Liti

Non riesco ad addormentarmi subito, non ho fame, ho mangiato pochissimo.
Devo dormire a pancia in giù, non riesco ad appoggiarmi  sulla  schiena.
Penso a Sam, non riesco a capire il perché dei suoi sbalzi d'umore.
Cosa può essergli mai successo di così grave da comportarsi in questo modo.
Sento il telefono vibrare.
"Allora sei arrivata sana e salva?"
È Harry.
"Si, tutta intera"
"L'orso ti ha detto qualcosa? "
"L'orso? Chi Sam?
Perché ti ha detto che doveva parlare con me?"
"No, ma lo conosco fin troppo bene, conosco il suo carattere in tutte le sue sfaccettature "
"Come fai a conoscerlo
così bene? "
"Vuoi la verità? "
"Certamente "
"Perché è mio fratello "
Accidenti. ..
"Sei per caso caduta dal letto? "
"No...scusa, è che sono .."
"Scioccata? Si, sono pochi quelli  che lo sanno e ti prego di tenere questa notizia per te"
"Perché scusa, cosa c'è di male a fare sapere che siete fratelli? "
"Sai il lavoro e altro, ti spiegherò tutto un altra volta "
"Ah ok, sembrate così diversi "
"Già, adesso ti lascio nelle braccia di Morfeo. Notte..notte"
"Buonanotte "
Sembrano così diversi, perché non mi ha mai detto che ha un fratello?
Nel frattempo sono così stanca che nonostante l'agitazione mi addormento.
A svegliarmi sono due braccia che mi circondano la vita.
Mi giro è vedo Sam che mi guarda sorridente.
Pensavo che come minimo mi avrebbe uccisa.
"Scusa, ti ho svegliata.
Ti osservavo mentre dormivi, sei così serena e..bella da morire"
"Tu mi stupisci sempre.
Sei contraddittorio, una volta quasi mi uccidi, un altra mi elogi. Spiegami Sam, o divento pazza"
"Non ti devo nessuna spiegazione.
Tu vuoi sapere troppe cose, devi soltanto ubbidire"
Ecco che ritorna Sam lo stronzo.
"Adesso stai zitta e dormi".
Il mattino mi sveglio e sono sola nel letto, ma quando sto per alzarmi sento bussare.
Non è Sam, sicuro, lui non bussa mai!
Si apre la porta, è Federica.
"Scusa se ti disturbo ma volevo chiarire alcune cose con te su Sam"
"Non abbiamo niente da dire"
"Invece si è molto direi"
Fa una pausa di silenzio.
"Non mi interessa che tipo di rapporti hai avuto con Samuel fino a ora, ma sappi che mettendo io piede qua, tu dovrai stargli lontana, o ti sbatto fuori"
"Fallo, dai, ma fallo adesso, mi fai un favore, anzi guarda, me ne vado via io"
Mi alzo dal letto ma devo correre in bagno, vomito anche l'anima, sarà tutto l'alcool che ho bevuto ieri sera.
Federica mi guarda in modo sospetto, quasi incuriosita.
Prendo un borsone, metto le poche cose mie e mi avvio verso la porta.
Ma entra Sam.
"Vai da qualche parte?"
"Si, lontana da voi due"
"Federica esci"
"Perché, se devi dirgli qualcosa puoi dirglielo anche con me presente"
"ESCI"
Gli dice con voce più alta, lei fa un passo indietro spaventata dal tono di voce di Sam ed esce dalla stanza.
"Tu non vai da nessuna parte, forse non hai capito chi comanda"
Mi prende il borsone e lo butta via lontano da me.
Io gli rispondo:
"Non voglio stare in questo inferno un solo minuto di più.
Tu e quella siete fuori di testa, avete bisogno di uno psichiatra"
Si avvicina e la sua mano ha un impatto violento con il mio viso tanto da farmi perdere l'equilibrio.
Sento il viso andare a fuoco.
Lo guardo con le lacrime agli occhi, prendo il borsone e vado via, ma lui mi blocca.
"Tu non vai da nessuna parte"
"Dillo a quella stronza la fuori"
"Lei non ha diritti su di te, io si"
Mentre parla si apre la porta, è Harry.
"Ehi, si può sapere cosa sta succedendo qua"
"Harry fatti gli affari tuoi"
Dice Sam.
"Lana, prendi le tue cose e vieni con me"
Mi dice Harry.
"Invece lei non si muove"
Dice Sam.
Sono li a guardarsi in silenzio, uno di fronte all'altro.
Poi Harry si avvicina, mi alza il viso con la sua mano e lo gira dal lato dove ho ricevuto lo schiaffo.
