Punizioni

Sono seduta sul letto.
Non ci posso credere, sta' giocando con la mia vita, dovrei  scappare, dovrei prenderlo a pugni, ma quando è lì davanti a me non rieso a muovere un muscolo, il mio corpo è bloccato.
Per me è come una calamita, più cerco di allontanarmi da lui più lo voglio vicino.
Vado a fare una doccia e mi vesto.
Nel frattempo arriva Sam.
"Ti sei preparata?"
Non rispondo.
Si avvicina, mi controlla, mi fa girare di spalle, mi alza la maglietta e mi sgancia il reggiseno, me lo fa togliere, poi mi alza la gonna.
"Ti preg.."
Mette una mano sulla mia bocca.
"Ssss, non parlare, è inutile che ti ribelli"
Mi toglie le mutandine, mi prende in braccio, mi porta in una stanza, mi fa sedere e mi lega mani e piedi.
"Slegami, ti prego"
"Stai zitta, non hai nessun diritto di parlare, hai sbagliato anche troppo, da adesso in poi riprendiamo con le punizioni, quindi ti conviene stare attenta perché continui a ripetere sempre gli stessi errori"
Nel frattempo entra una ragazza, si sdraia sul letto, ha ben poco da togliere visto che indossa soltanto l'intimo.
Si toglie il reggiseno, e inizia a giocare con i capezzoli, si masturba.
Sam non sembra molto interessato,
mi guarda e sorride, lo odio, io inizio a guardare altrove, poi chiudo gli occhi, ma sento dei passi e il respiro di Sam vicino il mio orecchio.
Mi prende per i capelli e mi fa alzare la testa.
"Apri gli occhi Lana, ho una lista abbastanza lunga di punizioni per te piccola, sei una bimba cattiva"
Va verso la ragazza, si toglie lentamente i pantaloni, poi i boxer, la penetra.
Inizia con movimenti lenti, poi aumenta, non riesco a guardare.
Vederlo con un altra donna mi fa male, ma lui non ha un cuore, lui non sa amare.
Cosa mi aspettavo, che si innamorava di me?
Che stupida.
Mentre tengo gli occhi chiusi mi sento tirare per i capelli, istintivamente alzo la testa e apro gli occhi.
"Apri gli occhi Lana, non dirmi che non ti è piaciuto quello che hai visto?"
"Perché non mi lasci andare? Non dirmi che è perché mi ami, tu non hai mai amato nessuno"
"Che cazzo ne sai tu di me?
Niente! Quindi stai zitta!"
Mi libera e mi trascina in una stanza e chiude a chiave.
"Sei una bimba capricciosa Lana. Devi essere punita"
Mi lega e inizia a frustarmi. Quando è soddisfatto mi accompagna in camera e mi lascia lì.
La schiena mi brucia da morire, non lo riconosco più.
Non capisco perché è arrabbiato con me a tal punto da farmi del male.
Dopo un po' si apre la porta.
"Ho portato un unguento, ti calmera' il dolore e il bruciore "
Mi alzo dal letto e mi allontano.
"Non devi toccarmi"
"Pensi di riuscire a scappare? "
In un attimo è vicino a me.
"Girati "
Inizia a passarmi l'unguento nelle ferite, brucia.
"Scusa, ho esagerato, ma tu mi fai impazzire, stai lì a giudicarmi. Tu non conosci il mio passato"
"Mi dispiace"
Gli dico.
"Senti, iniziamo tutto da capo, stasera usciamo. Andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo da qualche parte a divertirci, proprio come fa un padre e una figlia"
"Un padre e una figlia?
Ma stai scherzando. Non mi sembra che tu fino ad ora mi hai trattata come una figlia!
Hai forse vergogna di farti vedere con una ragazzina al tuo fianco? O hai paura di provare dei sentimenti nei miei confronti? Perché non riesci a lasciati andare?"
"Stai zitta, io non ho paura di niente. Non voglio avere legami con nessuno. Adesso preparati"
"Perché Sam? Cosa ti è successo? Perché non vuoi lasciarti andare? Hai paura di innamorarti? Vedi che non siamo tutti uguali, esistono persone che sanno amare veramente, con tutta l'anima"
"Tra due settimane mi sposo.
Chiudiamo il discorso.
Questa sera con noi ci sarà anche Federica, vedi di comportarti bene"
" Cosa! E io dopo che faccio? Che ne sarà di me? Ti sei divertito e poi mi butti via come uno straccio vecchio?
Oppure devo stare a guardare te e la tua mogliettina che vi divertite a fare figli.
Basta, c'è un limite a tutto.
Io non vengo da nessuna parte. Non voglio fare la candela a voi due"
Sorride.
"Piccola Lana, tu non puoi andare da nessuna parte, ho io la tua custodia, io sono il tuo tutore, tu sei mia.
