19.
Territori dei Parti, dieci mesi dopo
Louis era stanco, aveva caldo e non riusciva più nemmeno a stare in piedi dopo l'estenuante giornata di battaglia che aveva sostenuto.
I Parti erano quasi domati, ma ancora non si erano arresi.
In attesa dell'offensiva che l'esercito romano avrebbe compiuto il giorno dopo, Louis si ritirò nella sua tenda e si lasciò cadere su una sedia dopo essersi strappato di dosso l'armatura.
Non appena ebbe ripreso fiato, notò sul tavolo che aveva davanti a sè un rotolo di pergamena, capì che era una lettera e sperò con tutto il cuore che venisse da Roma.
La aprì in fretta e sorrise nel momento in cui vide, in fondo alla missiva, il nome di suo zio Petronio.
Non aveva più avuto notizie da lui da quando era partito e, prima di ricevere la lettera che aveva in mano, aveva temuto che gli fosse capitato qualcosa.
Prese un respiro profondo ed iniziò a leggere.
" Mio caro nipote, spero che tu stia bene e spero soprattutto che questa mia lettera ti giunga senza problemi.
Molto probabilmente, quando la leggerai, io sarò morto e sarò morto non per mia volontà.
La situazione qui a Roma è pessima e vivere è quasi divenuto impossibile.
Nerone è del tutto impazzito e, sobillato da quel demonio di Poppea, ha fatto appiccare un enorme incendio nella città per creare uno spazio adatto ad ospitare la mastodontica casa che vuole costruire per sè.
Ha accusato i cristiani di questo rogo e decine e decine di loro sono stati uccisi nel circo durante i folli giochi che il nostro folle imperatore organizza continuamente.
Non so se sia successo qualcosa a Harry e alla sua famiglia...purtroppo mi è impossibile uscire perché sono in stato di arresto nella mia casa.
Nerone ha scoperto una congiura ai suoi danni e si è convinto che io, Seneca, Lucano, Burro e altri suoi collaboratori, ne facciamo parte.
Ho appena fatto testamento e ti ho reso erede universale dei miei beni.
Io..."
La prima parte della lettera si concludeva così, poi, sotto, continuava con una grafia tremolante ed incerta.
" Ho...ho appena ricevuto da palazzo la mia condanna a morte. Nerone mi concede il privilegio di uccidermi da solo, piuttosto che farmi uccidere dai suoi scagnozzi.
Mi taglierò le vene, Louis e morirò stoicamente, con onore.
Morirò sperando che tu possa avere una vita felice e morirò maledicendo Nerone e tutta la sua stirpe.
Che gli dei ti proteggano, Louis.
Addio...
Petronio"
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