Vuoi Giocare Con Me?
"Cosa è successo? Stai bene? "
"Si Sam, sto bene. Ho soltanto un coltello conficcato nel fianco"
"Chi è stato a colpirti"
"Il figlio della tua amichetta"
"Lana è lavoro. Tu sai che io amo soltanto te"
"Si, per questo l'hai baciata. Perché ami me"
"Ahia! Sento puzza di guai. Ragazzi vi saluto "
"Harry non muoverti di lì "
Gli dico.
"Harry vai a casa"
Dice Sam.
"Ehi mettetevi d'accordo. Vado a controllare Christopher "
"Perché dov'è? "
Chiede Sam.
"Da Giulia, menomale che gli ho detto a Harry di portarlo via"
"Lana io non ho baciato nessuno. Giuro."
"Si, io ti ho visto. È stato quel bambino, anche se non so come ha fatto "
"Lana, sai come sono gli spiriti, ingannano, ci fanno credere tutto quello che vogliono loro"
Lo guardo negli occhi .
"Ti cacci sempre in situazioni che mettono a rischio il nostro rapporto. Perché? "
"Lana, non ho baciato quella donna"
"Ragazzi sono ancora qua. Io vado. Ciao. Arrivederci. "
"Ciao "
Diciamo in coro io e Sam.
"Fammi vedere"
"Non c'è bisogno. Ho fatto tutto da sola"
"Ah Lana, io amo te, non c'è nessun altra donna. Vieni, ti porto a letto "
Mi prende in braccio e mi porta nella stanza da letto.
"Devo sistemare la cucina "
"Lo faremo dopo, insieme. Vado a preparare qualcosa di caldo"
"Ok"
Mentre lui esce dalla stanza noto un' ombra che lo segue, il viso è distorto, ma so già di chi si tratta.
È lui, il bambino.
Mi alzo e vado in cucina.
Sam ha sistemato già le sedie.
"Sam come stai? "
"Tu chiedi a me come sto? Non sei tu quella che è stata ferita?"
"Sai di cosa parlo "
Guarda a terra pensieroso poi dice:
"Non lo so, ho sempre il terrore che quel lato oscuro di me ritorna"
"Dobbiamo andare da Davide, per un controllo "
"L'appuntamento è per
domani "
"Possiamo anticipare e andare oggi"
"No, mi ha chiamato Laura"
"Scommetto che devi andare da lei"
"No, è lei che sta venendo qua.
L'ho invitata a cena. Spero che non ti dispiace "
"No, se sta lontana da te non mi dispiace "
"Lana, questa tua gelosia sta diventando morbosa. Ti ho già spiegato che tra me e lei non c'è niente "
"Come si chiama il bambino?"
"Luca, aveva cinque anni"
"Tu lo hai visto?"
"Si, un paio di volte"
"Hai capito cosa vuole?"
"È confuso, non sa...che è morto"
"Io non direi..."
"Che significa?"
"È stato lui a lanciarmi il coltello. Io per lui sono un ostacolo perché vuole che tu stai con sua madre, tu sei bravo, invece suo padre è cattivo"
"Non capisco, perché è venuto da te?"
"Lo devi chiedere a lui, non a me"
"Lo farò"
Sorride, ma improvvisamente mi guarda con occhi diversi.
"Cosa c'è?"
"È da un po' che non ti do' qualche punizione "
"Stai scherzando vero? "
"No, tu sai che a me piace punirti. E mi stai provocando troppo. Se continui mi fai arrabbiare e dopo non rispondo delle mie azioni "
"Vedi che Harry sta portando Christopher "
"Bugia! Ho parlato poco fa con mio fratello e so che gli hai detto che è più al sicuro da loro in questo momento. Io naturalmente sono d'accordo "
Faccio qualche passo indietro ma lui mi raggiunge.
Mi afferra per le braccia e mi blocca contro il muro.
"Vuoi giocare con me?"
"Sam ti prego, mi stai facendo paura"
"È proprio quello che voglio. Cosa pensavi che era tutto finito? Mia piccola Lana, hai partorito, per questo ti ho lasciata stare. Ma adesso qualche punizione ci vuole"
"Sam smettila, non sei tu. Cosa ti è successo?"
"Sono io Lana, conosci questo lato del mio carattere. Pensavi fosse tutto finito? "
"Sam mi stai facendo male"
Mi gira con la faccia contro il muro, mette la sua mano sotto la maglietta e mi accarezza il seno.