Comunque mi sembri un po' gelosa?
Hai sempre saputo che mi sposo con lei"
"Un matrimonio di interesse "
"Ma chi te lo ha detto? Io amo Federica "
"Tu non hai un cuore"
"Invece si, appartiene a lei, a Federica "
Sarebbe stato meglio una pugnalata al cuore che sentire quelle parole dette da lui.
Non devo dargli la soddisfazione di vedermi piangere, mi giro dandogli le spalle.
"Io non vengo "
"Non decidi tu, quindi vieni"
Mi afferra per il braccio, mi spinge sul letto mi strappa tutto.
"Sam smettila, lasciami "
"Stai zitta, sei soltanto una puttana"
Mi penetra in un modo così violento che le lacrime iniziano a scendere lentamente.
Non pensavo che fosse così cattivo.
Quando finisce si riveste e prima di uscire mi dice:
"Preparati e non sbagliare a parlare con Federica, o questo è niente rispetto a quello che ti farò se ti comporti male"
Chiude la porta io mi alzo dal letto ma ho un capogiro e devo sedermi nel letto per riprendermi, sarà perché le spalle mi bruciano.
Vado a fare una doccia, mi metto qualcosa di semplice, mi trucco leggermente mi siedo sul letto ad aspettare che Sam mi chiama.
Pensare che tra due settimane si sposa, accidenti, non potevo avere una vita normale, perché mi sono innamorata di lui?
Spero che mi lascerà andare dopo che si sposa, non riuscirei a stare sotto lo stesso tetto con quella stronza.
Questa sera devo stare calma o la uccido.
Si apre la porta.
"Andiamo"
Lo seguo e davanti la porta c'è Federica, certo devo dire che è veramente bella, ma tanto falsa, scommetto che è rifatta dalla testa ai piedi.
"Ciao Lana, tutto a posto?"
Mi porge la mano, io devo ricambiare, ci sputerei su quella mano altro che salutarla.
Chissà quanto tempo impiega tra estetista parrucchiera e storie varie.
Saliamo in macchina, lei davanti io dietro Sam guida.
Arriviamo in un ristorante dove c'è un tavolo lungo apparecchiato e alcuni suoi amici sono già arrivati.
Loro due tassativamente mano nella mano, devo trattenere una lacrima.
Che stronzo, questa è la peggiore delle punizioni, vederlo con un altra, non una qualsiasi, ma la sua futura moglie.
Mi siedo il più lontano possibile da lui, ma mi becco un rimprovero da Sam, ma questa volta faccio di testa mia e rimango dove sono.
Alla mia sinistra c'è seduta una signora sulla cinquantina, portati bene, be' i soldi fanno miracoli .
Alla mia destra subito dopo di me si siede un ragazzo alquanto carino.
Capelli che gli cadono morbidi sulla spalla, occhi verdi camicia sbottonata, un sorriso stupendo.
Sento degli occhi puntati su di me, mi giro e vedo Sam che mi guarda, i suoi occhi sono quasi chiusi, il suo viso tirato.
È incazzato nero.
"Ciao, sono Harry, piacere"
"Ciao sono Lana"
"Tu sei la ragazza che è con Samuel?"
"La fidanzata? No, non sarei seduta qua"
"Non intandevo quello, abiti con Sam, giusto?"
"Si, perché?"
"Ho sentito parlare molto di te, è vero tutto quello che dicono di te"
"Cosa dicono di me?"
"Che sei uno schianto"
"Grazie"
Intanto guardo Sam ed è più arrabbiato di prima.
"Lascialo perdere, lui è sempre così"
"Tu lo conosci?"
"Certo che lo conosco, ha qualche hanno meno di me, lui 25, io 22, ma ci conosciamo bene, facciamo lo stesso lavoro"
"Anche tu sei un Escort?"
"Si, ma io mi diverto, per me è sesso, lui invece  è cambiato molto  da quando ci siamo conosciuti ad ora, prima rideva di più, adesso è sempre come un pinguino, sempre incazzato"
"Perché è cambiato?"
"Ha avuto dei problemi che non sto qui a spiegarti, mi sembra giusto che sia lui a parlartene, sono discorsi abbastanza delicati"
"Capisco, ma.."
"No, non provarci, sono cose personali, sarò muto come un pesce.
Piuttosto, ti do il mio numero e tu mi dai il tuo, qualche sera verrò a prenderti e usciamo"
Guardo Sam.
"Tranquilla, parlo io con lui, non mi dirà di no".
Tutto sommato trascorro una serata divertente, Harry è un ragazzo simpatico, sorride sempre.
Quando la serata finisce, ci salutiamo e mi dice che si farà sentire.
Arrivati a casa vado dritta in camera mia, metto il pigiama, vado in bagno, mi
tolgo il trucco lavo i denti e vado a letto.

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