Certezze
Mi sveglio il mattino dopo con un assurdo mal di testa.
Allargo le braccia per sgranchirmi un po', ma tocco qualcuno, mi giro a guardare.
Harry.
"Buongiorno, Lana"
"Buongiorno Harry.
Non dirmi che sei rimasto qua tutta la notte?"
"Non potevo lasciarti da sola dopo che sei stata male.
Ehi, non guardarmi in quel modo, non ti ho sfiorata nemmeno con un dito"
Mi dice visto che lo guardo male.
"Vado a preparare la colazione"
Ma al solo sentire la parola cibo il mio stomaco si contorce e devo correre in bagno.
Harry è dietro di me, quando mi riprendo gli dico:
"Non sarà sempre cosi? Almeno spero che non sia così"
"Si, be', in effetti durante la mia ultima gravidanza ho avuto anche io un po' di nausea mattutina"
Lo guardo confermando a me stessa che mi sta letteralmente prendendo in giro.
"No, scusa chiedi a me queste cose? Non sono mai stato incinto. È credo che mai potrà succedere"
"Era una domanda rivolta a me stessa"
Mi fermo a pensare alla discussione che ho avuto con Sam.
Oggi per lui è il grande giorno.
Si sposa.
"So a cosa stai pensando"
"Già, oggi è il grande giorno"
Dico.
"Fossi in te andrei in chiesa e glielo direi davanti a tutti"
"Harry smettila, non insistere, non cambio idea"
"Allora lo faccio io"
"No, ti sequestro e non ti faccio andare nemmeno al matrimonio"
"Dai, si! Mi piace l'idea. Io e te qua in casa, non te ne pentirai, so' come farti divertire, so' come farti eccitare e farti dimenticare Samuel"
"Harry, sei un pervertito, spero che non dici sul serio"
"Sono fottutamente serio, sono sincero con te.
Potrei saltarti addosso anche adesso"
"Smettila, vado a fare una doccia"
"Ti pulisco la schiena"
Mi dice mentre mi segue in bagno.
"Esci"
"Di cosa ti vergogni, ho visto molte tette e anche altro"
"Harry esci"
Alza le mani in segno di arresa.
"Va bene, va bene, ma non mi cercare quando avrai il pancione e non potrai metterti nemmeno le scarpe, né lavarti da sola"
Sorride maliziosamente.
"Tu non ti arrendi mai?"
"Mai, specialmente con chi mi fa eccitare soltanto con uno sguardo"
Mi guarda dalla testa ai piedi.
"Spero che tu stia scherzando!"
"No, sono serio, se non mi credi guarda"
Mi dice e abbassa la testa, guarda verso i pantaloni, anche io istintivamente guardo giù dove in effetti vedo una protuberanza abbastanza evidente.
Lo spingo fuori e chiudo la porta.
"Tranquilla, non faccio niente se tu non vuoi, ci tengo troppo a te"
Mi spoglio, apro l'acqua e la lascio scorrere, per un attimo voglio dimenticare tutto, ma metto una mano nel mio ventre e sorrido pensando che una creatura sta' crescendo dentro di me.
La meraviglia della natura umana, lui o lei che cresce, nascerà e accompagnero' nel suo percorso della vita tra alti e bassi.
Mi vesto e scendo, Harry ha preparato la colazione.
Lo guardo.
"Harry che c'è?"
"Oggi c'è il matrimonio"
"Non mi dici niente di nuovo"
Mi guarda ma non ha il suo solito sorriso.
"Devi venire anche tu"
"Cosa! Dove? Sei fuori! Nemmeno morta.
Di chi è questa bella idea"
Incrocio le braccia al petto e lo guardo con gli occhi storti.
"Sei stato tu?"
"No, è stata Federica"
"Per umiliarmi ancora?"
"No, anche mio fratello è d'accordo "
"Aspetta, devo sedermi prima che finisco con il culo per terra per l'emozione.
Sono fuori tutti e due.
Io non vado da nessuna parte".
Metto un pugno sul tavolo.
"Ehi Hercules, non rompermi il tavolo, mi è costato parecchio"
"A che gioco stanno giocando?
La signorina vuole la guerra?
E guerra sia!"
Vado a prepararmi, mi sistemo i capelli, mi trucco e indosso un vestito, proprio quello che mi ha regalato lui.
Senza biancheria intima.
Proprio come mi ordina lui.
Sopra indosso una giacca lunga leggera, chiusa, nessuno deve vedere quel vestito.
Soltanto lui.
Rimarrà da solo anche per un attimo.
"Sei pronta? Andiamo.
Cosa ti sei messa?"
