Alla tempesta
C'è una voce, fuori dalla mia finestra,
Nella possanza del soffio
Degli spiriti che regnano stanotte.
Dimmi, Dama, il tuo è un pianto?
Forse vagando dissolta nelle nubi
Gemi per un amore perduto,
Cerchi figli che un tempo hai cullato,
Versando lacrime di fulmine,
Tuffandoti nel gelo dell'oceano
A rimirare le ali di un angelo infranto,
Tramutate in perle e in corallo?
O questo è forse il tuo trionfo?
Forse voli con i cavalli delle fate stanotte,
E sorridi, giovane ed eterna,
Nella tua bellezza immortale,
E non sei più sola,
Ma nel buio baci teneri volti
Abbracciata al vento tuo sposo,
E sfiori dolcemente le onde,
Assaporando infinita estasi.
Vento, continua a soffiare,
E parlami di fuoco e di sangue,
Di abissi di tenebra e luce accecante -
Parlami d'Amore.
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