Non capiva e forse non lo avrebbe mai fatto. Ma era giusto, lui era un' androide quindi era giusto che lui non capisse era giusto che lui seguisse gli ordini che gli erano stati imposti, lui non era rotto lui era. . . Giusto?
Luke aveva preso la tazzina di Paola e l'aveva messa sotto l'acqua corrente.
《 hey, Luke sai suonare il piano? 》
《 certo vuoi che ti suoni qualcosa? 》
《 vorrei suonare insieme a te 》
Luke aveva lasciato la tazzina pulita sul panno bianco che serviva a assorbire l'acqua. Prese la mano di Paola e andarono verso il salotto, i colori predominanti erano il rosso chiaro simile al rosa e oro. In mezzo alla sala c'era il pianoforte lucido nero ad aspettarli. Si sedettero insieme e aprirono uno dei tanti spartiti
《 cosa ti va di suonare? 》
《 questo 》
Lo indicò decisa mentre le usciva un leggero sorriso dell'angolo delle labbra. "Clair de lune" si misero a picchiettare le dita sui tasti del pianoforte, Luke faceva la mano destra e invece Paola la sinistra. Era dolce e lenta la sinfonia poi più avanti prendeva forma e sostanza. Le spalle dei due si scontravano, si toccavano e si accarezzavano. Il primo contatto fisico di Luke con un ricordo dolce e gentile come la piccola Paola.
Paola era stesa sul divano facendo zapping non trovando nulla di interessante in tv, i canali parlavano solo di omicidi, devianti, cambiamenti climatici e di quanto gli androidi servissero all'uomo al giorno d'oggi. Aveva sbuffato sonoramente mentre aveva appena visto Luke uscire dalla sua camera con una cesta piena di vestiti sporchi. Paola si era alzata per seguire Luke e vedere cosa stesse facendo di bello.
《 Luke che fai? 》
Luke aveva passato tutto il peso della cesta sulla mano destra mentre con la sinistra accarezzava la testolina di Paola.
《 vado a mettere la lavatrice 》
《 posso aiutarti 》
《 va bene 》
Luke aveva posato sulla lavatrice la cesta iniziando a smistare i vestiti per colore e piegandoli insieme a Paola.
《 cosa ti piacerebbe fare se fossi umano Luke? 》
Il rosso si mise un dito sul mento simulando una faccia pensierosa e posò i suoi occhi viola sulla ragazza facendo un sorriso.
《 se fossi umano mi piacerebbe. . . essere comunque il tuo androide 》
Paola fece una faccia delusa dando una piccola spinta a Luke senza farlo cadere
《 dai! Dico sul serio. . . 》
《 va bene va bene, mi piacerebbe fare il pianista 》
Avevano finito di lavare i vestiti e appenderli, adesso nessuno dei due aveva da fare qualcosa. Quindi erano tutti e due di nuovo al punto di partenza, sul divano.
《 Luke facciamo una passeggiata? 》
《 certo 》
Paola era scappata subito in camera per prendere la sua giacca nera e aveva messo gli stivali del medesimo colore. Pantaloni grigi con un leggero strappo alle ginocchia e un maglione bianco. Aveva anche preso la sua borsetta nero lucido con dentro il suo portafoglio. Luke aveva preso una spazzola e stava pettinando i capelli lisci di Paola. Aveva preso un' elastico e aveva legato i capelli in un chignon lasciando liberi i capelli della nuca.
《 più che una passeggiata sembra una sfilata di moda 》
《 beh ci tengo a mostrarmi bella. . .》
Luke sorrise poggiando le mani sulle spalle di Paola
《 andiamo? 》
《 si andiamo 》
Fuori incominciava a fare il solito freddo autunnale, le foglie degli alberi diventavano viola, gialle, rosse e arancioni. Che bello l'autunno pensò Paola, con la coda dell'occhio spio l'espressione di stupore di Luke.
《 Luke qual' è la tua stagione preferita? 》
《 credo l'autunno, si mi piace l'autunno 》
Più in là c'era un giardino con delle altalene con accanto un mucchietto di foglie tutte colorate, sarebbe stato bellissimo buttarsi dentro e perdersi come in acqua. Si dice che l'acqua purifica, infatti quando si è sporchi c'è l'acqua a toglierci lo sporco o a lavare le nostre ferite. Lo aveva letto in infiniti libri, l'acqua assumeva sempre un simbolo quasi divino. "Il lavoro rende indipendenti e la cultura liberi" lo aveva letto in un famoso libro, e non poteva fare altro che essere d'accordo con questa frase.
《 Paola va tutto bene? 》
La ragazza scosse un po' la testa sorridendo all' androide, per poi prendere la sua mano destra e portarlo fino alle altalene mentre lei si fece cadere su quel mucchio di foglie, era divertente sentire tutte le foglie secche scrocchiare e provocare quel rumore strano. Rise perché era felice da quel momento, invece Luke era seduto sull'altalena a osservare tranquillo Paola mentre questa si divertiva.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top