Samuel

Eccomi qua, ad affrontare questo nuovo lavoro, a rivoluzionare la mia vita in un ambiente a me sconosciuto.
Giulia ha detto che farà una riunione per presentarmi, so già che combinero' qualche guaio.
"Ma quante sono in tutto?"
Chiedo a Giulia.
"Be' un bel po', 'tra ragazze e ragazzi"
"Accidenti, come farò a stargli dietro?
Ehi un attimo hai detto ragazzi?"
"Si, non svenire per favore"
"E come li paghi tutti questi ragazzi?"
"In base ai loro guadagni, facciamo a metà. Vieni"
Entriamo in una grande sala ed io esclamo:
"Oh mio dio, questo è il paradiso!"
Giulia mi guarda e sorride, non avevo mai visto tanto ben di dio tutto in una volta.
Così inizia il discorso:
"Ragazzi questa è una mia stretta collaboratrice, da oggi in poi per qualsiasi cosa avrete bisogno anche a livello finanziario dovrete rivolgervi a lei, qui c'è il suo numero di telefono, per favore avvisate anche chi non è venuto oggi"
Poi mi dice:
"Senti qua c'è un tablet, qui ci sono i nominativi di tutti i ragazzi, con le schede, i dati e i numeri di telefono.
Mi raccomando portateli sempre dietro metti una password, ci sono pure le tariffe"
"Ehi aspetta, che devo fare con questo"
"Rispondi alle chiamate dei clienti.
Ti diranno chi vogliono e per quante ore, gli dici il prezzo, chiami il ragazzo o la ragazza e dai la conferma.
Il cliente o viene in agenzia o ti dice dove vi dovete incontrare per pagare anticipatamente.
Poi vai a pagare la camera in albergo e a fine rapporto metta dei soldi li dai alla ragazza o al ragazzo e le cose di cui hanno bisogno, che ne so, vestiti scarpe o altro, il resto lo metti in banca.
L'ultima cosa, come albergo usiamo quasi sempre lo stesso, il migliore, il direttore è già avvisato"
"Ok aspetta, tu stai correndo troppo, mi stai dicendo che devo fare tutte queste cose? Tu sei fuori di testa, "
"Se è per il tuo stipendio, facciamo 50 e 50, per ora, dopo rimane tutto a te "
"Che significa per ora"
"Dovevo dirtelo prima, ho deciso di aprire un'agenzia a Parigi, e qui lascio tutto a te"
"E tu me lo dici così su due piedi? Mi lasci da sola?"
"Per ora ci sono io, fino a quando non impari tutto.
Comunque non sei sola, saremo sempre in contatto e tu hai bisogno di uscire fuori dal tuo mondo"
"Non è per quello, non ci siamo mai separate e io penso di non farcela, sai come sono imbranata"
"Tranquilla, imparerai e poi c'è Lucia, è in gamba ti aiuterà lei "
Sarò di nuovo sola.
"Ehi, vedrai che prima che io partirò tu incontrerai qualcuno"
"Giulia stai scherzando vero"
"Dai andiamo a casa, domani sarà una giornata lunga"
Intanto squilla il telefono, cosa faccio?
"Dai rispondi"
"No, rispondi tu"
Dico a Giulia
"Pronto"
"Salve, ho bisogno di prendere un appuntamento"
" Dica pure"
"Vorrei un incontro con Samuel Riccardi"
"Da che ora a che ora"
"Se è possibile dalle 20 alle 23"
"Le darò conferma"
"Grazie, buon giorno"
"Salve"
"Adesso hai visto come rispondere.
A volte ti possono chiedere degli extra, per quelli c'è una tariffa ectra, nel tablet c'è tutto"
"E se loro stanno di più di quello che richiedono?"
"No i ragazzi non vanno oltre, perché possono avere altri appuntamenti.
Comunque occhio perché Samuel è il più ricercato, è il numero uno, ed è il più stronzo.
Sai quante ragazze hanno perso la testa per lui?
Ma lui non si è mai legato con nessuna. Lui è impegnato"
"Ho capito, sto alla larga da lui, invece come ragazza, chi è la più quotata?"
