Il Vuoto
Harry e Giulia staranno via per un bel po', io giro per casa in cerca di qualcosa, o piuttosto di qualcuno, di Sam.
In ogni momento i suoi ricordi sono vivi nella mia mente.
Io lo desidero, il mio corpo lo desidera, lo vuole.
Quando mi tocca, anche quando mi punisce.
Io sono una sottomessa, io sono la sua sottomessa.
Vado in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare anche se non ho molta fame.
Rimetto tutto in ordine e cerco nella borsa l'ecografia che ho appena fatto quando tocco due mazzi di chiavi, io ne dovrei avere soltanto uno.
Le guardo, le conosco, queste sono le chiavi della casa di Sam.
Istintivamente mi alzo esco prendo un taxi e vado a casa sua.
Apro ed entro.
Un mare di emozioni si impossessano di me.
Tocco i mobili, giro per le camere, poi vado nella camera da letto di Sam.
Anche con la penombra riesco a percepire ogni oggetto di quella stanza.
Le lacrime iniziano a scendere piano.
Il mio corpo vibra a quei ricordi.
Quando penso di essere sola sento che due braccia
circondano la mia vita.
Cerco di urlare ma una mano mi blocca la bocca.
"Ssss...piccola, non urlare"
"Sam"
"Finalmente, ti stavo aspettando"
"Hai messo tu le tue chiavi nella mia borsa"
"Si"
"Perché?"
"Perché tu hai bisogno di me"
"Lasciami "
"Zitta, non sei tu che dai ordini "
"Sam lasciami andare "
Cerco di liberarmi da lui ma non ci riesco.
"Cosa pensi di fare, pensi di riuscire a liberarti"
"Devi lasciarmi andare"
"Il tuo corpo ha bisogno di me, ed io ho bisogno di te"
Mette le sue mani sotto la mia maglietta.
È vero, lo desidero con tutta l'anima.
Mi toglie la maglietta.
Mette le sue mani sul mio seno.
Il mio corpo è molto più sensibile.
Sognavo questo momento.
Mi toglie i pantaloni.
Mi fa sdraiare sul letto.
"Ti prego Sam, non torturarmi in questo modo"
"Ho bisogno di te, non ce la faccio senza di te.
Possono pure uccidermi"
"Cosa dici Sam, chi deve ucciderti, chi non vuole che stiamo insieme?"
Gli accarezzo il viso ed è bagnato.
Piange.
"Mio Dio, Sam, chi vuole ucciderti"
"Sss.. non ha nessuna importanza, adesso sono qua con te"
"È Federica vero"
Poggia le sue labbra sulle mie per non farmi parlare ma io mi allontano.
"Sam devo sapere, vai alla polizia"
"È inutile, tutto inutile.
Ci ho provato Lana, Dio solo sa' quanto ci ho provato a starti lontano.
Non ce la faccio, ma in questo modo metto in pericolo anche te"
"Non mi interessa, lotteremo insieme"
"Non è così facile come pensi tu, ci ucciderebbero entrambi e io non voglio che ti fanno del male. È una pazza"
"Sam possiamo fuggire lontano"
"Hanno spie ovunque, no è troppo rischioso, adesso basta, voglio stare con te, stai zitta"
"Ma Sam, come posso essere tranquilla se tu sei in pericolo?"
"Fino a quando stiamo lontani siamo al sicuro"
Mi bacia.
"Dormi piccola, finalmente posso dormire almeno una notte tranquillo sapendo che tu sei qua con me"
"Non voglio lasciarti ancora"
"Va tutto bene"
Inizia a baciarmi tutto il corpo, poi scende tra le gambe, poi risale e penetra il suo membro dentro di me.
Inizia a muoversi lentamente come una dolce danza.
Lo amo, non posso vivere senza di lui.
Dopo un bel po' ci addormentiamo, abbracciati.
L'indomani mi sveglio e sono sola.
Mi alzo e inizio a cercarlo ovunque, ma di lui non c'è nessuna traccia.
Quella Federica, la uccido con le mie stesse mani.
Faccio una doccia, mi rivesto e inizio a chiamarlo, giro tutta la casa ma di lui nessuna traccia, rovo a chiamarlo a telefono ma è spento.
Sento aprire la porta.
"Sam"
"No, mi dispiace, mi ha chiamato e mi ha detto di venirti a prendere"
"Harry, mi ha detto che non possiamo stare insieme, lei vuole ucciderlo"
"Vieni qua piccola"
Mi abbraccio forte a Harry, lui è la mia ancora.
Piango disperatamente.
"Voglio andare a riprenderlo"
"Non puoi, sono partiti di nuovo, questa volta non mi ha detto dove andavano"
Ritorniamo a casa ma io non posso arrendermi in questo modo.
