6.


Petronio mantenne la promessa.

Dormì tutto il giorno successivo, ma, alla sera, si fece portare al Palatino, dove ebbe un colloquio confidenziale con Nerone.

Infatti, nonostante sotto sotto disprezzasse l'imperatore, era considerato da quest'ultimo un ottimo amico e confidente.

Dopo tre giorni, in conseguenza di questo colloquio, un centurione, alla testa di una diecina di pretoriani, andò alla casa di Plauzio.

Il momento fu terribile.

Quando il centurione bussò alla porta di Aulo e quando uno schiavo annunciò che vi erano soldati in anticamera, tutta la casa fu invasa dal terrore.

La famiglia si raccolse intorno al padrone di casa e scrutò i soldati con timore.

Aulo, però, con coraggio si rivolse al centurione e gli chiese cosa volesse.

" Ti saluto, nobile Aulo e vengo in nome di Nerone " rispose il soldato.

" Farò tutto ciò che vuole l'imperatore " esclamò a testa alta il nobile.

" Aulo Plauzio, Nerone ha saputo che abita in casa tua il figlio del re dei Lici, che, al tempo del regno di Caludio, combatté come alleato dei Romani.
L'imperatore ti è grato, o capitano, che tu l'abbia ospitato per tanti anni, ma ora desidera prendere il ragazzo sotto la sua tutela "

Il vecchio generale si rese subito conto che non poteva opporsi ad un ordine simile, così disse:

" Potresti aspettare nell'atrio un istante, prima che il giovane ti venga consegnato?"

Il centurione annuì e uscì dalla stanza.

Aulo si volse verso la sua famiglia ed incontrò gli occhi terrorizzati di Harry e quelli disperati di Pomponia.

" Aulo! " esclamò la moglie stringendo il ragazzo fra le braccia " tu non puoi consegnare Harry a Nerone!"

Sulla faccia dell'uomo comparvero l'ira e il dolore.

" Se fossi solo al mondo, mi opporrei all'imperatore, ma non ho il diritto di uccidere te e nostro figlio.
Per adesso Harry andrà con il centurione, ma domani mi recherò da Nerone a implorare perchè ritiri l'ordine.
Spero che vorrà ascoltarmi...."

Harry guardò Aulo con gli occhi colmi di lacrime, ma non tremò e non si lasciò vincere dall'emozione.

Pomponia gli si avvicinò e sussurrò:

" Ricorda che Dio sarà sempre accanto a te..."

Il ragazzo gettò le braccia al collo della donna poi si voltò verso il piccolo Aulo e lo baciò sulla testa.

Uno degli schiavi, di nome Ursus, si prostrò ai piedi di Pomponia.

" Domina " supplicò " permettimi di andare con Harry a servirlo e a vegliarlo nella casa di Nerone "

Aulo precedette la moglie nel rispondere e disse:

" Andrai con lui e con te verranno anche altri servi...l'imperatore non può proibire che un giovane si muova con il suo seguito!"

Il centurione non protestò, vedendo che Harry non era solo e scortò quest'ultimo e tutto il suo seguito fuori dalla casa di Aulo.

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