"Dammi un motivo valido per lasciarla qua con te, uno soltanto"
Si gira e lo guarda.
Sam invece guarda a terra.
"Bene, come pensavo. Adesso viene via con me, quando ti sei calmato te la riporto . Oppure vuoi arrivare ad un punto di non ritorno?"
C'è un attimo di silenzio.
Io raccolgo le mie cose, lo guardo ma Sam non ha il coraggio di guardarmi, gli passo vicino quasi a sfiorarlo ma lui non dice niente, non una parola.
Non mi ha detto -fermati- non mi ha detto che possiamo sistemare le cose, non mi ha detto che tiene a me, che mi ama.
Esco in silenzio con le lacrime agli occhi.
Quella stronza sorride soddisfatta, mi parto per mollargli un pugno in faccia ma Harry mi blocca.
"Ehi Terminator, fermati o gli farai male"
"Ringrazia Harry o ti avrei spaccato quel tuo bel faccino"
"Lana lasciala perdere, non ne vale la pena".
Mi accompagna in macchina, mi fa entrare.
"Aspetta un attimo, arrivo subito"
Si ferma un attimo, poi si gira e mi dice:
"Non è che ti viene in mente di buttare qualche bomba e farci saltare tutti in aria? Aspetta almeno che esco io"
"Cosa?"
"Stavo scherzando"
"Tranquillo, aspetto che esci poi la butto"
"Ah ok, ora sono più tranquillo"
Lo guardo stupita è riuscito a farmi sorridere.
Entra di nuovo in casa.
Quando rimango da sola ripenso a Sam, a tutti i momenti trascorsi con lui, sia belli che brutti, perché fanno parte di noi due, lo amo talmente tanto da annullarmi totalmente per lui.
Ho lo sguardo perso nel vuoto.
Il dolore che provo in questo momento è insostenibile, sono una bambina viziata, questo è quello che mi dice sempre.
No, io sono una ragazza che lo ama, più di ogni altra cosa al mondo, più di me stessa.
Dopo un dieci minuti Harry ritorna.
Mette in moto la macchina e partiamo.
"Stiamo andando a casa mia. Per ora rimani con me, ho parlato con Samuel, dagli tempo, è fottutamente incazzato nero.
Io glielo sempre detto di stare calmo, ma lui è soltanto una testa di cazzo"
Attimi di silenzio che sembrano eternità.
"Ehi, non avrai mica lasciato la lingua da mio fratello?"
Mi chiede facendomi scappare un piccolo sorriso.
"No, tranquillo, anzi grazie di tutto"
"Scherzi, per te questo e altro"
"Come mai eri venuto da Sam?"
"Volevo chiederti di venire a mangiare una pizza, o farci un giro, sembra quasi che ho un sesto senso, ringrazio questo mio dono. Comunque ho una pomata miracolosa a casa, vedrai passerà"
"Già il viso guarirà, è il mio cuore che non lo farà"
"Tranquilla, allora io che ci sto a fare? A girarmi i pollici. Mi prenderò io cura di te"
Arriviamo in una villa che esteriormente è simile a quella di Sam.
"Si, se ti stai chiedendo se è uguale a quella di mio fratello ti do la conferma.
Ma all'interno è disposta in maniera diversa.
Entro e c'è un grande salone, delle scale di fronte.
"Vieni, ti accompagno in camera, riposa un po' nel frattempo vado a prendere le tue cose e vedo di parlarne con Sam senza quella strega tra le palle"
La camera da letto è abbastanza grande, con un letto matrimoniale a baldacchino.
"È stupenda"
"Già, ho buon gusto io"
"Noto che sei umile"
"Noooo! Affatto!"
"Perché lo stai facendo?"
"Sei diretta tu! Vuoi sapere la verità?"
"Si"
"È da un po' che ti conosco. Ti ho vista con mio fratello tempo fa, qualcosa di te mi ha colpito.
Veramente ad essere sincero tutto mi piace di te"
"Non è che ti ha mandato tuo fratello per togliermi dalle palle"
"Scherzi vero? Io non sono il tipo che si fa corrompere facilmente.
Comunque non ti sto dicendo che devi metterti con me, voglio aiutarti. Voglio che stai bene, che sei felice."
Che dolce, non potevo incontrarlo prima di conoscere Sam.
Devo fare il possibile per riuscire a dimenticare Sam.
"Scusami, ma in questo momento non riesco a fidarmi di nessuno".
"Non preoccuparti, voglio soltanto che stai bene, più in là deciderai cosa fare.
Adesso riposa, ci vediamo dopo".
Esce e io mi butto sul letto, in pochi minuti mi addormento.

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