Dov'è Mio Figlio?
Samuel's pov
Ritorno da Federica anche se il mio cuore è rimasto con Lana.
"Dove sei stato tutta la notte?"
"Sono stato in giro, avevo bisogno di prendere un po' d'aria, qui è troppo viziata"
"Non puoi permetterti di parlarmi in questo modo"
"Se no che fai Federica, mi uccidi? O mi fai pestare a morte come hai fatto fino a ora ogni qual volta ti ho detto che mi stai sul cazzo o che non amo te ma amo Lana? Sai perché sono qua, con te? Perché non lascio mio figlio da sola tra le tue mani, lo uccideresti!"
"Io... io se lo dico a mio padre ti uccide"
"Diglielo, mi fai un favore sai perché?
Perché solo il guardarti mi fa venire il voltastomaco, mi fai schifo, non ti tocchero' più nemmeno con un dito"
"Però ti piacerebbe toccare Lana"
"Io amo Lana e tu non la devi nemmeno nominare, ma soprattutto non lo puoi cambiare questo mio sentimento.
Puoi tenermi prigioniero, puoi torturarmi quanto vuoi, amo Lana.
Adesso uccidimi, perché senza di lei la mia vita è finita, non ha senso"
"No mio caro, io non uccido te, ma uccido lei se provi ad avvicinarti soltanto una volta a quella troia"
Mi avvicino a lei, la guardo negli occhi e gli tiro un ceffone.
"Stai attenta a come parli di lei, tu non la devi nemmeno nominare"
Me ne vado in camera mia.
"Samuel, ritorna qua "
Anche se mi chiama non gli do retta.
Inizio a rompere tutto quello che mi viene davanti.
Questa mattina ho lasciato Lana che dormiva, non ho avuto il coraggio di salutarla.
Prima di andarmene ho chiamato Harry da una cabina pubblica, ho il telefono sotto controllo adesso, non potevo rischiare di farmi scoprire e fargli succedere qualcosa.
"Harry"
"Ehi Sam, sei tu, ma da dove chiami, cosa è successo?"
"Lana è a casa mia, vai a prenderla, ti prego abbi cura di lei, proteggila per me, non lasciarla mai sola, se Federica sa che l'ho vista ancora, la fa uccidere"
"Sam, escitene da quella merda"
"Non posso, suo padre è molto potente, se la lascio uccide tutti, a me non interessa morire, ma tu e Lana siete la mia famiglia"
"Ma così ti fai odiare da Lana"
"Non importa, è meglio se mi odia, così non mi cerca più, noi partiamo di nuovo, ma questa volta non ti dico dove andiamo, così non puoi venire.
Harry ti voglio bene, se mi succede qualcosa di a Lana che la amo tanto"
"Sam per favore, vengo a prenderti, vendiamo tutto e andiamo lontano"
"Non posso Harry, ci troverebbero ovunque.
Addio Harry prenditi cura della mia principessa"
Adesso sono qua che penso a lei.
"Cosa volete, dovete picchiarmi ancora?"
Dico a due guardie che sono appena entrate.
"Ci dispiace Sam, sono ordini e li dobbiamo eseguire se non vogliamo essere uccisi"
Mi conducono in una stanza dove altri due ci aspettano.
Loro due mi tengono per le braccia e gli altri due iniziano a colpirmi.
L' unica cosa che mi dà la forza è lei, Lana e piango, non per il dolore fisico, ma per il dolore che ho nel cuore, un tormento che mai avrà fine.
Una vita senza di lei.
Mi danno forza i suoi ricordi.
Mi da forza sapere che è salva.
Picchiano fino a quando mi lasciano a terra privo di sensi.
Mi sveglio nel mio letto, non riesco a muovermi, avrò sicuramente qualche costola rotta.
Cerco di alzarmi per vedere se riesco a farmi una doccia quando si apre la porta.
"Piccolo amore mio, allora ti sei deciso a fare l'amore con me?"
"No Federica, non farò niente con te, mai più"
"Bene, ragazzi, sapete cosa dovete fare"
"Ma signorina Federica, lo uccidiamo in questo modo"
"Non mi interessa, o volete morire voi"
"Dobbiamo parlare con vostro padre, è da lui che prendiamo ordini"
"Come vi permettete di disobbedire ai miei ordini, adesso lo chiamo io mio padre"
Ma nel frattempo arriva un altro uomo che chiama Federica in disparte e gli dice qualcosa.
"Amore mio, c'è un cambio di programma, ha telefonato il dottore, dice che mi devo ricoverare per fare nascere il bambino"
"Bene allora andiamo"
"No Sam, tu non vieni, tra qualche giorno vieni"
"Che cazzo significa io non vengo, nasce mio figlio e tu mi ordini di rimanere a casa? Tu sei fuori di testa, puoi farmi uccidere ma io voglio vedere nascere mio figlio"
"Va bene, vieni, ma devi stare lontano da me"
"Poi si vede"
Gli rispondo.
Dice alla sua guardia se è già tutto pronto, lui gli fa cenno di si con la testa.
Arrivati in ospedale ci accompagnano direttamente in un reparto privato.
Il medico chiama Federica e la porta in un altra stanza, parlo con lei prima che esce, cerco di seguirli ma due guardie me lo impediscono.
"Federica, non stai dicendo sul serio, io voglio vedere nascere mio figlio"
"No, tu rimani qua, non ti voglio in mezzo ai piedi"
"È mio figlio"
"Non mi interessa"
Esce seguita dal medico.
Metto un pugno nel muro e le lacrime iniziano a scendere giù, che bastarda, è una donna senza cuore.
Chiedo alla guardia se posso andare a bere qualcosa, all'inizio mi dice di no, ma acconsente soltanto se lui stesso mi accompagna.
Ho bisogno di bere.
Quando scendo giù vedo Harry.
"Harry, cosa ci fai tu qua?"
"Sam, tu cosa ci fai qua?"
"Federica, sta' per partorire"
"Ma Sam, tu non dovresti essere con lei?"
"Lascia perdere. Allora? Non hai risposto alla mia domanda"
"Emm..già...che ci faccio io qua?"
"Lo sto' chiedendo io a te"
"No..è che Giulia sta' poco bene e l'ho accompagnata in ospedale, un forte mal di pancia"
"Harry! Non sai dire le bugie, allora? Sto' aspettando!"
"È la verità, scusa ma adesso devo andare"
Non mi convince, scappa via come un fulmine.
Vado a bere, dopo un po' ritorno in camera e chiedo a uno dei due di informarsi.
Ritorna e mi dice che devono fare il parto cesareo.
Passano tre ore e finalmente arriva la buona notizia.
È nato un maschio.
Chiedo di vedere mio figlio ma il medico mi dice che per ora non si può perché il bambino è sotto osservazione.
"Ritorni a casa, domani vedrà suo figlio"
"Sta' scherzando spero, io non mi muovo da qua fino a quando non vedo mio figlio"
"Bene, allora si sieda e aspetti, per ora non può vederlo nessuno"
"Almeno Federica la posso vedere?"
"Mi dispiace, non vuole essere disturbata"
"Ma se ha bisogno di qualcosa"
"Stia tranquillo, non è sola, ci sono le infermiere e poi la sua guardia è con lei"
"La sua guardia? Ma sono io il padre, non la guardia"
"Mi dispiace, non so cosa dirgli"
Non capisco, mi ha detto che sta' bene, ma che non posso vederlo.
Perché la guardia può stare vicino a lei e io che sono il padre no.
Non so perché mi viene in mente Lana, spero che stia' bene.
Comunque devo capire cosa sta' succedendo.
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