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Petronio e Louis giunsero nell'atrio della casa di Plauzio e furono annunciati da uno schiavo.
Il padrone di casa arrivò subito e accolse con un sorriso i visitatori.
Petronio, dopo i convenevoli, spiegò, con semplicità ed eloquenza, che egli era venuto a ringraziare per le cure che il figlio di sua sorella aveva ricevuto in quella casa.
Aulo sorrise compiaciuto e invitò i suoi ospiti a sedersi in giardino a bere qualcosa di fresco.
Dopo essere stati servitoli da uno schiavo, Petronio si mise ad elogiare la casa di Plauzio e il buon gusto che vi regnava.
" È un'antica dimora " disse l'uomo " nella quale nulla è stato cambiato dal giorno in cui l'ho ereditata "
Dal giardino all'improvviso giunse una risata infantile, che interruppe il loro discorso.
" È mio figlio Aulo " disse il padrone di casa " che gioca a palla con Harry "
Louis spalancò gli occhi agitato, Petronio colse questo gesto e convinse Plauzio a condurli dove si stava svolgendo il gioco.
Non appena giunse nell'angolo di cortile in cui si trovava Harry, Louis sorrise con gioia e Petronio lo notò con la coda dell'occhio.
Osservò a lungo il ragazzo che aveva rubato il cuore di suo nipote e ne ammirò la bellezza.
Venne distolto da questa contemplazione dalla figura di Pomponia, che si trovava seduta su una sedia, all'ombra.
Dopo averla salutata e ringraziata, Petronio incominciò a manifestare il suo rincrescimento per il fatto che la donna non si vedeva, se non di rado, al Circo o all'Anfiteatro.
La donna rispose con calma, mettendo la sua mano nella mano del marito:
" Diventiamo vecchi e ci affezioniamo sempre più alla tranquillità della casa"
Petronio voleva ribattere, ma Aulo Plauzio aggiunse con voce sibilante:
" E noi ci sentiamo sempre più estranei in mezzo a una gente che chiama le divinità romane con nomi greci "
" Da tempo gli dèi sono divenuti semplici figure fittizie " borbottò Petronio con noncuranza " ma per quanto riguarda la vecchiaia...è vero, la gente diventa vecchia in fretta, ma vi sono persone, come te, Pomponia, che vivono una seconda vita...."
La donna sorrise imbarazzata, ma l'attenzione si spostò subito sulla figura di Harry che apparve accanto a lei.
Louis trattenne il respiro e il suo cuore iniziò a battere forsennatamente nel petto di fronte alla perfetta bellezza del ragazzo appena arrivato.
Petronio, siccome non gli aveva ancora parlato, si alzò curvandosi e, invece delle espressioni di uso, lo salutò con le parole con cui Ulisse si era rivolto a Nausicaa:
" Ti supplico, sia tu dea o mortale. Se tu sei una delle figlie degli uomini che abitano sulla terra, tre volte benedetti siano tuo padre e tua madre, e tre volte benedetti siano i tuoi fratelli "
La gentilezza squisita dell'uomo piacque anche a Pomponia, mentre Harry, sorridendo, gli rispose con le parole della stessa Nausicaa, pronunciando tutto di un fiato:
" Stranier, poichè nè d'alma vil, nè tardo sembri d'ingegno..."
Petronio sorrise compiaciuto e notò lo sguardo adorante di Louis e quello orgoglioso di Aulo e di Pomponia.
" Harry è come un figlio per me. Suo padre era il re dei Lici, un uomo degno di onore e, alla sua morte, ho preso il suo erede con me. Ha imparato il latino e anche il greco e, pur essendo di origine barbara, è molto colto "
Petronio annuì soddisfatto....per fortuna il ragazzo di cui si era invaghito Louis non era uno schiavo!
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