"Cosa possiamo fare Harry?"
"Il padre di Federica è il capo della mafia, sono potenti e pericolosi, non so proprio cosa fare"
"Come faccio per riportarlo a casa?"
"Non possiamo fare niente.
Possiamo soltanto aspettare"
"Aspettare cosa Harry? Che lo uccidono?"
"Lana cerca di calmarti. Adesso vai a riposare, nel frattempo io cerco di capire dove sono andati"
"Ok, tanto sono sicura che non lo rivedrò più"
Passano i giorni ma di ritrovare Sam non se ne parla.
Ho fatto la morfologica e il medico mi ha detto che è un maschietto e che sta' bene.
Io ho sempre un peso al cuore, sta' bene Sam? Perché non riesco a rintracciarlo nemmeno a telefono?
Adesso c'è il vuoto dentro di me.
Mi faccio forza pensando a questa creatura che cresce dentro di me.
Provo continuamente a chiamare Sam, niente.
"Harry hai saputo qualcosa su Sam?"
"Se vuoi la verità mi ha chiamato, ha detto che sta' bene, ha chiesto di te"
"Poteva farne a meno, si sta' divertendo con quella stronza, perché continuo a pensare che lui è in pericolo? Sono una stupida"
Passano altre settimane ed è più forte di me, continuo a pensare a Sam e a come sarebbe stata la mia vita con lui.
Passano i mesi e sono giunta al termine, il ginecologo ha detto che potrei partorire da un momento all'altro.
Harry ha già messo i borsoni in macchina, è più nervoso di me.
Giulia mi aiuta lì dove io non posso arrivare.
Questa sera mi sento strana, più nervosa del solito.
Vado a riposare un po' quando squilla il telefono.
"Pronto"
"Lana"
"Sam, cosa vuoi?"
"Sentirti"
"Dopo tutto questo tempo? Giochi con la mia vita in questo modo?
Devo chiudere"
"Aspetta, per favore, non chiudere"
"Non abbiamo niente da dirci, tu hai scelto di stare con lei"
"Non è come pensi tu"
"Allora dimmi com'è? Perché io non ti capisco! Sei contraddittorio, mi dici che mi ami, mi dici che senza di me non puoi stare e poi stai mesi senza farti sentire, io sto impazzendo Sam, tu non capisci il dolore che provo"
"Invece lo capisco. Ma...stare vicino a me è pericoloso, preferisco sapere che mi odi, ma almeno sei lontana"
"Tu pensi che comportandoti in questo modo riesci a farti dimenticare? No Sam, un amore vero è per sempre"
"Mi dispiace Lana, non dovevo chiamarti"
"No, Sam, no..sei uno stronzo"
Chiude, sento un forte dolore alla pancia e alla schiena.
Scendo giù e Harry e Giulia stanno guardando la tv.
"Hei. Lana hai una faccia che ti è successo?"
"Niente, è che mi sento più nervosa del solito, mi sento strana"
"Be', se è per questo è nove mesi che rompi le palle con questi ormoni alterati"
"Non è mica colpa mia"
Un altra contrazione, più forte dell'altra arriva.
"Vado su'"
"Senti andiamo in ospedale"
"No, ho soltanto bisogno di sdraiarmi un po'"
Salgo su ma non faccio in tempo a sdraiarmi che sento del liquido uscire e scivolare in mezzo alle mie gambe.
Chiamo Harry.
"Lana, cosa è successo? Cos'è tutta quest'acqua a terra? Si è rotto qualche tubo?"
"No, non si è rotto niente, mi si sono rotte le acque"
Rimane a fissarmi, lo chiamo un paio di volte.
"Harry,..Harry,.. ci sei"
Gli do' un ceffone nel braccio.
"Harry, sto per partorire, ti svegli"
"Come? Cosa? Accidenti!"
"Ti muovi per favore"
"Aspetta Lana, prendo
tutto l'occorrente"
"È già tutto in macchina, te ne sei dimenticato?"
"Già, è vero andiamo allora"
Svende le scale di corsa ma mi lascia davanti il bagno.
"Harry!"
Si gira e mi guarda.
"Non dimentichi qualcosa?"
"Cosa?"
"Mi aiuti a scendere, o vuoi lasciarmi qua"
"Si, giusto"
Arrivati giù un altra contrazione mi fa bloccare.
La pancia mi diventa dura come la pietra.
"Lana, non ti permette a partorire qua, in casa, non vuoi mica sporcarmi tutto"
"Che stronzo che sei"
"Scherzo, vieni andiamo"
Finalmente siamo in macchina diretti verso l'ospedale.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top