"Mi dispiace Harry, ma soltanto Sam deve vedere il vestito"
"Una sbirciatina?"
"Non insistere. Piuttosto dove calebrano il matrimonio?"
"A casa sua, in giardino"
"Non in chiesa?"
"No"
Perfetto.
Sicuramente lui sarà gia pronto perché è ancora presto.
Voglio proprio vedere la sua reazione.
Scendiamo dalla macchina ed è come pensavo, non è arrivato nessuno.
Pensare che non indosso intimo, in pubblico, mi rende nervosa, ma nemmeno Harry sa del mio piano.
Spero soltanto che riesco ad attuarlo.
Mi metto a bordo piscina, adesso che sono qua mi vengono in mente molti ricordi.
Il modo in cui mi baciava, come mi toccava, chiudo gli occhi.
Sento una presenza, qualcuno che mi osserva.
Mi giro.
Bingo...! È Sam.
Mi guarda, in questo momento siamo soli, ho chiesto a Harry di prendere tempo con gli ospiti e con la sposa, ti trattenerli in casa.
La piscina è situata dietro la casa, lontano da occhi indiscreti.
Lo guardo e mi passo la lingua tra le labbra.
Inizio a toccarmi.
Il seno, scendo nella coscia.
Ops, i ruoli si sono invertiti.
I suoi occhi indicano la lussuria.
Lo conosco, si sta' eccitando.
Mio caro Sam, so' come giocare con te.
Mi hai insegnato parecchie cose.
Tolgo la giacca e Sam sgrana gli occhi.
Mi giro dietro è completamente trasparente, continuo a toccarmi girando la testa lateralmente, si è avvicinato di poco.
Mi rigiro.
Sento un calore nella vulva.
Inizio a toccarmi.
Lui si avvicina, ci separano pochi passi, io emetto un gemito di piacere e chiudo gli occhi.
Quando li riapro lui è lì, vicino.
Mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia.
Mi prende in braccio e mi porta in una stanza entrando dal retro.
Mi butta letteralmente sul letto, si spoglia, inizia a leccarmi il clitoride, poi sale su, stringe un capezzolo tra i denti.
Entra il suo membro nella mia vagina e inizia a dare dei colpi, prima lenti, dopo più forte fino a quando non raggiungiamo l'orgasmo insieme.
Lo guardo sorridendo, soddisfatta.
"Caro Sam, tu non puoi fare a meno di me.
Mi desideri troppo, quello che mi hai detto a telefono sono tutte palle".
Mi rivesto, metto la giacca, gli accarezzo il viso con la mano, lo tiro verso di me e lo bacio con passione.
"Sai dove trovarmi Sam.
Quando vuoi, sempre se io ne ho ancora voglia.
Vedi? I ruoli si sono invertiti"
Lui non dice una parola, rimane con lo sguardo fisso su di me.
Gli mando un bacio con la mano.
Esco dalla sua stanza.
Incontro Harry.
"Ho finito, chiamo un taxi e vado a casa"
"Ti accompagno?"
"No, rimani pure e divertiti.
Poi mi racconti "
"Lana, cosa hai combinato?"
"Io, niente"
"Guarda mio fratello, è sconvolto"
Faccio il viso di chi non ha colpa.
Come i bambini colti in flagrante che negano l'evidenza.
"Lana, sei una peste"
Guardo Sam e vado via.
Prima di andare esce l'ochetta con un vestito bianco che a dir poco fa schifo.
Me ne vado, arrivando a casa metto un pigiama mi siedo sul divano e aspetto Harry che ritorna per sapere le ultime novità.
Lo sapevo che lui non mi odia, è quella strega che non lo molla.
Comunque anche se non lo vedrò più sono soddisfatta, sono giunta al mio scopo.
Dopo un ora arriva Harry.
"Allora? Com'è andato il matrimonio?"
"Cosa hai fatto a mio fratello?"
"Io? Niente, non mi sembra che era ferito e non l'ho ucciso"
"Dopo un dieci minuti che te ne sei andata tu ha parlato con Federica, io sinceramente mi sono rotto le palle e me ne sono andato".
"Cosa? Perché non sei rimasto? Era sconvolto? Ma quanto mi dispiace"
Sorride.
"Non voglio sapere cosa è successo, adesso vado che ho un appuntamento.
Tu arrangiati a mangiare qualcosa.
Ci vediamo domani.
Non hai paura a rimanere da sola?"
"Non mi mangia nessuno"
Bevo un bicchiere di latte e vado a letto.
Mi addormento quasi subito.
A svegliarmi sono due braccia che mi circondano la vita.
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