Mi stringe i capezzoli, poi scende giù e con due dita inizia a fare movimenti circolari attorno al mio clitoride.
"Sam per favore "
"Stai zitta "
Mi prende in braccio e mi porta nella stanza da letto.
Mi butta sul letto e si spoglia.
Cerco di alzarmi ma mi blocca.
Mi abbassa pantaloni e mutandine, mi allarga le gambe. Il suo membro è duro, eretto.
Con un colpo deciso mi penetra
dando dei colpi decisi.
Raggiunge l'orgasmo, e va a farsi una doccia.
"Vestiti che tra un po viene Laura"
Fa una pausa poi continua.
"Ho deciso di ritornare a lavorare come Escort, mi ha chiamato Giulia e l'agenzia rischia il fallimento"
"Sam mi avevi promesso che..."
"Tu non puoi dirmi quello che devo fare"
"Si che posso. Sono tua moglie. C'è Christopher, non pensi a lui?"
"Si, è per questo che ho deciso di ritornare in agenzia "
"Ma il negozio con tuo fratello va bene "
"Basta, ormai ho deciso.
Quando ci siamo sposati sapevi i rischi. Sapevi di questo mio lato oscuro"
"Se ritorni a lavorare come escort io me ne vado"
Si avvicina, la sua mano scivola fino a raggiungere il mio collo, stringe, sto soffocando.
"Tu non vai da nessuna parte. Tu sei mia, lo sei sempre stata e lo sarai....sempre.
Dovunque tu andrai io ti troverò"
Mi guarda poi si gira.
"Tu..sei..mia!
Il tuo corpo, la tua anima, tutto! Il nostro legame va al di là di tutto e di tutti. "
Non rispondo, non riesco a parlare.
Adesso il suo sguardo è distante, la voce piatta.
Non lascia traspare alcuna emozione.
Esce dalla stanza.
Non è Sam, lo so.
Sto per alzarmi quando dal nulla mi appare lo spirito del bambino. È a testa in giù, il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
Urlo spaventata, il mio corpo è percorso da scosse di puro terrore.
"Vuoi giocare con me? "
Mi dice.
La stessa frase che mi ha detto Sam.
"Mi piace giocare con te"
"Cosa vuoi da me? "
"Voglio giocare, nessuno vuole giocare con me"
"Lasciami in pace Luca"
"Non posso"
Si avvicina e adesso i suoi occhi neri sono dritti nei miei.
"Vuoi essere la mia mamma?"
"Tu hai già una mamma che ti vuole bene "
"Lei, non la voglio, voglio te"
Mi sento sollevare, vengo sbattuta contro la parete, con le mani riesco a toccare il tetto della stanza.
Mentre arriva Harry con Christopher.
Ho il tempo di dire:
"Porta via il bambino "
Che la porta si chiude, facendo un forte rumore.
Fortunatamente non era ancora entrato.
Intanto è arrivato Sam.
"Lana apri"
Sento Harry che gli spiega la situazione.
"Luca apri la porta, voglio soltanto parlare con te"
"Vattene tu vuoi la mia
mamma "
"No, io voglio giocare"
Si apre la porta entra Sam e la porta si richiude.
"Fai scendere Lana così possiamo giocare. Per favore Luca "
Lui mi lascia ma non lentamente, mi fa volare e cado su Sam.
Mi abbraccia.
"Luca la tua mamma è giù, va da lei"
"È lei adesso la mia mamma. Io voglio giocare con lei"
"Tu gli fai male"
"Io non faccio male
alla mamma "
Dice urlando.
"Adesso basta. Io e Lana dobbiamo parlare, tu sei un bambino e non puoi ascoltare. Quindi vai e non fare capricci "
Dice Sam alla fine.
"NOooo"
Dice il fantasma, intanto il letto vola per aria, dall'armadio volano tutti i vestiti gli altri mobili esplodono.
Io mi inginocchio e Sam è sopra di me che cerca di proteggermi.
Poi scompare.
Sam si alza e mi alzo anche io.
"Tutto a posto Lana? "
"Si, bravo complimenti. Hai trovato la giusta soluzione. Si è calmato"
"È pur sempre un bambino "
"Non toccarmi, non ho dimenticato sai!"
"Nemmeno io. Adesso scendiamo giù da Laura. Ne parliamo dopo"
"Comunque io vado da Harry, non voglo restare un solo minuto di più in questa casa"
"Io vengo con te, nemmeno io rimango qua"
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