"Mery, sta alla larga anche da lei"
Mi dice Giulia, poi continua:
"Devi chiamare Samuel e dare la conferma"
"Chiamalo tu questa volta, io andrò in albergo "
"Samuel sono Giulia, hai un appuntamento........Ok do conferma.
Hai visto è semplice, adesso chiamo la signora, ho il numero memorizzato, se non risultava me lo sarei fatto dare.
Pronto si è stato confermato, dalle 20 alle 23, paga in albergo? Va bene verrà la mia socia Lana . Buona serata. Vedi? È facile"
"Questo lo dici tu, se sbaglio che faccio, magari vuole a uno e gliene mando un altro?"
"Tu non sai stupida Lana, devi solo uscire dal guscio"
"E se  fanno richieste strane che faccio?"
"Niente, decidono loro, ok sono le 19 e trenta, andiamo a prendere un caffè e poi vai in albergo aspetta la signora, poi aspetta Samuel e lo paghi, ma di solito li vuole portati a casa, sono tre ore, la metà li tieni tu, gli altri li dai a lui.
Ho capito, per oggi vengo io con te visto che non conosci nessuno, i soldi li prendi tu e li dai tu"
"Ok andiamo"
Siamo li fuori dall'albergo e arriva la signora, si avvicina e ci da una busta, entra e aspetta che arrivi Samuel, dopo pochi secondi vedo un uomo sui 25, anni, capelli biondi, legati con una coda, occhi azzurro verde, fisico che sembra scolpito a mano, barba incolta bocca da baciare all'istante, ci credo che è il numero uno, mi passa davanti, e il suo profumo mi arriva fino al cervello, inizio ad avere brividi in tutto il corpo, è perfetto. C'è da perdersi nei suoi occhi. Giulia mi chiama dice che possiamo andare.
"Verso le 22,30 ti chiamerà per dirti dove devi portargli il denaro"
"Ok"
Non finisco di rispondere che arriva una chiamata dalla signora di prima, io e Giulia ci guardiamo negli occhi, cosa sarà successo?
"Rispondi tu, se c'è qualcosa che non va sai cosa dirgli"
"Ok Pronto, signora c'è qualche problema?"
Mentre lei ascolta io ho il cuore a mille, ecco non ho nemmeno iniziato che ho gia combinato qualche guaio. Sto ascoltando Giulia che mi guarda mentre parla, poi dice:
"Si, mi dica... si...... Samuel è d'accordo. Va bene, non posso dargli una risposta subito, ad una codizione, che sia un segreto, se va bene le faccio tre squilli"
"Cosa è successo"
"Mi ha fatto una proposta, ti ha vista mentre veniva, vuole che tu in queste tre ore sei presente, non devi fare niente, devi solo sederti e guardare, pagherà un bel po' extra se tu sei d'accordo, e strano ma per Samuel va bene, non ha mai voluto nessuno, chissa come mai ha accettato?"
"Ma siete tutti fuori di testa? Tu sai chi sono io, e non ho nessuna intenzione di soddisfare le sue voglie di una pazza psicopatica"
"Vedi che non devi fare niente"
"Ma cosa dici, tu lo faresti?"
"Pure gratis, solamente per ammirare il corpo stupendo di quel dio, svegliati, sai quante vorrebbero essere al tuo posto"
"E quanto paga"
"Molto"
"Ci credo che quello ha accettato! Tu dovevi dirgli no subito"
"Scusa, di cos'è che hai paura, non voglio ricordarti certe cose per farti male, ma vivi la tua vita oggi, non stai facendo niente di male, oppure hai paura che questa situazione può piacerti?"
Faccio un lungo respiro e gli dico
"Va bene, ok, ma se provano a fare qualche altra cosa vedi quello che succede"
Così torno indietro, salgo al terzo piano.
Ma cosa sto' facendo?
Perché ho accettato?
E se  quel ragazzo mi attrae a tal punto da fare cose che mai in vita mia avrei fatto?
Oddio, mi tremano le gambe. Busso, un tocco leggero, quasi per non farmi sentire, ma qualcuno apre la porta, è lui. Entro, spero di non cadere a terra, casomai penso ad altre cose, vedo che la sedia è già pronta, saluto e mi siedo.

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